15 dicembre 2019

Caro Babbo Natale, portami un biotrituratore!

Meno di un mese fa ho avviato con successo, si fa per dire, la compostiera.  È stata riempita di scarti di frutta e verdura, foglie secche etc. ma anche di qualche pianta di cui mi ero stufata, vedi gerani ridotti a uno stecco sofferente, gerbere spelacchiate: via, tutto nel compost!
Ieri mio zio ha potato drasticamente una pianta di cachi  i cui frutti ogni anno si spiaccicavano puntualmente a terra, per altro in un'area di passaggio, con il rischio che a passare di lì si pigliava un rabattone per terra.
La pianta l'ha messa a dimora mio nonno circa 50, 60 anni fa,  all'epoca le galline giravano nell'aia libere quindi non c'era il problema di pulire se i frutti cadevano a terra, se li mangiavano loro!
Ieri dopo la capitozzatura della pianta è stato necessario tagliare i rami in formati più piccoli , per portarli al bidone dei rifiuti  verdi, con l'ape di mio zio. Un bel lavoraccio tutto sommato!
E allora mi è venuta l'idea di  prendermi  un biotrituratore, una macchina di quelle in cui si infilano  rami e  rametti da una parte ed esce il cippato dall'altra, pronto da compostare o comunque da tornare in circolo come pacciamatura!
Ho visto che costano un po'e forse io non ho nemmeno una quantità di piante che giustifichi la spesa, però ci viglio pensare! Più che altro ora è possibile conferire i rifiuti nel bidone del verde, un domani che si passasse al "porta a porta" anche qua , sarebbe una cosa da prendere in seria considerazione, già ho l'esperienza di casa dei miei dove passava una ditta a prendere il verde, ma con il limite di massimo 7 sacchi. Ma ha senso penalizzare chi ha una siepe o alberi da potare?
Poi vai in giro e vedi la gente che va a buttare il verde sulle rive dei fossi!

17 commenti:

Francesco ha detto...

un tempo si chiedevano gioielli

fulvio ha detto...

Non ho un giardino ma un grande terrazzo pieno di piante,ma il problema sono le foglie secche portate dal vento,tantissime,che raccolgo e portò alla discarica.
Da voi non si può?
Ciao fulvio

Sara ha detto...

Da noi ci sono i bidoni per conferire il verde!

Anonimo ha detto...

Una persona normale, cioè che non è "renziana", non vota PD e non è nemmeno "sardina", si domanda cosa significa "bio" nel neologismo "biotrituratore".

Che tritura le cose viventi? Secondo me è un insieme di ingranaggi di acciaio, probabilmente collegato ad un motore a scoppio come una motosega (due tempi, a peggiorare le cose), che tritura qualsiasi cosa ci butti dentro. Di sicuro non è "bio" perché si muove coi pedali e nemmeno "bio" perché è lui stesso un essere vivente. Appunto, non ho mai sentito dire "biosega" perché ci tagli gli alberi o "biopadella" perché ci cuoci le verdure.

Poi dice "la cultura". Qui si adopera una neolingua orwelliana come se fosse acqua fresca.

I residui della potatura, credeteci oppure no, in realtà dovrebbero essere "rifiuti speciali" che richiedono uno smaltimento ad hoc. Ergo, bisogna chiamare una ditta specializzata che li porta via e li smaltisce.

Sara ha detto...

Mi manchi Lorenzo, scrivi più spesso!

Mariella ha detto...

Vedi, hai fatto di necessità virtù. Mai penserei di chiedere un biotrituratore a Babbo Natale.
Sollo gioielli e profumi per me. Sono una povera "radical chic" mica lo nego ;)

Anonimo ha detto...

Sara non so chi sia Lorenzo ma ho scritto un lungo commento sul blog del tuo amico "scooter". Non so se lo pubblicherà. Il succo del discorso è che lui poverino, è un caso umano come tanti che conosco, vive in una realtà completamente artefatta e distorta da cui non ha gli strumenti per uscire. Posto che se anche li avesse, sarebbe una epifania traumatica e dolorosa.

