Per l'anno venturo non mi aspetto quasi nulla di nuovo. Tra le priorità immediate urge l'acquisto di un cellulare nuovo, perchè il mio oggi è caduto nel secchio dell'acqua per lavare i pavimenti. Dove non è arrivato Bino, che si accaniva contro il povero cellulare, facendolo rovinare a terra due o tre volte al giorno, è arrivato un tuffo in RioCasamia. Alla lavanda però.
Poi mi devo tagliare i capelli, che ora sono lunghetti ma li porto sempre legati, perchè giù sciolti mi sembra stiano appiccicati al viso, tipo velo da suorina e ho un bel comperarmi balsami volumizzanti che tanto così lunghi non si volumizzano.
Poi non mi viene in mente altro da fare, a parte il sopravvivere tra casa e lavoro, tuffarmi alla bersagliera tutte le mattine nella rotonda vicino alla Grancasa e sperare che Dio me la mandi buona. Al ritorno va un po' meglio, però l'andata è una tragedia con tutto il traffico per Sarzana e La Spezia, che si piazzano in mezzo quelli che hanno la precedenza e allora mi tocca immettermi vuoi di prepotenza o in alternativa faccendo il faccino disperato per muovere la pietà altrui. Non mi piace questa cosa della precedenza, il semaforo era più democratico.
Respirerò l'aria fredda della mia piana, con uno sguardo alle Apuane e un pensiero verso il Caprione, mi sarò dimenticata i guanti, ancora una volta o per inerzia li avrò lasciati in borsa, metterò le mani nelle tasche del giubbotto da tranviere. Guarderò le rose che ha potato Romano e avrò un moto di stizza, che dove sta scritto che la potatura se la debbano arrogare i miei colleghi maschi? in virtù di cosa? e per giunta fanno delle brutture così!
Per fortuna ogni tanto andrò a Genova in sede, detto tra noi, magari me la tirerò pure un po', voglio dire sotto il profilo istituzionale (addirittura "istituzionale"!) e andrò pure un po'a zonzo per il centro storico. Ne approfitterò per indossare tutte quelle cosine carine fru fru che mi sono comperata a ottobre, magari quando farà un freddo un po'meno bestio.
Aspetterò la primavera, sopravvivendo all'inverno e mi chiederò se ha senso questa vita o se sarebbe meglio trasferirmi in Polinesia, anche se non so cosa potrei fare per vivere là e comunque l'idea di trasportare l'asina Rosita sull'aereo o su una nave cargo, mi stringerà il cuore e mi farà desistere da tale proposito.
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