01 agosto 2020

Whirpool

Se la Whirpool lascia Napoli, troverei ragionevole che non comperassimo più i suoi elettrodomestici. Banale? Ma noi non abbiamo una volontà? Siamo dementi?
Non contiamo proprio un belino?
Deve essere sempre colpa di Conte, di Renzi e di Salvini?
Questa azienda si comporta male? La boicotto! 
O temiamo che ci scambino per dei reduci da un centro sociale degli anni '90?

14 commenti:

fracatz ha detto...

non abbiamo piu' elettrodomestici italiani.
se non ricordo male fu la wirepool a comprarsi la indesit di Fabriano.
Io ormai compro solo cose che costano meno e quando si rompono le butto elettrodom turchi per ora, poi vedremo

Francesco ha detto...

credo serva a poco

Alahambra ha detto...

Mi pare di ricordare che tu abbia una Panda. E indovina un po' dove producono le Fiat?

Anonimo ha detto...

Sara, il problema è che non capisci quello che ti succede attorno.

Le imprese possono andare bene o andare male, è sempre successo. Quello che è cambiato è che dopo la fine della divisione del mondo in "blocchi", si è imposto il modello della "società aperta" e della "globalizzazione". In conseguenza del fatto che merci e persone possono, anzi devono spostarsi "liberamente", succede che lo stabilimento X sito nel paese italiano Y si può, anzi si deve collocare la dove ci sono le condizioni più vantaggiose, perché le imposte sono più basse, perché i salari sono più bassi, perché i contratti dei diependenti favoriscono maggiormente l'azienda, perché i servizi costano meno, eccetera. Secondo i dettami del "progresso" per come lo intende la "sinistra" adesso gli Italiani che non hanno un lavoro dovrebbero "migrare" per fare come le aziende e andare la dove esiste l'offerta.

Questo ovviamente mette tutta la dottrina "operaista" e tutta la letteratura "sindacale" dentro un simpatico paradosso ma dato che ai minchioni non è richiesto di capire, va bene cosi.

Vedremo alla scadenza della legislatura se lo "stato di emergenza" consentirà di sospendere sine die le elezioni. A quel punto il "governissimo" potrà nazionalizzare tutto, invertendo il macello delle "privatizzazioni" creato dal mostro Prodi a suo tempo. Se non saranno stipendiucci e pensioncine garantite dallo Stato, ci sarà sempre il "reddito di cittadinanza". Certo, toccherà fare la fila con la tessera annonaria per il pane e la salsiccia ma l'importante è la "giustizia sociale".

LaLaura ha detto...

È da un po' che volevo salutarti, lo faccio qui. 👋🏼(Fuori contesto ma pazienza)

Sara ha detto...

La Panda non la fa la Whirpool.

Anonimo ha detto...

Quello che voleva dire A. sopra è che il settore "automotive" è stato il primo a "delocalizzare" e la Fiat, ora FCA, oltre ad avere decine di marchi, ha decine di stabilimenti sparsi per il mondo, nel caso nostro le utilitarie vengono dalla Polonia e solo perché è comodo portarle in giro per l'europa col treno, intendo più comodo che portarle dall'Indonesia per nave.

Cito un articolo di "investireoggi":
"Lo ha appena confermato il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, l’amministratore delegato Sergio Marchionne il quale ha anche rivelato che la nuova generazione di Fiat Panda arriverà tra il 2019 e il 2020. Molto probabilmente, così come anticipato dall’indiscrezione pubblicata dall’Agenzia Bloomberg, Fiat Panda 2019 potrebbe essere prodotta in Polonia, paese in cui già in passato il veicolo è stato realizzato e *dove attualmente viene prodotta anche Fiat 500*."

Con buona pace dell'ex-saldatore Landini.

A margine, una volta ho letto che il costo di produzione della automobile, intendo il famoso "costo del lavoro", cioè gli stipendi degli operai, incide per il 30% circa. Il resto del costo viene dal marketing, dalla logistica, eccetera. Questo significa che alla fine si risparmia su un costo che non è comprimibile più di tanto.

Sara ha detto...

Non trovo la pertinenza Lorenzo.

Anonimo ha detto...

Non la trovi? Che strano...

Siamo finiti. Se tu sei il campione dei laureati, figurati gli altri. D'altra parte, prego notare l'excusatio non petita nel tuo post a proposito di "è sempre colpa di...".

Dentro di te c'è una vocina disperata che prova a fare affiorare alla coscienza che questo è il "migliore dei mondi possibili" stante la media dei cervelli che abbiamo a disposizione e anche la media della morale.

