46

Come direbbe Pippo, l'amico di Topolino, 46 anni sono una serie lunghissima di giorni.

L'ultimo anno è stato il più difficile della mia vita, ma d'altro canto se le cose viste da fuori provocano sgomento, quando le vivi sulla tua pelle, impari ad affrontarle, anche se non necessariamente lo fai  bene.

Nell'anno che è trascorso dal mio 45esimo compleanno, ho perso mio padre e il mio ex marito e poi ho dovuto per forza di cose gestire altre questioni difficili, sentendomi talvolta come imprigionata dai problemi, che mi sono arrivati addosso uno dopo l'altro.
Ecco ritrovarmi  a fare la prefica non mi piace per nulla,  mi annoio ad ascoltarmi nella litania di sventure purtroppo reali e concrete in cui è incorsa la mia famiglia ed inoltre sono sempre stata convinta che chi ci ha voluto bene, vuole che siamo felici.
Dovevo arrivare a questa rispettabile età, per scoprire la bontà della falanghina, imperdonabile assenza nei calici dei mie primi 46 anni : brindo al mio lavoro, che mi ha dato tanto in  questi anni impegnativi, per contro, tutte le mie giornate di studio, le settimane di ferie passate a studiare, sono il tributo imposto dalla determinazione a voler migliorare nel mio campo.
Anche per questo, con gli anni che passano, sono sempre più insofferente verso chi si lamenta delle cose che non vanno, stando ad aspettare la manna dal cielo.
Mi sarei regalata un foulard per questo compleanno, perché io li adoro, li indosso sempre e non me ne compro uno da almeno....quattro anni!Poi però ho preferito dare un piccolo aiuto a una grande donna che si occupa di salvare i cani randagi e sono contenta così.