25 settembre 2019

A Federico


In memoria di Federico Aldrovandi.
Da ragazza feci un concorso per entrare in polizia: ne riportai un bel voto alla prova culturale e una bocciatura  alla visita medica, dove la mia miopia da 20enne mi fu fatale, anche se all'epoca era una miopia leggera. Per dire.
Io trovo inconcepibile che chi dovrebbe difenderci, possa invece farci del male, c'è qualcosa di diabolico in chi ha un compito istituzionale e invece si approfitta del suo ruolo per fare del male al prossimo.  

4 commenti:

John Connor ha detto...

Io invece di fare un concorso a caso, purchessia, per mendicare uno stipendio dallo Stato, ho ricevuto una cartolina di precetto che mi ingiungeva di presentarmi presso una caserma. Una volta sul posto, mi hanno messo in mano degli aggeggi il cui unico scopo era fare a pezzi la gente. Il che mi ha fatto capire concretamente che l'atto di "difendere" implica necessariamente l'atto di "offendere" e non a graffi e tirate di capelli, facendo la gente a pezzi. Mentre ero li che pulivo cessi, compilavo scartoffie, guidavo autocarri e occasionalmente facevo esplodere delle cose per imparare a fare a pezzi le persone, ci furono le stragi di Falcone e Borsellino. Di conseguenza, fummo inviati in Sicilia a spianare gli aggeggi che facevano a pezzi la gente sui Siciliani. Si andava ad occupare la Sicilia con le armi per difendere i Siciliani da altri Siciliani e gli Italiani dai Siciliani.

Ora se giro per Milano mi imbatto in camionette e soldati con le armi spianate, come allora. Per difendere i Milanesi da "nuovi Milanesi" che si vogliono vendicare di cose che i Milanesi ignorano e in ogni caso non vogliono sapere.

Contestualmente mi dicono che avere i soldati con le armi spianate, cosi come la possibilità di essere fatto a pezzi da uno o dall'altro, fa parte del "progresso" concretizzato dal nostro attuale "stile di vita" e dai nostri "valori". E' la "società aperta", bellezza.

Allora mi domando, se io mi devo aspettare di essere fatto a pezzi da qualcuno in conseguenza del "progresso" e dei "valori" e della "società aperta", perché un tizio, chiunque, deve aspettarsi di essere "protetto" dalla Polizia?

Non è evidente la contraddizione?

Ernest ha detto...

non dobbiamo mai dimenticare, il pensiero va ai suoi genitori.

Mariella ha detto...

Bel post Sara.

LaLaura ha detto...

Peccato, saresti stata una bravissima 👮‍♀️. Ci abbiamo rimesso tutti