05 settembre 2021

Cosa resta

Non sono andata a Murabilia, la splendida rassegna di giardinaggio che si tiene a Lucca, perchè quest'anno dovevo lavorare e poi soprattutto perchè non credo che ci sia posto per altre piante in giardino. O forse il posto c'è ma io non riesco a gestirne altre, o meglio non riesco a gestire quelle che ho, dato che rimango sempre indietro con la manutenzione.

Miro sta bene, è euforico. Ieri sera mentre io annaffiavo, l'ho visto partire a razzo dal balcone, aveva addocchiato un topolino dove il lavatoio ed è corso ad acchiapparlo. Poi si è arrampicato su un ulivo, quindi è saltato sul tetto della casetta a guardare un po' in giro, con il suo musetto curioso e da lì è sceso per percorrere l'orto a grandi balzi.
Credo che sia consapevole del fatto  che l'abbiamo curato, che tutte quelle iniezioni di cortisone e antibiotici, quella bua che gli procuravamo, servisse per il suo bene. Ci sono stati momenti in cui ho avuto paura di perderlo, per fortuna ho incontrato  il veterinario giusto.

Sono stata profondamente ferita da due persone negli ultimi tempi, due persone importanti che appartengono  ad ambiti diversi della mia vita, la cui onestà, anche intellettuale, per me era una certezza. Ma non credo che cambierò il mio modo di essere per queste delusioni. Non perderò il mio slancio,  non diventerò più scaltra, non si spegnerà quello che Kundera chiama "ottimismo fuori moda". 

Mi ero promessa dai primi di agosto di fare una sorta di dieta da shopping e un po'ha funzionato, per i primi giorni. Nell'ultima settimana invece ho acquistato alcune cose, tra le quali un bel tubino nero di lana, ovvio che ora non mi serviva, ma in futuro si! Poi ho preso una serie di contenitori in stile shabby per i cosmetici da mettere nel mio "bagno da femmina", era giunto il momento di eliminare cose che avevo accumulato negli anni, vale a dire portatrucchi risalenti alla mia vita precedente.  

Negli ultimi tempi mi manca molto mio padre, forse ci penso di più perchè sono più rilassata, ci sono stati periodi, lunghi periodi, dopo la sua morte avvenuta a febbraio del 2016, per i quali indugiare nel lutto era un lusso che non potevo permettermi. Mi piacerebbe fargli leggere le cose delle quali mi occupo per lavoro, commentare con lui le storie che trovo in archivio e dirgli del suo limone in vaso, che finalmente quest'anno è carico di limoni. 


4 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Saremo feriti a vita ma il dna è quello, raccoglieremo i cocci e li porteremo via. E continueremo a non imparare nulla se imparare significa farsi furbi e fregare il prossimo prima che il prossimo freghi noi.
Sono sicuro che il tuo papà sorride davanti i suoi limoni, i vostri limoni. ;)

fracatz ha detto...

come faranno i veterinai a conoscere tutti gli animali escluso gli umani, alcuni addirittura si sono organizzati con piccoli divani ove far posare le bestiole durante la seduta di analisi, che purtroppo è sempre più necessaria per via del contatto umano fisso che li ha ridotti a non sapere più chi cazzo essi siano

Mariella ha detto...

Sono tanto contenta per Miro!

Sara ha detto...

@grazie Mary!