21 febbraio 2021

Dream life

Per lavoro passo molto tempo su Instagram dove mi imbatto continuamente con persone che beate loro, vivono una vita da sogno. Dicono.
La storia è sempre la solita, una foto di qualche anno fa in cui lui, più spesso lei, sono  decisamente fuori forma, vestiti a cane e con i capelli arrospati con la ricrescita: "guarda questa ero io 5 anni fa, mi facevo un culo come un paiolo a lavorare, ma ero povera, perchè spendevo tutto per pagare la retta dell'asilo delle suore per i miei figli, fumavo 40 sigarette, avevo gli esami tutti sballati etc.
Da quando ho scelto di mettere in gioco la mia vita, decido io quando lavorare e riesco a conciliare il mio tempo di donna, mamma, imprenditrice etc."
Queste parole di solito si accompagnano a foto salutista un piatti di cereali , uno yogurt bianco in confezione di vetro , pezzi di frutta colorata e l'integratore di turno a seconda dell'azienda. 
Oppure lei si fa fotografare con una borsa che vorrebbe essere di lusso, tipo tracollina di Guess o di Furla ( il concetto di lusso!), ammiccando a un presunto livello di benessere raggiunto. 
Poi c'è chi sceglie di postare sul social la foto con il proprio pargoletto: che bello poter lavorare on line ed occuparmi dei miei bambini senza doverli affidare a degli estranei!
Gli slogan sono sempre i soliti: credi in te stesso, se non ci provi non lo saprai mai, se lavori per qualcuno non ti arricchirai mai etc.
Ecco, non ci vedo nulla di strano se uno vende detersivi, cosmetici o cose simili lavorando da casa, con un catalogo cartaceo o on line, ci sono ditte rispettabilissime che lo fanno da decenni. 
Cioè se vendi uno shampo, mi aspetto l'elogio del prodotto, della sua composizione, i suoi effetti etc. ma se insisti su quanto è figo il tuo lavoro, quanto ti ha rivoluzionato la vita, è chiaro che è il lavoro stesso il prodotto che viene offerto!  
Ma farsi due domande?

5 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Su Instagram ci posto foto e pochissime chiacchiere.. dovrebbe essere quella la sua utilità, a mio avviso.. ma per tanti è un posto social comodo, proprio perché basta una foto, due foto, tre foto, cento foto.. ;)

Sara ha detto...

Sul mio anch'io posto poche foto, ma condivido molte storie per l'adozione di randagi.

Pier ha detto...

eh i social... vetrine per l'ego

Icaro ha detto...

Io ho notato che in molte lasciano anche un Certo alone di mistero sul cosa vendono... Anche io non ci vedrei nulla di male se vuoi vendere creme da casa... Ma ce lo inizio a vedere se non me lo dici neanche che vuoi vendermi una crema!

Marco Poli ha detto...

Non basta uno slogan, occorre una storia.

===