19 giugno 2022

Obbiettivamente

Lui fa l'intellettuale di lavoro, una presentazione qua, una recensione là, insomma lui  scrive, ma confido che abbia un'altra entrata per campare. 
La mia passione renziana sfegatata gli fa storcere il naso, del resto come si conviene a un intellettuale  di provincia credo che graviti su Possibile, Articolo 1 e Anpi. 
Quindi mi imbatto in uno dei suoi giudizi sulla situazione politica attuale, proferiti con il piglio tipico di chi si sente superiore, dichiarando che "obbiettivamente etc."
Ecco.

16 commenti:

Pier ha detto...

obiettivo (o obbiettivo) [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum "oggetto"].
avrà esteso la faccenda...
la doppia b fa molto borgataro

Anonimo ha detto...

Dimmi, oh Sara, cosa è il Renzi da Rignano sull'Arno se non un "intellettuale di provincia" che gravita attorno alle parrocchiette e alle casine del popolo.
Anzi, dimmi cosa è Sara, se non una "intellettuale di provincia" che gravita attorno agli "intellettuali di provincia" che gravitano attorno parrocchiette e casine del popolo.

Nota.
In questa retorica il difetto non sta nel "provincia" che è una misura relativa, come si dice, siamo tutti provincia di qualcun altro.
Il difetto sta invece ne "intellettuale".
Idea che postula, inavvertitamente, che esista un volgo non-intellettivo, incapace di intendere e volere che deve essere tutelato da una Classe Dirigente, quindi subordinato, tornando alle parrocchiette e alle casine del popolo.

Poi a me piacerebbe sapere perché tu guardi Renzi e ci vedi un... boh, leader carismatico, mentre io lo guardo e mi da la sensazione di guardare un ragno.

Sara ha detto...

@ Filippo, per certi errori basta un maestro elementare!

Sara ha detto...

@ sconosciuto, non hai capito "obbiettivamente"

fracatz ha detto...

obbiettivamente, grazie anche al reddito di cittadinanza, oggi tutti i residenti sull'italico suolo hanno questa possibilità a portata di mano, certamente un bene per la crescita sociale ed anche del debito che giace sulle spalle di NOI contribuenti

Anonimo ha detto...

E' questione di guardare il dito oppure la Luna.

Nuvola ha detto...

La Treccani da' entrambi i termini come corretti:
obiettivo o obbiettivo?

Magari vale lo stesso per obiettivamente/obbiettivamente?

Sara ha detto...

@ sconosciuto ė questione di voler dare il proprio significato a un post che "obbiettivamente" ne ha un altro

Anonimo ha detto...

E' questione di dare un significato al post, vorresti dire.

Franco Battaglia ha detto...

Obiettivamente chi può vantarsi davvero di, esserlo..

UnUomo.InCammino ha detto...

Provincialismo: molto meglio dello sradicamento internazionale liquido-globalizzato.

semola ha detto...

... L’intellettuale stereotipato di sinistra di oggi non è più la voce critica che si immerge nel paese, lo gira, lo conosce, analizza la situazione e mette la classe dirigente in allerta riguardo i cambiamenti che ne stanno agitando le vene profonde, si sporca le mani e vive quei quartieri periferici togliendo la giacca e la cravatta o i tacchi a spillo e "la grazia" di una Madonna immacolata scesa dal cielo. Non pensa di avere l'unica verità in tasca, non guarda dall'alto dell'Olimpo, quel mondo di piccoli mortali che ogni giorno si alza, lavora, assiste i propri anziani o disabili o malati e spesso, lui si, convive con etnie diverse" .(Quel Pasolini che prevedeva la completa spoliticizzazione dell’Italia nel 1975 ci aveva visto giustissimo, ad esempio) ...
... eh si Sara "obbbbiettivamente" è così"

Anonimo ha detto...

