15 giugno 2021

Forse è estate

Forse, ma ho quasi paura, il mese di maggio è stato pessimo e poi venivamo da un tempo troppo brutto, non solo dal punto di vista metereologico. 
Stamani ho indossato un abito che ho acquisto l'anno scorso, prevedevo di metterlo per un evento verso la fine di settembre, ma le temperature si sono abbassate prima del previsto. E quindi l'ho messo stamani per affrontare un'ordinaria giornata di lavoro, di "lunga" cioè con il rientro pomeridiano, ma mi sentivo felice e compiaciuta come le bambine quando hanno il vestito nuovo!
Sto assumendo un integratore che mi ha consigliato la farmacista e che mi fa sentire... come se avessi le batterie che durano più a lungo, non so se rendo l'idea. 
Invece la mia allergia mi sta dando tregua, da quando ho preso gli spray che mi ha prescritto l'ottorina,  il fatto è che ho tre grosse piante d'ulivo davanti a casa e altre intorno, quindi è impossibile sfuggire ai pollini. Che poi a me non piacciono le piante d'ulivo nel giardino di casa, io le ho trovate, ma dalle mie parti riscontro questa "moda" da decenni, moda che secondo me ha portato un aumento delle allergie. 
Stasera  mi sono fermata in un supermercato nuovo vicino a Sarzana, veramente volevo la frutta ma già che ero lì ho fatto un giro tra gli scaffali. 
È vero, le marche sono italiane, ma poi vai a vedere, le albicocche disidratate vengono dalla Turchia, le mandorle dalla California, il latte d'avena? Boh...ma è così difficile coltivare questi prodotti in Italia? 
Io consumo quelle bevande vegetali cbe impropriamente vengono definite latte di soia, latte di avena, di riso etc. e faccio fatica a trovare quelle che sono prodotte in Italia e non hanno zuccheri aggiunti. Lo zucchero è ovunque! 
Pure nelle cipolle sottaceto mettono lo zucchero! Oddio, vai a vedere che mi toccherà farmele  se le voglio mangiare senza zucchero!


6 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Qui a Roma fa già caldo da paura. Ma l'estate sarà diversa per un sacco di motivi. Quindi non ci facciamo neanche troppo caso. Prendiamo quello che viene, poi si vedrà.

UnUomo.InCammino ha detto...

1o dobbiamo importare il 75% delle risorse perché sovrappopolati (4 o 5 volte il sostenibile, dovremmo essere 10/15M invece dei 60)
2o parte rilevante dell'agricoltura (e quindi della trasformazione) è stata annientata dai prezzi molro inferiori delle importazioni

Oggi il bio contadino mi ha appena detto che devo sspettare il suo capretto perché non trova il macello che glieli lavori. Oltre le difficoltà del bip pure la tabula rasa del resto.

Claudia ha detto...

Certo che è arrivata l'estate! Eh sì, lo zucchero lo mettono proprio dappertutto, dalle cipolle sott'aceto, a tutte le altre preparazioni industriali. Nelle cipolle serve a mitigare l'asprezza dell'aceto, nelle altre preparazioni a confondere la presenza di conservanti e/o altri additivi.

semola ha detto...

... forse e dico forse ...
... il tuo non era un giardino, ma parte di un campo ...
... dove gli ulivi erano molti di più ...
... e solo in seguito hanno costruito la casa ...
... ps. ulivi e castagni sono le mie piante preferite...

Sara ha detto...

@Semola no era un giardino-orto, gli ulivi piacciono anche a me ma in collina.

semola ha detto...

... suona così ...
... " anche a me piacciono le tigri... ma in India" ...
... Ps. è una battuta...