17 gennaio 2021

Algoritmo

Quando navigo mi appaiono banner promozionali, quasi puntualmente trattano di abbigliamento da donna. Di recente anche tessuti per la casa, tipo asciugamani con il bordo all'uncinetto o con i ricami a intaglio, Poi campagne di Amnesty International, abbonamenti a Tv private, poi proposte di acquisto di mini cani di razza. Insomma non è che ci capisca molto di me l'algoritmo. Oggi mi ha proposto una sorta di programma per il digiuno a intermittenza, roba che io, giuro, solo a leggere la parola digiuno, sto male!

Algoritmo, ma ti droghi?!

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti appaiono gli annunci perché usi Internet con la consapevolezza di uno scoiattolo.

Franco Battaglia ha detto...

A me impressiona come, se anche solo parlo, chessò, di crociere in Islanda con mia moglie e poi mi risiedo al pc, lo screensaver diventa un documentario sui viottoli di Reykjavik e come percorrerli tutti ;) ...algoritmi al limite della preveggenza...

Francesco ha detto...

sono i cookies

Alexander Biagiolius ha detto...

mangiamoci una pizza !!

Sara ha detto...

Che bello uno scoiattolo, se dicevi che lo uso come una "tarpona" non mi piaceva!

Anonimo ha detto...

Non sono compagno come te.

Mia nonna diceva "nessuno nasce imparato".
Tu non sei uno scoiattolo e fatti non foste, quando ti capita in mano un aggeggio dovresti domandarti "come funziona questo aggeggio?" - "se schiaccio qui cosa succede?" - "perché fa questo invece di quello?" - "e se volessi fare cosi?", eccetera.
Una volta che ti sei fatta la domanda, fai una ricerca per trovare la risposta, tipo vai su un motore di ricerca (non c'è solo Google) e scrivi "come si fa questo e quello".
Mano a mano impari, impari a non sottometterti alla sorveglianza e al controllo dello "algoritmo".

Giusto ieri discutevo con mia nipote che ha sempre e dico sempre in mano lo scemofono e che è convinta di sapere tutto ma la poverina non ha idea di cosa sia un "utente" e che differenza c'è con un "account". Per lei la furbata è scrivere "dentro youtube" che ha 16 anni cosi lo "algoritmo" non le vieta l'accesso. Nessuno le ha spiegato mai un accidente e il babbo si accontenta della "app" per il controllo remoto con cui la sorveglia. Nel 2021. Questi sono i genitori e la Scuola della "didattica a distanza" che poi appunto diventerà "smart working". Desolazione, il vento che soffia sulla città fantasma nel cervello col cespuglio che rotola in mezzo alla polvere.

Anonimo ha detto...

Dettaglio tecnico.
I "cookie" sono dei file di testo che un certo sito può scrivere dentro il tuo aggeggio, cosi lo stesso sito o un altro sito può leggere questo file e aggiornarlo e in questo modo "seguire" i tuoi movimenti su Internet. I "cookie" di perse non fanno niente.

Gli "annunci" sono visualizzati tramite l'esecuzione di certi script (cioè dei programmini) che vengono attivati quando si scatena un certo evento, per esempio quando carichi una pagina o lanci un video. Di solito tanto questi script e il contenuto che ti viene mostrato nell'annuncio, vengono caricati da domini di "terze parti", cioè esterni al "dominio" (l'indirizzo pincopalla) a cui stai accedendo. Ergo, per bloccare gli annunci ti servono degli strumenti per bloccare l'esecuzione degli script o per sostituirli con script "sanificati", nonché per filtrare i cosi che vengono scaricati dai domini di "terze parti".

Ci sono varie mosse che puoi fare.
Per esempio puoi cambiare il DNS con questo:
https://nextdns.io/
(Non fa niente per gli script ma filtra i cosi dei domini di "terze parti").

fracatz ha detto...

purtroppo aggratiss nun se cantano messe
quando nacque er webbe i browser non consentivano ai server visitati di scrivere nulla, erano fatti così proprio per evitare virus e rotture de cojoni, non solo sul disco del visitatore ma anche nella memoria temporale del browser stesso, poi cominciarono i privati a mettere a disposizione server e accessi e amazon se non ricordo male ancora era assieme a yahoo un buon motore di ricerca mentre google non esisteva.
Poi venne il business e chi mette la grana è giusto che abbia il suo buon ritorno

Anonimo ha detto...

Fracatz, c'è un equivoco di fondo.
Internet è solo una serie di regole e protocolli per collegare A con B.
Non c'è business, non c'è "visitatore", non ci sono "privati". A parte che quello che hai scritto sul non scrivere nulla è falso, qualsiasi cosa tu leggi da Internet in realtà prima la scarichi sul tuo aggeggio e poi la leggi da li. Fino da principio, questo perché la connessione tra A e B non è diretta ma attraversa dei "salti" per cui prima di potere accedere a qualsiasi cosa devi COMPLETARNE lo scaricamento, previa richiesta e invio.

