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3 commenti:
Ho sempre trovato impossibile identificarmi, immedesimarmi, con la musica italiana. Con poche eccezioni, che per altro o riproponevano temi di fuori oppure erano estranei al contesto claustrofobico. Se devo fare degli esempi, mi viene in mente Garbo, una sorta di David Bowie de noantri che poi era molto milanese secondo me nelle atmosfere e mi viene in mente il "rock progressivo" de PFM.
Per il resto, essendo impossibile ingoiare l'impegno politico e/o la decadenza del "cantautore" alla Guccini o il "nazional-popolare" tipo Celentano o Al Bano, ho sempre ascoltato musica straniera, cosi come ho sempre guardato film stranieri. Per la ragione che ogni tanto ripeto, noi non siamo più capaci di immaginare e quindi di fare. Viviamo camminando all'indietro.
Noi facciamo "commedie palliate" da duemila anni e continuiamo a farle ma non ci verrebbe mai in mente qualcosa di epico.
Ogni Italiano è come un prete senza fede.
Un mito Fortis, già da A voi romani, nonostante la mia romanità.. ahah
certo che il tempo passa
anche per lui
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