Ma quelli che scrivono nei messaggi, nei social "anno", invece di "hanno", che problemi hanno?
Sono ignoranti a tal punto?
Oppure sono così pigri che pure mettere un'acca gli pesa?
In ogni caso io trovo che sia una sciatteria imperdonabile!
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19 commenti:
ignoranza
Io direi: "Che problemi anno?"
:D :D :D !!!
Sono ignoranti. Sta dilagando.
Dislessici.
Ignoranti.
Oppure pigri che pigiano i suggerimenti del T9 senza badare a ciò che fanno.
Cosa bruttissima a vedersi.
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Ah!
Buon hanno.
Beh, è anche vero che la lingua evolve, cambia, ma forse qui si sta esagerando :)
Il correttore ortografico non corregge "hanno" contro "anno" perché si basa sul dizionario e entrambe le parole sono corrette.
L'errore è tale solo se è ricorrente, altrimenti, come gli incidenti stradali, è un fatto statistico, cioè si verifica inevitabilmente ogni tot battute o tratti di penna.
Io faccio errori ortografici, grammaticali e uso anche una cattiva sintassi perché scrivo tanto e non rileggo quello che scrivo. Se scrivo in fretta, aggiungo anche il vizio di scrivere nell'italiano con cui parlo, che è necessariamente semplificato nella forma e soffre di localismi, nello stesso tempo è eccessivamente prolisso perché se scrivo un testo meditato sono molto più conciso.
Comunque, credici o no, io conosco dei laureati che non sanno scrivere, cioè che non sanno che differenza c'è tra "hanno" e "anno".
sono laureati all’università della vita
Il T9 è uno storico software predittivo in auge sui cosiddetti “telefonini” o “cellulari”, e la sigla è l'abbreviazione di “Text on 9 [ keys ]”.
Data l'enorme diffusione, la parola è diventata popolare, e poi sinonimo di tale categoria di programmi per dispositivi mobili ( su smartphone e tablet, sarebbe più corretto scrivere di “assistenti di digitazione” ). E in tale modalità l'ho usata io.
Chi scrive qua sopra del “correttore ortografico”, è probabilmente un soggetto che ha sempre aborrito gli smartphone, e non sa che il “correttore” non si limita a correggere espressioni simili ma non coincidenti con quelle inserite nel vocabolario di fabbrica poi integrato con nuove parole inserite ad libitum dall'utente, ma esegue un ragionamento predittivo basandosi sul contesto del periodo verbale abbozzato e propone le parole più probabili in base alla statistica implementata di default e poi tipicamente evoluta con l'uso quotidiano.
Ho verificato che alcuni di questi programmi non di rado sbagliano a indovinare le intenzioni dell'essere umano, e tale funzione di completamento delle parole meriterebbe d'essere disattivata.
Molti utenti non lo fanno per pigrizia, perché non gli va di cercare l'opzione nella gerarchia dei menu.
E pigiano a caso.
La questione è che se un utente scrive usando un lessico non striminzito, senz'altro trova noioso questo “aiuto”.
Chi usa un numero estremamente limitato di parole, può conviverci benone, ma, appunto, ha altro tipo di problemi.
{ io, semplicemente, il più delle volte ignoro tout court i suggerimenti }.
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Capita.. siamo italiani tecnologicamente evoluti.
Un bacio Sara.
Maurizio
Ignorano
Una persona che corregge o traduce un testo ha bisogno dell'intero periodo per valutare le parole nel loro contesto. E' esattamente il contrario di "predire", che significa "descrivere un evento prima che accada". La correzione del testo può avvenire solo a posteriori.
Esempio, comincio a scrivere "anno...." è giusto o sbagliato? Potrebbe essere "anno domini 2020" oppure essere "hanno detto di andare a casa". Oppure scrivo "questo anno..." è giusto o sbagliato? Potrebbe essere "questo anno pioverà molto" oppure essere "questo hanno detto".
I software in generale non predicono in nessun caso, cioè non indovinano un evento prima che accada, si limitano a "pesare" la ricorrenza di un evento avvenuto tot volte in un dato contesto contro la ricorrenza di altri eventi e, in base ad un criterio pre-impostato, prendere una decisione sulla base di quel "peso specifico". E' più o meno il sistema dei filtri anti-spam.