Viceversa, da te mi aspetterei qualcosa di meglio di due stereotipi buttati li senza un minimo di riflessione, dubbio, approfondimento.

Seppure porti la colpa del "renzianesimo", non mi sembri completamente storpiata come altri, forse con un po' di impegno potresti superare qualche ostacolo che ti nasconde la vista delle cose. Fatti non fummo a vivere come "renziani". O peggio.

Sara ha detto...

Io sono fatta molto renziana.

Sara ha detto...

@Mary me lo dovró comperare da sola!

Anonimo ha detto...

Non ci credo che sei fatta renziana, ci sei diventata. Non si può essere selettivamente dementi. Anche perché, non hai l'età per cui il Bomba di Rignano sia stata la tua "prima volta", ci sono stati altri prima, il solito repertorio del "compagnesimo" e presumibilmente era quel "peggio" da cui hai pensato di lavarti l'anima tramite il "rottamatore" in camicia bianca. Sei un po' provinciale, cosa vuoi fare, la camicia bianca vi fa effetto, un po' come gli aerei agli abitanti del Borneo.

Sono troppo vecchio e non posso essere io a dare calci in culo a tutti per svegliarli dall'incantesimo malefico.

UnUomo.InCammino ha detto...

> sul blog del tuo amico "scooter"

Ho letto tale "scooterista" e vari commenti.
manineicapelli

Non e' che continuando a ripetere ossessivamente delle robe la segatura che i sinistranti si sono messi nella testa diventi qualcosa che faccia a loro e agli altri meno male, eh!?

Gabriel garden ha detto...

Parto dal fatto che sono metà Italiano, con tanto di passaporto e diritto di voto. E voto. Mi fa schifo, e poi se volete insultatemi pure, che in Italia tutto si trasformi in politica, che un discorso come il biotrituratore possa diventare argomento partitico. Mi chiedo come possano fare meglio in governo se il comune cittadino riesce a trasformare ogni discorso in politica. Mah, purtroppo invece di migliorare credo che la situazione italiana possa solo peggiorare e non solo per colpa dei vari rappresentanti del popolo.

Detto questo trovo che il biotrituratore sia un'ottimo sistema che avvicina un giardino alla sostenibilità. Un giardino che riutilizza il proprio scarto al posto dei concimi è un giardino vivo che riuscirà ad avere un ciclo di biodiversità completo e naturale. Io ti appoggio in pieno :)

Ti faccio i migliori auguri per le festività e per l'inverno. Aggiornaci sul tuo nuovo acquisto :)

Sara ha detto...

@Gabriel hai perfettamente ragione!

Anonimo ha detto...

La moda della "pseudo-ecologia" per cui un trita-rifiuti diventa "bio-trituratore". Non basta, eccoci con un altro vocabolo della neolingua, la "sostenibilità". Se io non fossi vecchio e stanco domanderei agli astanti di darmi una definizione di "sostenibilità", cosi, per ridere.

Certo, bisogna avere studiato un attimo alle scuole superiori per sapere che da un punto di vista fisico non esiste nell'universo nessun sistema reversibile e da un punto di vista filosofico "panta rei", dato che noi percepiamo il tempo come uno sviluppo lineare.

Vi do l'aiutino dei quiz televisivi: il modo migliore per riutilizzare i rifiuti vegetali come fertilizzante non è certo quello di scavare il minerale di ferro da una miniera, consumare del gas per riscaldare un forno e fondere il minerale, consumare altro gas per fare girare una turbina e generare corrente elettrica per fare funzionare i macchinari che tagliano i componenti, costruire il "trituratore" col suo motore e poi metterci dentro la benzina ricavata estraendo il petrolio, trasportandolo con le petroliere fino alla raffineria, eccetera, spero di avere dato l'idea.