Questo è il paese dove il braccio destro di Renzi, il quale suggeriva gli acquisti a De Benedetti prima della pubblicazione dei decreti, va a processo con i vertici dei Carabinieri per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento. Lo stesso braccio destro, tale Lotti, è quello che si incontrava col signor Palamara per decidere quale magistrato mettere in quale procura e a fare cosa. Poi, in separata sede, quei magistrati nominati come sparafucile vanno a processare De Benedetti per il Lodo Mondatori, oppure mettono in piedi gli "scandali" tipo il figlio di Salvini che fa il giretto sulla moto della Polizia o ancora, organizzano colpi di stato tipo "mani pulite".

La FCA, una azienda che ha preso più aiuti statali e dal sistema bancario di chiunque, poi certo, c'è ancora De Benedetti con Monte Paschi, nazionalizzata. La FCA non ha nessun problema a spostare le fabbriche all'estero perché A DIFFERENZA DI WIRPOOL, nessuno gli scatena contro le Vispe Terese di Spezia ma nemmeno la FIOM. FCA ha appena ricevuto un prestito di non so quanti fantastiliardi garantito dallo Stato.

Scemo e più scemo. Il piu scemo sono io che predico nel deserto.

Francesco ha detto...

Un Lorenzo un po' dimesso però, che gli starà succedendo?

Sara ha detto...

Dovrà cambiare la motoretta.

Mark Renthon ha detto...

Indotto auto in allarme: tutte le city car di Fiat saranno «targate» Psa


Prendi i soldi e scappa. Gonde e casalino che dicono?

Francesco ha detto...

io comunque se fossi come Lorenzo farei fatica a guardarmi allo specchio al mattino

Anonimo ha detto...

Gonde e Casalino sono alla inaugurazione del ponte che consegnano ai Benetton perché dopo tanto cianciare le famose "concessioni" rimangono in vigore. Anche li, la stessa soluzione di Monte Paschi. Una bella nazionalizzazione che dopo la svendita della "privatizzazione" va a coprire i debiti contratti distribuendo soldi agli "amici". Peccato non avere nazionalizzato l'Unità, abbiamo solo pagato 150 milioni per il fallimento.

Perché piace la nazionalizzazione?
Ragioni molteplici. Ai Terronisti piace l'idea di migliaia o milioni di altri stipendiucci e pensioncine come regalia. Altra gente che va in pensione a 40 anni. Ai Sinistroni piace l'idea generica della "mamma-partito" che azzittisce e incatena chiunque non sia allineato e coperto, l'ideale è tutti vestiti uguale come nella Cina maoista, in fila per un etto di pane. Ai nostalgici piace l'idea littoria della "terza via" tra socialismo e capitalismo, la via dell'IRI. Nessuno si ricorda il primo Prodi, enfant prodige della DC, che smantella l'IRI. Prodi ancora vivente, la rifacciamo. Anzi, per chiudere il cerchio sarebbe bello farla rifare a Prodi.

Conte e Casalino sono questi (notare la concomitanza con l'autorizzazione a procedere per Salvini:

"Ci sono migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria: non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo essere duri e inflessibili. Stiamo collaborando con le autorità tunisine. È quella la strada», ha aggiunto il premier. «Io stesso ho scritto una lettera al presidente tunisino e sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera: dobbiamo contrastare i traffici, dobbiamo contrastare l’incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimenta questi traffici illeciti. Dobbiamo continuare in questa direzione, dobbiamo intensificare i rimpatri. Abbiamo fatto una riunione con i ministri competenti con cui siamo ancora in quotidiano contatto, con Di Maio, con la ministra Lamorgese, il ministro Guerini, la ministra de Micheli, stiamo lavorando per evitare che questi traffici possano continuare. In questo momento di fase acuta non possiamo permetterci che la comunità nazionale corra ulteriori pericoli»."

E cosa dice il fratello disabile di Montalbano?

"La non gestione di questo tema ha ridato fiato a Salvini e ora lo stiamo rincorrendo», si sfoga con i suoi. Il problema, secondo il segretario del Pd, è che «non c’è stata una politica per l’immigrazione.

Circa i soldi presi dagli Agnelli ora Elkann, è una di quelle pagine tragiche di storia patria su cui cala il silenzio perché i "media" sono controllati dagli stessi Agnelli e Elkann. Se non sono loro, è De Benedetti. Per capirci, gli Agnelli erano quelli con la bolla papale che gli consentiva di costruire "Togliattigrad" in Unione Sovietica e fabbricarci le 124 col marchio VAZ.

Eppure di tutto questo a Spezia non giunge eco.