30 dicembre 2010

Comunicato FP CGIL

Comunicato di Rossana Dettori, Segretaria Generale dell'Fp-Cgil Nazionale

Fiat: a Mirafiori si uccide il Contratto Nazionale


Un accordo separato contro i lavoratori, la Fiom e la Cgil


L'accordo separato di Mirafiori e le trattative per istituire un contratto aziendale anche a Pomigliano prefigurano la scomparsa del contratto come tutela collettiva valida su tutto il territorio nazionale. Uno strappo a cui il Governo assiste inerme, permettendo colpevolmente a Marchionne di punire i lavoratori e la Fiom, la categoria più rappresentativa del settore metalmeccanico, e con essa tutta la Cgil.

Un arretramento inaccettabile del nostro sistema di relazioni industriali, un accordo separato, quello di Mirafiori, che elimina il diritto dei lavoratori ad essere rappresentati dal proprio sindacato, che elimina la Cgil come soggetto di rappresentanza negando persino le più elementari agibilità sindacali. Un accordo antidemocratico e anticostituzionale.

Questa offensiva reazionaria colpisce indiscriminatamente tutto il mondo del lavoro, perché espelle violentemente la Fiom e la Cgil dalle relazioni in azienda, e apre scenari cupi sul futuro della contrattazione nel nostro Paese. L'Italia diventa meno unita ed equa.

I Lavoratori pubblici e la Fp-Cgil sono solidali con i lavoratori metalmeccanici e la Fiom, in quella che è una battaglia comune in difesa del lavoro e della sua dignità. Serve una nuova fase di unità nel mondo del lavoro, per rinnovare un sistema di tutele che difenda dall'egoismo chi oggi vede svanire le proprie certezze.

Roma, 29 Dicembre 2010


5 commenti:

maresco martini ha detto...

Solidarietà, altrimanti toccherà a tutti.

Ernest ha detto...

prevedo un 2011 difficile per i diritti!

Tonino ha detto...

C.C.N.!
Contratto colabrodo nazionale.
1.Si è aperta una falla nel contratto.
2.Si emulerà la perdita anche a Pomigliano.
3.La crepa è anche fra i sindacati che vengono invitati pochissimo dalla tv dei giornalisti.
4.Il governo fornisce il piede di porco e nasconde la mano.
5.Fra i lavoratori chiamati al referendum ci sono divergenze.
6.Anche la Nazione evidenzia segni di smagliature.
Saranno anni difficili, molto.

P.S. Sara correggi la data 2009 ?

enzo ha detto...

Questi sono diritti storti e non dico cosa farei, per non incorrere in reati gravi.
Ormai Marx, Di Vittorio, Gramsci, sono così sottoterra che il loro grido è inavvertito dai più.
La barbarie soggettivistica si è spalancata.
Chi l'ha più lungo se lo tiri.
Io non sopporto più niente e nessuno, sono trent'anni e più che mi occupo di sindacato, lavoratori, proletari. Ora non li sopporto più, tanto stasera una partita in tv ci sarà senza dubbio: in HD.
Sto diventando nichilista.
Baci tanti, e soprattutto affetto.

Sara ha detto...

E'l'ecatombe dei diritti dei lavoratori.
Tonino la data l'hanno compilata sbagliata, hai ragione!