Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Alla sera - Ugo Foscolo
Versi cari a mio padre, li recitava sull'uscio di casa, guardando le Apuane
9 commenti:
..qui si può solo sognare
M.
Quanto amo questa poesia. Il panorama è meraviglioso, come non comprendere tuo padre...
una meraviglia
urca che aria limpida!
Grazie per la poesia, in effetti dovrò dimenticare il Leopardi e qualche volta recitare almeno gli ultimi versi di questa, così adatti alla mia possanza
e il mattino apuano come è stato?
@Francesco il mattino con la sveglia del gatto sarzanese!
Bel panorama, Sara.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo
Anche il Foscolo alle prese con la fuggevolezza del vivere.
il supremo Ugo Foscolo !!per me è il supremo ci sono tanti letterati illustri ma Fosocolo è il supremo!
Posta un commento