27 marzo 2025

I registi sono tristi

I registi di teatro sono tutti prevenuti perché temono che non si rispetti il loro ruolo. Non so se il prossimo anno (scolastico) continuerò a fare l'ennesimo laboratorio di teatro. Dopo 24 anni, potrei farne uno io.
Lo so, mi vedo la faccia del mio ex mentre mi legge ( lo so che mi leggi e che ti nutri della mia prosa brillante), me lo vedo ricordarmi che ho saltato degli  anni. Lo so che quando stavamo insieme non facevo alcun laboratorio teatrale. No, non è perché tu mi bastavi. C'erano altre cose. 
Comunque il gruppo con cui lavoro adesso mi piace tantissimo ( gli attori), ma io non mi sento in sintonia con lo spettacolo. 
Invece sto preparando da sola una performance per il 25 aprile e mi autocandiderò in Comune per farla. 
Un' esperienza, quella di recitare  un brano per il 25 aprile, nella cerimonia ufficiale del mio paesino, a cui tengo molto e che ho fatto diverse volte in passato, tranne quando c'erano gli Scappati di Casa.

4 commenti:

Andrea Sacchini ha detto...

Ma sono tristi solo i registi o anche i registri?
(Sto scherzando un po' col titolo del post :-)
In ogni caso, in bocca al lupo per la tua iniziativa.

fracatz ha detto...

il teatro, che bello da giovani, ricordo ancora la mia unica esperienza nel teatro parrocchiale a cui mi costrinse proprio il regista per via della mia prestanza, una cosa pesantissima vista la mia timidezza di allora che avrei potuto sconfiggere se avessi continuato.
Di quel gruppo se ne salvò solo uno con qualche presenza nei filmettini ma con un ottima carriera nel doppiaggio di alcuni famosi americani

Sara ha detto...

Ho corretto, grazie Andrea! Oltre ad essere miope ora non vedo nemmeno più da vicino!

Franco Battaglia ha detto...

Per esperienza personale, i registi sono soprattutto permalosi e suscettibili.. mal sopportano suggerimenti di tagli e battute (che però spacciano per loro all'incontro successivo..).. che devi fa.. la vita di teatro è tosta!!