Detto questo, cari i miei "sostenibili", la politica non è quella che vi racconta la televisione ma è il vostro partecipare alla vita pubblica ed è la traduzione della cittadinanza. Non occuparsi della politica significa non vivere la piena cittadinanza e questo si da nei seguenti casi: scemo, bambino, schiavo, straniero.

Agricoltore Anacronistico ha detto...

Il precedente intervento mi ha messo un pò in crisi: ero venuto qui, tutto convinto, a fare una filippica sul Biotrituratore, e tesserne pregi e dispensare consigli sul suo uso, ma...
Ma a quanto pare ancora una volta non ho capito quale sia il punto della situazione: si rischia di arrivare sempre e comunque "in ritardo" su tutto, e di aggravare lo stato di salute del Mondo, anche quando l'intento è quello di aiutarlo.
Ecco che...l'eolico non va bene perchè si consuma metallo, si usano batterie inquinanti, si deturpa l'ambiente con questi "cosi" giganteschi...
...il fotovoltaico, per carità: il silicio (alla base di questa tecnologia) inquina, e per estrarlo spesso c'è uno sfruttamento immane nei paesi del terzo mondo...
...e gli animali no, perchè con le loro deiezioni producono CO2...e tutti sappiamo quanto la CO2 in eccesso sia dannosa per il nostro Pianeta...
...e le stufe a legna no, perchè (vedi sopra la CO2) si abbattono le foreste...
...ed il lavoro con il cavallo no, perchè poveri gli animali, assassini noi a prescindere...
...e la carne non si mangia...
...e il biodisel giammai...
...ed il Biologico non sfamerà il Mondo...
...e quindi...
...e quindi, dal basso dei miei quarantanni, e con le mani sporche di terra (ma per davvero), io faccio un ragionamento semplice semplice.
COMPROMESSI, COERENZA, e FORZA DI VOLONTA'
Ci vogliono dei Compromessi.
Inevitabile questo, ci vogliono da parte di tutti: da chi ha un giardino dietro casa, a chi ha 100000 ettari..a chi vive tra l'ufficio e l'appartamento in città.
Compromessi, piccoli o grandi che siano, per riuscire a dare un cavolo di contributo, non solo tingendosi di retorica, ma agendo, rinunciando, recuperando, rallentando, con un occhio al passato, e con l'altro al dopodomani.
Forza di Volontà, perchè, e mi ripeto, un conto è dirlo ed un conto è farlo: rinunciare a certi agi, a certe abitudini, e farlo in nome dei nostri figli, o dei figli dei loro figli, richiede un'apertura mentale, una capacità di visione, che non tutti hanno.
La Forza di volontà serve, quindi, eppure tanta, per partire.
E poi arriva il più difficile degli impegni: la Coerenza.
Senza quella nulla avrà avuto un senso.
Avere buoni intenti, collaudarli su noi stessi, non è niente se non li portiamo avanti, sempre.
Ecco...
...ecco che un BIOTRITURATORE allora diventa un inizio, un buon e sacrosantissimo inizio.
Per quanto mi riguarda, la filippica l'ho fatta ugualmente, ma in altro modo: appena potrò me ne comprerò un'altro, e continuerò ad usarlo per fare compost, per evitare (inquinanti) viaggi della nettezza urbana, per sentire che sto facendo qualcosa che PER ME è buona e giusta.
Fosse anche biotriturare le ramaglie del caco piantato dal nonno...
A.A.

Claudia ha detto...

Saretta, vuoi il mio? Mia mamma mi ha dato il tormento che lo voleva, poi finalmente l'ho perso e non lo posso usare, mi aggredisce perché non vuole! Non ho ancora capito in cosa non sia all'altezza.

Claudia ha detto...

P.s. Io vorrei una vanga russa, ma nessuno me l'ha portata per Natale...