10 dicembre 2019

Opinioni di dicembre



Insomma 20, 25 giorni buoni e poi ci leviamo dal belino  di torno le feste. 
Ho spedito un biglietto di auguri cartaceo, di quelli che restano, si spera, già temo quella serie di immagini che finiranno per congestionarmi il cellulare nei prossimi giorni, babbi Natale che dovrebbero mettersi in lista dal dottor Nosaradan, abeti sberluccicanti, improbabili capanne sotto candidi manti di neve etc.
L'ho scritto qualche post fa, io credo nella grazia di Cristo, non in Babbo Natale. Ecco, semmai un po'nella Befana ci credo, si.
Penso che approfitterò del caos della mezzanotte di Natale o meglio del 31 dicembre per abbandonare due o tre chat di whatapp alla chetichella .
Oggi comunque era davvero caldo,finalmente un giorno di sole! la terra era zuppa d'acqua, è piovuto anche ieri e queste cose mi preoccupano. 
Stando in giardino sto vicina alla terra. 
Le iris che sono marcite dalla troppa umidità, sono un segnale da interpretare?stessa cosa i finocchi.
Non mi preoccupano le rose in fiore a dicembre però, perché questo è merito mio!

12 commenti:

edvige ha detto...

Considerazioni forti e presumo che vivi vicino ad un giardino il tuo. Io sono in città quindi un pò diverso anche se sono sul mare.A me piace questo periodo sopra tutto come i bambini per le luci e poi quest'anno abbiamo un Mercatino di Natale molto lungo e nutrito ed anche se non ci compro nulla passarlo in visione più volte mi piace mi mette allegria e spero che la nostra bora non soffi forte altrimenti son dolori.
Grazie della visita, volevo agganciarmi ma non hai nulla metti qualcosa tipo bloglovin.
Buona serata un abbraccio.

Andrea Sacchini ha detto...

Approfittare della notte del 31 per defilarsi da qualche gruppo whatsapp è bellissimo :D

sinforosa c ha detto...

L’augurio di buon Natale dovrebbe essere davvero sentito, fare quell’augurio significa sperare e augurare a quella persona la pace, la serenità, la gioia profonda che solo la consapevolezza di essere amati da un Dio che non si è rifiutato di farsi bambino e bambino povero e bisognoso di tutto sa regalare.
Purtroppo oggigiorno gli auguri, come del resto molte altre cose, non hanno più questo medesimo profumo.
Ciao Sara. Buona serata.
sinforosa

antonypoe ha detto...

trovo babbo natale simpatico nella mia immaginazione. altre considerazioni e assilli, come auguri, regali e festeggiamenti di circostanza, sono per me estranei. mi spiego meglio, visto che non ci conosciamo: sono una specie di eremita e ogni giorno, qualsiasi giorno, è semplicemente, straordinariamente nuovo e portatore di libertà. ciao

Francesco ha detto...

io sto vivendo un dicembre frenetico e mi sono già rotto il cazzo

fracatz ha detto...

invece per gli asparagi è una manna ne ho colti a novembre ed ora dalla finestra vedo già altri teneri germogli allungarsi per la solita frittatina

UnUomo.InCammino ha detto...

Babbo Natale e' una riformulazione 'merikana (tutta la merda del mondo viene dagli SUA) di San Nicolo'. E' praticamente la personificazione pseudo allegra del consumismo.
Ogni anno che passa io sono piu' contento di aver rottamato da lustri questo ciarpame consumista e le compulsioni regalatorie relative.
:)

Ernest ha detto...

bella l’idea di abbandonare qualche chat durante il delirio degli auguri :-)

Anonimo ha detto...

D'accordo però mi sfugge come dovrebbe testimoniare la fede un Cristiano, secondo la dottrina attuale.

Agli inizi, essere Cristiani significava essere eretici per gli Ebrei, in quanto seguaci di una setta il cui fondatore si era proclamato "messia" e sediziosi per i Romani, perché non si subordinava il Cristo a Cesare.

Poi essere Cristiani significava operare conversioni o difendere la fede nei suoi luoghi fisici con la spada, dio lo vuole.

Poi c'è stata la fase degli imperi coloniali durante la quale il Cristianesimo era una specie di riedizione della "Alleanza" per cui la fede dava diritto al dominio su tutte le genti.

Infine, è arrivata la fase del "ama il prossimo tuo più di te stesso" (non tanto quanto) perché i Cristiani ex-colonialisti imperialisti, sono merdacce. Ergo, oggi come oggi per testimoniare il messaggio di Cristo bisognerebbe farsi crocifiggere però invece di esclamare "perdonali che non sanno quello che fanno" bisogna esclamare "scusate, me lo merito".

Un'altra cosa divertente perché paradossale è la antica doppia natura del sincretismo Cristiano. Da una parte la pompa e gli apparati ereditati dai Cesari e dall'altra il pauperismo francescano. Il pauperismo che ipocritamente veniva lodato e nello stesso tempo interdetto e sospettato di eresia.

Un po' come il crocifisso d'oro al collo, che se fosse di legno avrebbe lo stesso significato ma sarebbe meno soddisfacente.

Icaro ha detto...

Quest'anno condivido il tuo umore natalizio. Credo che lo scorso anno fosse una eccezione che non tornerà più.

E condivido la preoccupazione per la troppa pioggia. Qua stiamo marcendo anche noi. E alla fine tornerà la siccità. C'è da preoccuparsi.

Federica ha detto...

io mi sono svegliata sotto la neve, che rende tutto un po' più magico (o forse semplicemente ovattato!)

Pier Luca Cozzani ha detto...

Concordo... levemose dae bale er Natale. Fa anche rima... ahahaha!