Ieri mattina Radio Maria ha trasmesso in diretta dalla Chiesa della Covetta ad Avenza e io sono stata ben felice di poter partecipare a questa giornata speciale! Per altro ogni volta che mi è capitato di ascoltare i collegamenti di Radio Maria con le messe celebrate da un capo all'altro dell'Italia, ho puntualmente provato invidia per questo privilegio, mi sembrava remota la possibilità che si trasmettesse dalle mie parti!
Al solito chi ha condotto la trasmissione non ha mancato di ricordare quanti non possono partecipare alle cerimonie religiose perché ammalati o infermi e inoltre ha riservato un pensiero per coloro che sono in ospedale o quanti si trovano in carcere.
Non è scontato. Non è scontato avere un pensiero per chi soffre, anche nella condizione scomoda di chi è dietro alle sbarre. Poi quando si sta bene difficilmente si pensa a chi è costretto in un letto, a chi fa i conti con una malattia senza appello.
Anche chi non crede in Dio, secondo me, deve riconoscere quanto è prezioso il messaggio di conforto e speranza che Radio Maria porta a chi soffre. Vi pare poco?
9 commenti:
No dai l'apologia di radio Maria no..... 😀
almeno questo bisogna riconoscerlo e noi umani, specialmente under 70.000 ne abbiamo bisogno in questa valle di lacrime, anche se la nostra di religione, grazie alla resurrezione dei corpi, concede pure una vita eterna di pace e beatitudine ai giusti.
pace e bene
A me pare tantissimo!
Mah... basta che poi il pensiero a chi soffre non resti tale, ma si concretizzi in aiuto.
Penso che le preghiere servano principalmente a se stessi...
al di là di Radio Maria credo davvero che non sia scontato avere un pensiero per chi soffre, anzi i dimenticati nella nostra società sono sempre di più purtroppo
E' una droga come tante altre ... Radio Maria ... la religione cattolica ... lenisce il dolore del vivere, riempie il vuoto in qualcuno.
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Hai ragione Sarà. Il buona parola è opportuna ed indispensabile per tutti, nessuno escluso.
Un bacio
Maurizio
Da credente, Radio Maria non è il massimo. Certo ha il merito di tenere compagnia a tante persone ammalate o anziane,questo senza dubbio. Sarebbe profondamente sbagliato pretendere di intendere la fede in un solo modo e lo dice anche il Vangelo: chiunque scandalizza uno di questi piccoli... Ma come radio religiosa ha ancora una impostazione "all'antica" per i miei gusti. Seguo invece con piacere teologi come Vito Mancuso e sono iscritta all'associazione "Donne per la Chiesa", che comprende sia donne normali laiche, che teologhe e religiose, e cerca di portare avanti dall'interno una piccola rivoluzione femminista. A chi interessa, cercate il sito donne per la chiesa o la pagina facebook.
Radio Maria, se pija pure in galleria.
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