15 dicembre 2021

La città vecchia

Percorro a piedi la città vecchia
In queste notti severe e terse di dicembre
L'angolo della fontana mi risveglia ricordi lontanissimi dell'etá prescolare,
partivamo tutti, mamme e bambini , per andare in corriera al mercato del lunedì
Ma ora è notte e non c'è il fachiro indiano che mi faceva paura
Lungo il marciapiede indugio a guardardare dentro la bottega di un tipografo che lavora fino all'ora tarda
I vasi di ciclamini rossi svettano a guardia delle balaustre dei palazzi signorili
Le luci irreali della sala da gioco
Sotto l'insegna della strada che reca il nome del Padre del romanzo italiano, l'insegna di un venditore di kebab
Le luminarie sui filari di pini, nell'atmosfera natalizia
Come se la nascita di Cristo fosse da celebrare con un terrificante luna park

8 commenti:

Pier ha detto...

Le luminarie celebrano BabboNatale il protettore dei commercianti... e con l'iva al 5% sarà ancora più conveniente tenerle accese.

antonypoe ha detto...

una specie di presepe follemente casuale.
buon giorno

Tissi ha detto...

Bellissima descrizione..

Anonimo ha detto...

L'idea della "fede" associata alla severità dei costumi non è ne nella nostra cultura ne nella storia. Senza ricordare che Gesu lo ricordiamo mentre festeggia la Pasqua ebraica coi discepoli e alzavano i calici e la messa replica la cena della festa, nel medioevo, cosi come nella antica Palestina, gli spazi sacri, finiti o in costruzione, erano appunto il luogo dove i mercanti mettevano i loro banchi, dove la gente si incontrava per affari di ogni tipo. C'era quindi tutta l'umanità rappresentata, i contadini, gli operai, i mendicanti, le prostitute, eccetera. Il famoso episodio della cacciata dei mercanti dal tempio è un evidente paradosso se lo affianchiamo a quello dell'adultera e alla Maddalena.

fracatz ha detto...

peccato non sia possibile nelle grandi città

antonypoe ha detto...

sì, c'è una vena poetica.
buon giorno

Marco Poli ha detto...

La perdita del sentimento spirituale è andata di pari passo con la costruzione di questa società sinceramente distopica, alienante.
Ed è stato programmato, mica le cose avvengono spontaneamente, come una pioggia oppure una grandinata.
Lo abbiamo visto, una volta di più, nell'esasperato comportamento di una massa terrorizzata dai vetero-media con l'argomento Covid-19, e aggrappata disperatamente alle proprie spoglie mortali.
Su questa paura inoculata alle pecore umanoidi ( che di umano hanno solo le vaghe sembianze, siccome portano vestiti e si muovono sulla zampe posteriori, in postura retta ) il Potere Vero sta trasformando ulteriormente e a proprio piacimento la società umana col il placet del gregge ebetizzato.

Auguri.

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Sciarada ha detto...

Ho avuto la sensazione di leggere l'incipit di un noir coinvolgente, peccato sia finito.
Ciao Sara. Buon Natale!