Nella stessa pagina metti i cani-figlio, che in quanto succedanei dei figli vengono amorevolmente accuditi a forza di veterinari, medicine, chirurgia e a forza di mangimi di ogni sorta, cioè i cani-figlio stanno meglio di milioni di bambini veri e metti l'annuncio psichedelico pseudo-ecologista che ci informa dello spreco di risorse che consegue alla produzione, trasporto, conservazione e commercializzazione del cibo, che palesemente riguarda le stesse persone che allevano i cani-figlio e solo loro, perché i milioni di bambini che stanno peggio dei cani-figlio non hanno la scelta se mangiare l'hamburger di manzo o quello di soia.
Si diceva una volta "castigat ridendo mores" (si riferisce ad Arlecchino, pare). Ecco, qui non si ride da lunga pezza, è tutto tragicamente serio.
Manente, porello perché albino in un mondo ancora popolato da bobboli molto immaginifici, se dovette accollà er nome de' Farinata, mentre oggi che i bobboli se so' evoluti, er Vladimiro non ha alcuna intenzione de annasse a vaccinà, perché anche lui, come li mejo caporioni, tiene l'elicottero pronto a trasportallo nella sua suite nell'ultimo piano dell'ospedale e se ne po' strafotte dei mille e trecento morti ar giorno con cui presto si arriverà ad una percentuale de immaginifici molto più sopportabile per le risorse disponibili su questa palla di merda. NOI comunque non ci saremo
Gentile Sara Non perdete il senno nel Vs. credo vegano. In India i vegetariani sono moltitudini; ciò nonostante per il loro numero spropositato (l'India è uno degli esempi più lampanti della perversione demografica, superata solo dal Bangladesh) deve importare milioni di tonnellate di ceci dall'Australia. Dal punto di vista ecologico la disponibilità di cibo non può che portare ad una ulteriore crescita della popolazione umana (e non solo, v. sotto note sui carnivori da compagnia), umani che sono il problema numero zero per la vita, biodiversità ed ecologia del pianeta. Serve MENO cibo, non più cibo!
Nel mondo opulento (senescente, decadente, artificializzato) esiste l'aggravante quindi di centinaia di milioni di carnivori da compagnia, spesso a dilettare bipedi autoerbivorizzatisi con zelo.
Sono realtà macroscopiche prive di alcun senso complessivo se non evidentemente in contraddizione relativa.
6 commenti:
Nella stessa pagina metti i cani-figlio, che in quanto succedanei dei figli vengono amorevolmente accuditi a forza di veterinari, medicine, chirurgia e a forza di mangimi di ogni sorta, cioè i cani-figlio stanno meglio di milioni di bambini veri e metti l'annuncio psichedelico pseudo-ecologista che ci informa dello spreco di risorse che consegue alla produzione, trasporto, conservazione e commercializzazione del cibo, che palesemente riguarda le stesse persone che allevano i cani-figlio e solo loro, perché i milioni di bambini che stanno peggio dei cani-figlio non hanno la scelta se mangiare l'hamburger di manzo o quello di soia.
Si diceva una volta "castigat ridendo mores" (si riferisce ad Arlecchino, pare).
Ecco, qui non si ride da lunga pezza, è tutto tragicamente serio.
Manente, porello perché albino in un mondo ancora popolato da bobboli molto immaginifici, se dovette accollà er nome de' Farinata, mentre oggi che i bobboli se so' evoluti, er Vladimiro non ha alcuna intenzione de annasse a vaccinà, perché anche lui, come li mejo caporioni, tiene l'elicottero pronto a trasportallo nella sua suite nell'ultimo piano dell'ospedale e se ne po' strafotte dei mille e trecento morti ar giorno con cui presto si arriverà ad una percentuale de immaginifici molto più sopportabile per le risorse disponibili su questa palla di merda.
NOI comunque non ci saremo
intendi la cecina? col rosmarino?
Senza rosmarino! Da queste parti guai a chiamarla cecina!
Gentile Sara
Non perdete il senno nel Vs. credo vegano.
In India i vegetariani sono moltitudini; ciò nonostante per il loro numero spropositato (l'India è uno degli esempi più lampanti della perversione demografica, superata solo dal Bangladesh) deve importare milioni di tonnellate di ceci dall'Australia.
Dal punto di vista ecologico la disponibilità di cibo non può che portare ad una ulteriore crescita della popolazione umana (e non solo, v. sotto note sui carnivori da compagnia), umani che sono il problema numero zero per la vita, biodiversità ed ecologia del pianeta.
Serve MENO cibo, non più cibo!
Nel mondo opulento (senescente, decadente, artificializzato) esiste l'aggravante quindi di centinaia di milioni di carnivori da compagnia, spesso a dilettare bipedi autoerbivorizzatisi con zelo.
Sono realtà macroscopiche prive di alcun senso complessivo se non evidentemente in contraddizione relativa.
guai :)
buon giorno
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