04 gennaio 2020

La lotteria e la lavanderia

Ci dicevamo  che da questo anno nuovo ci aspettiamo tutti molto e insomma sarà per ciascuno di noi un anno decisivo.
Anch'io lo spero.
Ieri alla cassa di un bar mi è caduto l'occhio su un fascio di biglietti della lotteria e il giovanotto mi ha chiesto se ne volessi acquistare uno, ma guarda un po' il caso e allora l'ho acquistato. Mi è sembrata una cosa carina cattarmi un biglietto della lotteria, io che di solito sono fermamente convinta che i giochi tipo lotto, gratta& vinci etc. siano la tassa dei scemi. 
Comunque vincere alla lotteria non è tra le cose che mi aspetto per il 2020.
Certo tutti questi biglietti, tutte queste occasioni per tentare la sorte legalmente, mi sembrano pure un'ottima, sterminata possibilità che viene offerta alla malavita per ripulire il denaro sporco, ma mi pare che di questo se ne parli poco.
Immaginiamo di dover ripulire 1000 euro: quanto tempo impieghiamo con il lotto, la lotteria, il gratta e vinci? 
Lo Stato biscazziere mi lascia perplessa.

9 commenti:

Gus O. ha detto...

Lo Stato biscazziere?
Non credo e forse il servizio lotteria serve a contrastare quello abusivo.
Buona giornata.

Pietro Sabatelli ha detto...

Neanch'io mi aspetto di vincere alla lotteria, ma non ne farei di certo una tragedia se dovesse succedere ;)

UIFPW08 ha detto...

Io vinco sempre perche non gioco.
Un bacio Sara
Maurizio

Francesco ha detto...

ieri sentivo in radio tornando da Parma che quest'anno è il record storico negativo per la lotteria Italia

Marco Poli ha detto...

Anche io, prima di Natale ho comprato un numero del lotto sulla ruota di Firenze alla lotteria organizzata dal bar dove spesso spendo la colazione.
Ma nel mio caso e nel tuo, Sara, si tratta di vezzi.
Il problema grosso è l'ennesima, dirompente patologia di massa, la cosiddetta ludopatia : sintomo di un vuoto interiore e cerebrale pressocché totale, sintomo di una disperazione che non trova via d'uscita che non sia l'annulamento totale della persona sofferente : come scritto spesso a proposito dei sì-global a vario titolo ( razzisti anti-, gretini, genderisti ... ), azzerare l'identità personale è un modo per lenire le sofferenze legate al proprio, personale vissuto.

E lo Stato “italiano” E' schifosamente biscazziere, aguzzino interessato. Che poi, magari, spende soldi – dei cittadini probi, mica i suoi – per riabilitare persone ch'esso stesso ha contribuito a rovinare.

Esempio di quanto ho scritto :

“I bolognesi 'giocano' 1,7 miliardi l'anno”

{ Carlino Bologna del 18 ottobre 2019, pag. 3 }

E badate che si parla di euri, non di “vecchie lire”.
Tradotto in lire, parliamo di 3.400 miliardi l'anno buttati nel cesso delle slot machine sotto casa.

Adesso, chiudete gli occhi.

Respirate.

Pensate a cosa si potrebbe fare con quella cifra, per il bene collettivo.

...

Che città di MERDA.
Che Paese di MERDA.

+++

Nuvola ha detto...

Mi piace molto il titolo di questo post!

Comunque, sì, le lotterie sono di sicuro un modo per aumentare le entrate dello stato.
Ma probabilmente tutte le varie forme di gioco d'azzardo (che credo siano monopolio di stato, quelle ammesse, no?)

Per quanto riguarda il riciclaggio di denaro, non sono abbastanza fantasiosa come i veri criminali... ma in che modo laverebbero il denaro sporco con le lotterie?

Mariella ha detto...

Tentar non nuoce.

Anonimo ha detto...

Lo Stato non ti obbliga a compare il biglietto della lotteria, io non ne ho mai comprato uno, però ti obbliga a pagare mille imposte molte delle quali sono palesemente immorali. Ne cito una delle più innocue e comprensibili, il Canone Rai, che non è un canone, non serve nemmeno a finanziare la RAI perché questa viene ricapitalizzata dallo Stato ogni anno, una azienda che non dovrebbe nemmeno esistere come deciso dagli Italiani in un apposito referendum degli anni Novanta. Pare che quando hai la facoltà di decidere, li è Male, quando invece sei obbligata a fare qualcosa e l'obbligo è immorale ma vale per tutti, quello è il Bene.

A me lo Stato biscazziere va benissimo, invece lo Stato che mi vuole obbligare ad usare la sua "identità digitale" per usare Internet, che mi obbliga a pagare un servizio che non voglio e che gli Italiani hanno votato per abolire, mi spaventa e mi disgusta. Perché se volessi essere schiavo, potrei andare, che ne so, in Nord Corea.

UnUomo.InCammino ha detto...

Il problema e' lo stato dissipatore di quantita' sterminate di risorse e con un debito cosi' aberrantemente grande che ci vogliono i prefissi della fisica per indicarlo.
In un sistema cosi' marcio e patologicamente insostenibile, la tassa per grulli, per dirla alla Cavour, e' uno come un brufolo rispetto alla cirrosi o ad una setticemia della gamba.