18 febbraio 2007

Due Angeli



Bisogna partire da un dato, ossia, che il mio matrimonio è stata la festa più bella che la Val di Magra ha visto negli ultimi anni. Direi pure dal dopoguerra ad oggi. Senza esagerare. Non tanto per i due soggetti interessati direttamente all'evento, quanto per le persone che vi hanno preso parte. Molte belle, bellissime donne. Che rivedere le foto e farle vedere è un vero piacere. E poi sono stati in tanti ad avere avuto un ruolo di collaborazione attiva, dalle piccole cose tuttavia indispensabili, come il sottogonna che mi ha regalato la mia collega Carla, a quelle più impegnative, come il Dando che si è messo a disposizione con il suo furgone, per rifornirci di tavoli e panche. Ci sarebbe sta scrivere per ore...accipicchia! Scartata l'ipotesi di andare in chiesa a dorso d'asino, Rosita è troppo giovane e imprevedibile, io davo per scontato che il mio autista, anzi la mia autista, fosse Laura. Perchè Laura è una che giuda davvero, non come la maggior parte di noi che ci adagiamo sulle provinciali e in autostrada facciamo guidare la nostra metà. E poi un'autista che è stata Nazionale della squadra di pallavolo, vuoi mettere?Perchè Laura in tutto ciò che fa è un'eccellenza. Sono sicura che sta diventando anche un'ottima giardiniera chic. Insomma io davo per scontato che fosse Laura la mia autista. Non sapevo una cosa, che mi ha rivelato una sera Simona e poi mi ha confermato Susanna successivamente. Laura aveva un'amica che se ne stava andando. Un'amica a cui era legatissima, come una sorella.Si chiamava Monica. E allora mentre si avvicinava la data delle mie nozze Susanna mi ha avvisato che la cosa poteva saltare se succedeva l'irreparabile. Cosa dire? che questa cosa che interessava Laura, riguardava anche me, perchè non potevo vivere la piena gioia di quel momento se una mia amica stava male. Tra l'altro una cosa analoga stava accadendo a un'altra giovane donna, Alessandra. La frequentavamo saltuariamente da un po'di tempo, perchè il suo fidanzato, il Migno, è amico di Paolo. Monica non me la ricordo, Alessandra invece si. Pure capodanno insieme avevamo fatto. Era già ammalata da tempo. Paolo le ha portato i nostri confetti, io non me la sono sentita di avvicinarmi a lei all'ultimo, il nostro non era un legame collaudato e io avevo il timore di essere inopportuna in quei frangenti.
Poi è successo ciò che non doveva accadere. Alessandra e Monica se ne sono andate ad un giorno di distanza l'una dall'altra. Mancavano 10 giorni al mio matrimonio.E hai voglia di dire che la vita va avanti, che certe cose succedono. Perchè è troppo ingiusto così. Cioè pensi, io mi sto per sposare, sono felice e invece il destino ha riservato a queste due giovani donne tutt'altra sorte.
Non ho chiamato Laura, è stata lei a chiamarmi una mattina e non abbiamo parlato di Monica, ma di un paio di rose che le avevo dato. Poi mi ha detto "per sabato, prepariamo la macchina...". Nonostante il suo dolore Laura mi avrebbe fatto da autista. E così è stato. E il Migno ha fatto da autista a Paolo. Per un incrocio strano del destino, Paolo ed io siamo andati in chiesa condotti da due persone che avevano perso una persona carissima.
In chiesa io, chi l'avrebbe mai detto, ero stordita, emozionata oltre misura e lo confesso pure rapita da quelle fantastiche rose gialle olandesi che adornavano S. Francesco. Ma sapevo che Paolo ed io eravamo stati accompagnati lì da due Angeli. E anche la Sabry, la mia testimone, giura di averli visti lì con noi, sull'altare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

MA TI SEI SPOSATAAAA???
NON LO SAPEVO!!!
AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
PAOLA!!!
SEI BELLISSIMA