Poi il giro in galleria non mi ha entusiasmato, non ho trovato le calze fighe che volevo e allora mi infilo nell'ipermercato e trotto decisa verso il reparto giardinaggio. Resto un po'lì innanzi allo scaffale, vorrei una bromelia, ma poi ripiego su un garofanino rosa.
Quindi mi approvvigiono trionfante di 8 kg di fertilizzante chimico, per le mie dilette e ricambio lo sguardo di un tizio che mi mira per la serie "ma cosa ti guardi, scemo!".
Poi proseguo il giro e compro pure le cicerchie, anche se non so come si cucinano. Le arance Rosaria, che costano di più ma sono proprio buone. I lupini. Il latte di cocco. Acquisti insoliti, ma non si vive solo di pasta al pesto.
Ah, la Coop!quante cose buone ha la Coop! altro che i discount!
Guardo l'espositore della gastronomia e sento come un rumore confuso. Mi giro e incrocio lei, il suo sguardo e mi accordo che è in lacrime. Solo dopo realizzo che è su una sedia a rotelle. "Signora posso fare qualcosa per lei?". Si schernisce. Avrà la mia età. I capelli castani ricci. Un bel viso curato.
Poi le confesso:"Sa anche a me capita spesso di piangere e ho paura che gli altri se ne accorgano". Prendo dalla borsetta uno specchietto e glielo porgo. Lei mi dice qualcosa a proposito del fatto che sta prendendo il cortisone. Capisco. O almeno credo di capire.
Sorrido "Quando piango ho sempre paura che si sciolga il mascara". Arriva un signore alto, sui 53-54 anni con due begli occhi chiari, posa qualcosa nel carrello. Lei mi fa: "è mio marito, non sono sola ". Lui mi guarda incuriosito e io " Ci facevamo compagnia. Stavo dicendo a sua moglie che anch'io piango spesso in questo periodo!". Sorridiamo tutti e tre. Lui "Alle volte sono momenti che si attraversano". Io sorrido nuovamente, ma serro le labbra:i miei lutti sono ancora troppo recenti, le difficoltà affrontare ancora impegnative.
Saluto i due e mi allontano verso il banco degli yogurt.
7 commenti:
Piangere è proprio qualcosa di molto privato, per me.
Comunque è un periodo che non mi succede di piangere, e spero continui.
Le cose sono ancora tutte sormontabili.
Ma che carina che sei.. anch'io socializzo al supermercato.. all'Ikea.. alla posta.. sui blog.. dappertutto.. alla Coop ci vado qualche volta ..ma sono un discountaro per natura.. però mi piace pure Auchan..e trovo un sacco di cose anche da Lidl... per non parlare dei Carrefour.. diciamo che conta la disposizione dei banchi, dei prodotti, le combinazioni di colore, dell'illuminazione, la curiosità e la voglia di cercare, il tempo che si ha ma, soprattutto, la predisposizione con la quale si entra nel supermercato, i progetti che hai in testa, la lista che hai in tasca, lo spazio nel portabagagli. Però ho notato che se prendi il carrello ti freghi con le tue mani. Perché - non credere - anche noi maschietti tendiamo a gratificarci con la spesa compulsiva. Tu cerchi le calze e io i calzini, ma pure candele e cornici.
Infatti mia moglie vorrebbe interdirmi dalle Ikea e dai Leroy Merlin di tutto il mondo
Andando a comperare yogurt, hai regalato rose
e pensare che le coop nacquero per dar conforto ai proletari, ma per fortuna che poi seguirono i discount
Comunque tu sei sempre tu
Brava sei stata!
P.S.: ho cpmrato i garofanini. Tutta colpa tua!
Anche io incontro persone che piangono, al supermercato. Sarà che ci si sente soli, con tanta gente indifferente attorno.
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