La "sinistra" in Italia è sinonimo di Partito Comunista.
Quello di Peppone per capirci.
Tutto l'universo veniva ricondotto al Plusvalore, alla Lotta di Classe, alla Rivoluzione che avrebbe condotto alla Dittatura del Proletariato.
Lo "intellettuale" necessariamente era un funzionario, esplicito o implicito, del Partito e il suo unico intento era di favorire, assecondare, affiancare, sostenere e imporre la "linea" del Partito.
Per fare un esempio, i "giornalisti" militanti, i "magistrati" militanti, gli "insegnanti" militanti, eccetera.

Venne l'Ottantanove e la grande pensata dei compagni della "Classe Dirigente" fu di cooptare la cosiddetta "sinistra democristiana" e con quella unire il mondo sotterraneo della "sinistra extraparlamentare" che si addestrava in Bulgaria al sabotaggio e riceveva le valigie diplomatiche piene di dollari dal KGB, con il mondo sotterraneo della Massoneria liciogelliana, andreottiana e delle varie emanazioni storiche della CIA tipo Gladio, che era l'immagine speculare di quell'altro.

Oggi nel "fluido" lo "intellettuale di sinistra" è un po' un lanzichenecco, va dove lo pagano.
Milita ma in un contesto insieme più ampio e più vago.
Infatti, pensiamo al "magistrato militante", oggi non fa riferimento al Partito ma al contesto "internazionale" a cui accede tramite dei messi che per loro natura sono ambigui come Zuckemberg.
Vai a sapere cosa fa contento Soros.
Se all'epoca di Mani Pulite era facile, bastava seccare tutti tranne il PCI, oggi si, puoi dare una bastonata a Salvini ma ecco che Salvini si fa "governativo" e "maggioranza" e allora da nemico magari diventa amico.
Le Meloni va ad una riunione del Gruppo Bilderberg e quindi boh, poi puzzerà o profumerà?

E' più facile se si guardano i "tipi umani".

antonypoe ha detto...

sono sempre stato considerato un intellettuale. forse proprio e solo perché obbiettivo.
tradotto in italiano: spirito critico :)
buon giorno

fracatz ha detto...

comunque è sempre robbba bbona per un bobbolo che paga i suoi caporioni più di tutti al mondo per sentirsi dire che l'acqua manca e dovrà esser razionata.
Son contento, specialmente per quei romani che pagavano 100.000 la raggi per poterle appioppare tutte le colpe ed oggi ne pagano 260.000 per vedersi razionare giustamente l'acqua

Anonimo ha detto...

Dove per "Romani" si intendono milioni di persone che si sono trasferite dai villaggi nelle campagne di tutto il Meridione nella speranza di campare con un lavoretto, una pensioncina e trovare una casina abusiva, col risultato che a Roma si raziona l'acqua o si affoga nell'immondizia, nel mentre gran parte dell'interno d'Italia è notoriamente disabitata.

Sono tutte cose collegate che andrebbero ripensate nell'insieme ma allo stato attuale mancano volontà, virtù e competenze anche solo per immaginare una frazione del necessario.

Cosi come si dice "auto elettrica" e si pensa ad una auto identica a quelle attuali solo col motore endotermico e il serbatoio di benzina sostituiti da motore elettrico e batteria.
Quando al contrario bisognerebbe ripensare il concetto di "veicolo" perché quelli attuali partono dal presupposto di potere usare quantità illimitate di energia, quindi montagne di ferraglia che vanno velocissime mentre quelli elettrici l'energia ce l'hanno limitata e di conseguenza dovrebbero essere leggeri ed andare piano.
Bisognerebbe ripensare la mobilità treno-auto dato che oltre a dovere andare piano con auto piccole e leggere, non ha più senso andare in automobile da Milano a Catanzaro a meno di non metterci dei giorni con le ricariche.

Anche li, non ci sono persone capaci e disposte a considerare la situazione.
Perché, fondamentalmente, siamo educati e condizionati ad essere stupidi, ignoranti ed amorali.
Poi dice "gli intellettuali".