19 ottobre 2021

Percy Lubbok

 Un giorno d'ozio è più deprimente che una settimana di lavoro.

13 commenti:

fracatz ha detto...

oh zioooooo ?????
capirai co' tutto quello che c'è da fa n' campagna
adesso, prima che rinasca l'erbaccia è meglio se dai una vangatina leggera leggera

Andrea Sacchini ha detto...

Dissento :-)

Franco Battaglia ha detto...

Da pensionato dissento vivamente.

Anonimo ha detto...

Perché non lavori in miniera.

semola ha detto...

... mah, sarà ???
... mi piacerebbe provare ...

Rajani Rehana ha detto...

Super blog

UIFPW08 ha detto...

Concordo.

Pier ha detto...

sì credici...
"il problema che dovrà essere risolto, secondo l’antropologo Hughes, sarà quello di trovare un modo di giustificare l’ozio, inteso come il tempo libero originato dalla fine del lavoro, con la sostituzione dell’attività lavorativa intesa come fonte di identità, di dignità e di autostima dell’uomo."

Che detto in parole povere: attenzione a giustificare la propria vita con il lavoro, concetto aulico introdotto dal capitalismo... l'uomo da sfruttare DEVE amare il proprio lavoro ovviamente. E saluti a Percy! figlio di un banchiere inglese...

Dani ha detto...

Dipende dalla motivazione. Se hai oziato senza motivo, a me a volte capita, la sensazione è quella di sprecare tempo, vita. Se è un ozio consapevole, allora la prospettiva cambia. Ha ragione Pier. Questo fatto di amare il proprio lavoro è sopravvalutato. Non tutti possono permettersi di un fare un lavoro che piace. Io faccio un lavoro prevalentemente amministrativo, non lo amo. Lo faccio perché è fonte di reddito, punto. La donna delle pulizie può amare il suo lavoro? Lo fa in mancanza di alternative.
E' un discorso complesso: io non sono il mio lavoro.
Dani

Mariella ha detto...

Ah, quando mi capita di stare bella tranquilla come me la godo😉

Gabriel garden ha detto...

Ciao Sara, mi piacerebbe provare, non tanto dal lato fisico ma da quello mentale. Mandare il cervello in ozio per 24 ore di fila, senza pensieri battenti o ansie varie :D

Un caro saluto!

antonypoe ha detto...

non conosco. evidentemente faceva un "lavoro" interessante.
buon giorno

Alexander Biagiolius ha detto...

sono d accordo, l ozio è degli ignavi
pero sig io sono per non fare niente ne lavoro ne stato ne dio ne regole .la giornata mia ideale sveglia quando non ho piu sonno, colazione ,rimanere il piu possibile in pigiama se inverno,nudo se è primavera estate -passare ore a contemplare il nulla sul divano poi un giro in giardino che se è estate la vicina si scandalizza che esco solo con i crocs ,poi pranzo con pizza bianca e certosa il tutto innaffiato con birra peroni .poi leggere due pagine di Nietzsche forse un film in tv ma preferisco del sano sesso poi doccia o tuffetto in piscina fuori terra e pensare alla cena (in alternativa al film in tv leggo l annuario della IDS con preferenza alle pagine che parlano dell albero dell anno) -certo dice ma come campi? col reddito di cittadinanza!!
ma poi l educazione fascista che tutto si guarisce con il lavoro(sei stanco? vai a lavorare che ti riprendi.hai un po di febbre? vai a lavorare una bella sudata e ti passa--portrei citare altre massime di mia madre sulla cura del lavoro ma penso si capisca che in casa mia la fatica cura ed espia ipeccati) predomina e giornate cosi le vivo pochi giorni l anno .