Io non aborrisco gli scemofoni, aborrisco gli scemi che li adoperano.
Forse non sono chiaro.
"se un uccello ha il becco piatto, le zampe palmate e fa qua qua, allora è una papera".
Questo non è una "predizione", è una classificazione. Io posso dire che è una papera solo quando ho catalogato un certo numero di parametri.
1. E' un uccello? Si
2. Il becco è piatto? Si
3. Le zampe sono palmate? Si
4. Fa qua qua? Si
> Allora è una papera.
Se mi trovo al punto 3 non posso ancora dire (o pre-dire) se è una papera, perché se non fa qua qua potrebbe essere un cigno.
Siccome non posso aspettare di catalogare, aggiungo un criterio che conta quanti uccelli di ogni tipo ci sono nel laghetto. Ci sono 100 papere, 20 gabbiani, 10 gallinelle, 2 cigni. Poi aiuto l'utente scemo dello scemofono suggerendogli l'uccello più probabile del laghetto.
Oggi sono stato al laghetto e ho visto un [papera] (cinque volte più probabile della seconda opzione) , no sbagliato, un [gabbiano], no sbagliato, un [gallinella], no sbagliato, un [cigno], no sbagliato un cormorano, perché, sfiga, quel giorno c'era un uccello raro, che guarda caso era l'unica cosa che valeva la pena di raccontare.
Il criterio impara e aggiunge 1 cormorano all'elenco quindi me lo presenta come quinta opzione in ordine di ricorrenza.
Sono funzioni "predittive" da disabilitare?
Ma va? Ah le risate.
Io non aborrisco gli scemofoni, aborrisco gli scemi che li adoperano.
:D
Grande!
Comunque, anche se qui si scaglieranno contro di te perché fa fico e perché le pecore non hanno cervello per leggere e capire quanto scrivi, i software sullo smartphone funzionano proprio così come hai descritto.
Lo so che il mio sostegno non ti serve e nemmeno significa chissà che, ma a me fa fastidio quando i veri "ignoranti" pensano di sapere come funzionano le cose e attaccano chi gli dimostra che funziona diversamente da come pensano.
Scusa se mi sono permessa, diciamo che l'ho fatto più per me che per te.
Nulla da aggiungere alla solita nevrosi esposta pubblicamente da chi deve per forza inventarsi un litigio, e quindi si appiglia ad un termine usato convenzionalmente per negarne la validità e quindi montare la polemica.
Lo scopo della sua vita pare essere proprio questo : consumare energie vitali in discussioni on-line chilometriche e senza fine, tanto un qualche espediente per tirare in lungo lo si trova.
Vabbè.
Lo lascio qui.
La cosa davvero puerile e spassosa, è la presenza di fake avatar come tale “nuvola” di cui non abbiamo alcun dato che ne attesti l'esistenza concreta, ma che “guarda caso” saltano fuori a rincalzo e sostegno del primo.
E mica è la prima volta.
:)
In generale, dare confidenza agli anonimi non verificabili, e che nemmeno scrivono qualcosa di sé, è un azione da ponderare bene.
Il web è pieno di utenti semplicemente in difetto di autostima, oppure, peggio, affetti da disturbi della personalità.
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Nuvola c'è da tanti anni,eccome!altro che fake!
Che l'avatar detto ''nuvola'' persista su queste pagine da anni, non significa che esso sia gestito biunivocamente da un utente in carne-ed-ossa.
Per quanto mi riguarda, lo ripeto, non tributo grande attenzione - è inevitabile, però, quando ti si mettono in mezzo alla strada, come in questo esempio - agli avatar senza identità dimostrata nelle parole e nel materiale fotografico lasciato in rete.
Da questo punto di vista, e pure avendo qualche difetto di cui si discusse qualche tempo fa da me, Facebook è meglio.
Ma che sia, se ti piace.
{ buona giornata }.
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Buon hanno……..forse è il t9 che fa questo scherzetto.
Un super ciao e tanti auguri di Buon anno, Buon 2020. Ciao
"Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza."
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