22 gennaio 2020

Prima il grano italiano

Parlando seriamente di biscotti.
Se la farina è italiana, non è detto che lo sia pure il grano.
Al netto dell'olio di palma, l'industria dolciaria li trova  (e li paga?) quelli che vanno in tv a dire che non fa male, anzi, fa quasi bene.
Ma il grano? Ue/non Ue?
Per ora alla Coop ho trovato gli Oro Saiwa classici con la bandierina italiana,vale a dire solo grano italiano. Ora non è che gli Oro Saiwa siano il massimo della golosità, insomma sono biscotti così così, ma li vedi da sempre, sono biscotti rassicuranti . Poi appunto, non è che ti viene una voglia matta di mangiarli, hanno un gusto così "liscio"! Ecco li devo comperare al più presto proprio per questo motivo!
Nei biscotti Galbusera è evidenziata la filiera del grano italiano, infatti sono molto buoni, pure i craker a dire il vero ed il problema di quando certi prodotti a base di carboidrati sono buoni, come fai a resistere?
Il Mulino Bianco, che da quando ha abbandonato l'olio di palma, fa decisamente biscotti più golosi, dice che utilizza grano italiano e UE.
Ma una pillola per sgonfionirci di carboidrati senza ingrassare quando la inventano?

8 commenti:

Francesco ha detto...

Conpravamo il grano russo già all'epoca degli zar

UIFPW08 ha detto...

E meno male che e' italiano ...forse
Maurizio

UnUomo.InCammino ha detto...

L'Italia è sovrappopolata e dipende dall'estero anche per gran parte del cibo.
Molto probabilmente anche per i cereali, frumento incluso.

Alberto ha detto...

La pasta Agnesi perché era a Imperia? Perché c'era il porto e importava grano dall'Ucraina. A proposito di grano scrissi questo.

Ernest ha detto...

effettivamente non guardo spesso le etichette.

Anonimo ha detto...

Ennesima contraddizione del compagnesimo. Se sostieni la Globalizzazione e il Meticciato, non dovresti mangiare i biscotti tradizionali ma qualche dolce "etnico" o "fusion" che sarà più buono se preparato da "nuovi italiani" con ingredienti dai quattro angoli della terra. Come dicono Renzi, Bonino, Soros e il Papa, la diversità arricchisce. Arricchisciti di diversità.

Mi sembra di ricordare che c'è uno stabilimento Galbusera sulla statale lungo la Valtellina dove c'è anche lo spaccio e puoi andare a comprare metri cubi di biscottissimi. Ma è una cosa per leghisti e per fortuna tua c'è Conad.

Alexander Biagiolius ha detto...

io non capisco dove stanno tutti questi campi di grano in Italia per alimentare colossi dolciari italiani?voi li vedete girando ? io no ..so come i pistacchi ovunque trovi quelli di Bronte che ha appena un estensione di 250 km quadri come fa a produrre tonnellate di pistacchi?secondo me sono grani tipo italiani come la pasta venduta al lidl ..la quale ha preso una multa di 100 milioni per falsa origine del grano spacciato per italiano-bello sarebbe dire il grano viene da :il campo di sor giulio,da quello der sor francesco etc. cosi uno vedendo l estensione e la resa del grano a metroquadro puo farsi i calcoli

Anonimo ha detto...

Alexander, fermati un attimo.
Immagina che tutto quello che credi di sapere in realtà sia falso, finzione, mistificazione, esattamente come nel film Matrix.

Al giorno d'oggi non esistono "colossi italiani" di nessun genere. Per esempio, guarda la Fabbrica Italiana Automobili Torino, che oggi si chiama FCA, una sigla formata da parole inglesi, Fiat Chrysler Automobiles. Una volta mi informai e dietro la sigla a quel tempo c'erano poi oltre novanta marchi diversi con stabilimenti ovunque nel mondo.

Nel "mondo globale" è tutto finto, per primi i marchi, che non hanno nessuna relazione ne col territorio ne col prodotto. Per fare un altro celeberrimo esempio, la gente immagina che Apple fabbrichi gli iPhone e invece si limita ad attaccarci sopra la mela, il prodotto viene commissionato a terzisti cinesi che servono tutti i marchi dell'elettronica.

La ragione per cui non vedi campi di grano è esattamente la stessa per cui non vedi fabbriche di lavatrici o fonderie. In tutti questicasi la "globalizzazione" ha determinato la collocazione della produzione in altri luoghi.

La domanda che ti dovresti fare non è come fanno i "colossi" a produrre i biscotti, perché la risposta è che li producono come e dove gli conviene. Invece la domanda dovrebbe essere "allora noi come viviamo?" e la risposta è "male", infatti quando il signor Scalfari ci dice che il Popolo Unico, Ricchezza Media, Cultura Unica deve essere il compito della "sinistra", ci sta dicendo che dobbiamo fare la media con l'Indonesia o la Nigeria o il Perù.

Quando Sara avrà novant'anni, quante nonne si ricorderanno come si fanno i ravioli? Quante invece sapranno fare, che ne so, il pollo tandorii o il cuscus? Lo stesso vale per i biscotti, i tondini di ferro, i fagioli in scatola, qualsiasi cosa. Troverai le stesse identiche cose a Oslo come a Nairobi come a Adelaide.

Sarà la nemesi del Metternich, l'Italia sarà veramente "una mera espressione geografica" come in realtà non era in occasione del Risorgimento.