Comunque, ci sono due modalità. Un contenuto è liberamente accessibile, significa che chiunque chiami un certo indirizzo IP si collega ad un aggeggio e l'aggeggio gli manda il contenuto, oppure l'accesso è mediato da un meccanismo di autorizzazione-permesso, per cui quando chiami l'IP e ti colleghi all'aggeggio questo ti chiede chi sei e solo se sei Mario ti manda il contenuto.

Forse non è chiaro. Nella TV il collegamento è diretto perché è una trasmissione radio che parte da una trasmittente e arriva ad una ricevente. La trasmittente non la puoi chiamare per chiedere un contenuto, emette un segnale quando gli pare e tu lo ricevi oppure no. Quindi c'è un vincolo di contemporaneità e un vincolo topografico per via della distanza coperta dal segnale. Tuttavia, ipoteticamente tu potresti ricevere tutto il palinsesto, memorizzarlo e guardarlo il giorno dopo o spedirlo dall'altra parte del mondo. Se l'hai memorizzato, quindi sei nella condizione di Internet dove i contenuti sono tutti salvati localmente, puoi applicare UN FILTRO che rimuove o modifica parti di questi contenuti, per esempio toglie la pubblicità da un film, oppure Renzi dal Telegiornale.

Che ci sia qualcuno che paga per trasmettere un segnale, CHISSENEFREGA, sono fatti suoi i motivi per cui finanzia la trasmissione. Chi riceve il segnale possiede il contenuto nel momento che lo riceve. Se il trasmittente non volesse condividere il contenuto, dovrebbe codificare il segnale e dare la chiave di decodifica solo a Mario, che poi è il concetto della Pay-Per-View.

Questo discorso è la ragione per cui la gente viene progressivamente condizionata a confondere Internet con la TV, sono due cose diverse. Poi, circa i "legalismi", facciamo il caso che io riceva il segnale della TV Pincopalla, lo memorizzo, lo codifico alla bisogna e poi lo pubblico su Internet. Un tizio che si trova in Papua Nuova Guinea via Internet può accedere al contenuto della TV Pincopalla anche se il segnale trasmittente non gli arriverà mai. Quindi questo fa saltare per aria le concessioni statali sulle "frequenze", oltre la faccenda dei "diritti d'autore" applicati ai contenuti.

Anonimo ha detto...

Apro una parentesi: leggiamo che la Polizia Postale ha denunciato certa gente che vendeva le partite di calcio via Internet ad un prezzo ridotto rispetto agli "abbonamenti" regolari. La Polizia Postale può fare solo una cosa: rintracciare i clienti di questi servizi "illegali" tramite i pagamenti. Può anche chiedere alle autorità del Paese dove sono collocati i server su cui si basa il servizio, di sequestrarli. I server sono vulnerabili perché hanno un IP pubblico statico. Due limiti, le autorità in questione devono collaborare e chi gestisce i server non deve potere spostare tutto da un'altra parte.

Per la pubblicità, ho detto sopra, quando accedo ad una pagina Web la scarico sul mio aggeggio prima di aprirla. Se l'ho scaricata, è mia e quindi ci faccio quello che mi pare. Non solo, posso anche mettere un mio aggeggio intermedio in Australia che intercetta il traffico e toglie o mette delle cose che voglio io. Chi non vuole che le sue pagine siano manipolate, non le deve pubblicare. Oppure, rendiamo illegale Internet e buonanotte.

Qui è come l'altra faccenda, i "giornalisti" non accettano che Mario possa pubblicare qualsiasi cosa in tutto l'Universo. Continuano a fare finta che serva il tornio di stampa, che serva il carretto per portare le copie in giro, che serva chissà quale qualifica per leggere e scrivere, che bisogni essere profeti del Signore per accedere alla verità. Invece Mario guarda fuori dalla finestra, vede un maiale che vola e lo scrive da qualche parte su Internet, funziona meglio del Corriere. Non solo, Mario alla peggio mente. Esattamente quello che fa il "giornalista" di professione.

Federica ha detto...

A me quando escono le cose sulle diete, mi offendo con l'algoritmo! :P

Icaro ha detto...

@federica e @sara: non dite niente. A me l'altro giorno in mezzo ai video dei gatti sono comparsi 2 e dico 2 annunci per la chirurgia plastica!

UIFPW08 ha detto...

Civenderanno l'aria prima o poi.
Maurizio

Anonimo ha detto...

Un sistema appena più complicato di usare il DNS indicato sopra è installare l'estensione per il browser che si chiama uBlock Origin. Nella configurazione base non richiede nessun intervento, altrimenti se volte capirne di più, dovete leggere il manuale. Comunque, se parliamo di Youtube, include degli script sostitutivi di quelli originali che eliminano la pubblicità.

Certo, siccome non ci sono pasti gratis, dovete valutare se preferite gli "annunci" e tutta una serie di automatismi che consentono al servizio di cui fruite di ottenere un ritorno economico oppure se preferite imparare ad usare gli strumenti che evitano gli inconvenienti di cui sopra.

Gabriel garden ha detto...

A volte creso che alcuni annunci siano casuali. La cosa assurda succede quando al lavoro parli di termosifoni e dopo poche ore ti appaiono banner su impianti di riscaldamento :O
A volte mi chiedo fino a che punto ci controllino!

Ti auguro una buona giornata e un buon finale di inverno :)