19 giugno 2010

Temistocle

Mi chiamano Temistocle, perchè sono uno stratega. Ma sono anche ostracizzato. Ho sempre una guerra in corso.
"Tu sei dominato da Marte. Non va affatto bene! Devi lusingare Marte con Venere!",così mi sussurrava una vecchia maga , sorridendomi dietro al mio calice di vino rosso, con il volto appena rischiarato dall'ultima luce che l'oste ci ha lasciato accesa.
Una maga, sacerdotessa forse , non un'astrologa : non tirava in ballo le stelle, ma chiamava in causa direttamente gli dei.
Sono prigioniero di Marte, ma è anche il mio prestigio.
Ho il mio seguito, una corte di amici, ma siamo pari per grado, diversi l'uno dall'altro per virtù: però io sono Temistocle, sono quello più carico di credenziali e promesse e arrivo preparato agli eventi.
Sono venuto qua con uno scopo preciso. Ho cercato alleanze con il nostro importante ospite, sconosciuto ai più, ma non a me, che gli ero noto per la mia scomoda fama.
Prima che egli inizi a parlare alla folla mi ci siedo accanto, tutti vedranno che io lo conosco, ma il nostro non è un colloquio facile: lui non cede. Lo vedo provato, tuttavia non cede. Gli si altera la voce. Chissà se gli avevano detto del mio successo con le donne? E forse non cede, resta sulle sue posizioni e non toglie la mia condanna all'ostracismo, anche per questo, cioè perchè m'invidia. Perchè io sono Temistocle, mi muovo tra i pari, ma sono il migliore. Lo sanno tutti.
Ed è mentre gli sono seduto accanto che la vedo. Ed è bellissima.
Una bellezza che credo di aver desiderato da sempre, agognandola in modo inconsapevole anche a me stesso.
Anzi, la riconosco!
Ho sempre aspettato quel volto, quegli occhi, quelle braccia...quel collo! è la prima volta in vita mia che mi rendo conto quando può essere bello il collo di un mio simile!
Non ho più niente da dire al mio interlocutore, mi congedo da lui, attraverso l'assemblea dei miei pari e vado da lei.
Mi sincero se perdona l'inopportunità di chiederle a quale seguito sacerdotale appartiene, ma so già la risposa, non appena mi ritrovo vergato d'inchiostro color glicine il bigliettino che mi porge :ti aspetto nel quarto giorno luna, alle 3 del mattino all'isola di Venere.
Ah, la profezia della maga! Lei, la dolce amazzone, alberga nell'isola di Venere! E non poteva essere altrimenti! come ho fatto a non capirlo subito?!
Non è facile arrivarci, non conosco quell'arcipelago, ma niente al mondo potrà trattenermi di approdare all'isola di Venere, dove infatti dopo un viaggio clandestino in territori sconosciuti, arrivo stanco e in ritardo.
E'vero, sono Temistocle, sono il migliore, ma tu sei divina e per te viene tutto più facile, non per me. Attracco la mia barca nel molo che mi hai riservato e finalmente arrivo innanzi a te, emozionato dal desiderio, imbarazzato per il timore che ogni mio gesto o parola sbagliati, possano farti fuggire lontano da me.
Non penso ad altro da quando ti ho incontrata, le battaglie, l'ostracismo, la folla plaudente: niente di tutto questo m'interessa più, da che ti ho incontrata. Ho vissuto giorni distratti in attesa di questo momento ed eccomi qua innanzi a te, superba sacerdotessa d'amore, e vuoi che io mi spogli, anzi,tu stessa mi sfili i vestiti, e mi accorgo che è come un gioco il tuo, per disarmare il mio pudore.
E sono qua per te, nell'isola segreta di Venere, nel silenzio di quest'ora e mentre ti amo sento il profumo del mare e so in questo momento che non desidero niente altro dalla vita, d'ora in poi, che giacerti di nuovo accanto.
E tutto senza saziarmi mai , perchè nell'attimo che passa, dopo è di nuovo prepotente la voglia di te. Della tua pelle. Dei tuoi territori. Dei tuoi umori.
Non ho altro da dirti, se non che sei bellissima e a tratti ne sembri consapevole della tua specialità, delle tua superiorità. A momenti invece mi poni leggero un dito sulle labbra e mi sussurri che la bellezza non è tutto.
Parli poco, a differenza mia, perchè quando parli dici solo ciò che va detto, non agiti parole superbe nell'aria , come faccio io che sono Temistocle, però vorrei che invece tu mi parlassi di più, o dea, perchè è come una carezza la tua voce...

11 commenti:

Ernest ha detto...

"Attracco la mia barca nel molo che mi hai riservato e finalmente arrivo innanzi a te, emozionato dal desiderio, imbarazzato per il timore che ogni mio gesto o parola sbagliati, possano farti fuggire lontano da me."
bellissimo pezzo
un saluto
notte Sara

Sara ha detto...

Ernest ieri mi è presa così...magari quando finisco di studiare, ricomincio a scrivere seriamente!
un bacione!

Unknown ha detto...

Mi unisco ai complimenti di Ernest, bellissimo post, romantico e poetico. Continua a scrivere, ti prego!

lasettimaonda ha detto...

Si Sara, iperico e lavanda.
Notte.........Syl.

enzo ha detto...

Come Temistocle vai forte!
Bello, pieno d0i passione, brava.
Scrivi, scrivi... e studia :)

Sara ha detto...

@Ale, grazie! non mi puoi vedere, ma ti assicuro che mi hai messa in imbarazzo! grazie ancora!
@Syl: giardinicola, tostissima, creatrice di torte capolavoro...
@Enzo...si studio. poi mi consacro alla dimensione ludica e culturale!

giardigno65 ha detto...

che tragehtti ci sono per l'isola di venere?

Ernest ha detto...

Perchè no dai. Pensa che sono anni che vorrei mettermi li e iniziare a scivere qualcosa ma rimando sempre, tra calcio, lavoro, studio e vita quotidiana diventa un casino. Ma prima o poi chissà...
Comunque secondo me devi farlo
Ciao ciao

viola ha detto...

Si, concordo con Ernest, l'ho pensato anche io già la prima volta che ero entrata nel blog e avevo letto un pò di cose tue.
Sai scrivere bene, è questo che mi ha più interessata, oltre ovviamente alle ROSE!!!
viola

Sara ha detto...

@Giardigno...non male un sistema di traghetti!
@Ernest...comunque il blog è già una bella produzione e di sicuro è un buon esercizio.
@Viola sei troppo carina! W le rose (che dopo questa pioggia torneranno a fiorire...)

Oldgirl ha detto...

Leggo Temistocle I dopo aver letto Temistocle II ( ero assente da un pochino)
Continua!! Aspetto il III
con impazienza. Ciao! kiss.