15 luglio 2021

Pensieri di luglio ( dell'irrequieta gozzaniana).




Non fa tantissimo caldo, i pomodori sono indietro, le patate invece sono da raccogliere, da "rincare"dal solco. Stasera ne abbiamo raccolte un po', era tardi quando mi è venuto in mente di farlo. Quando sono nell'aia, con la gomma per innaffiare in mano, ho sempre un sacco di idee!
Purtroppo ho poco tempo per andare in piscina, ma di sera se posso, mi metto un bel  vestito e esco.
Faccio sogni un po'meno apocalittici ultimamente, forse è merito del fatto che ho ridotto il sale e sono bella abbronzata. Pure nei sogni è estate!
Alle volte mi riaffiorano dimensioni della mia vita passata e mi chiedo se sia stato giusto  negli ultimi anni condurre un tipo di vita improntata al dovere. La risposta la so.
Avrei potuto dedicarmi di più al teatro, oppure tornare all'università.  Pure con il sindacato: credo che fosse un campo in cui avrei potuto dare di più, anche se sicuramente la Cgil non me l'avrebbe permesso, tra l'altro credo che sia ancora in circolo quella che mi fece fuori anni fa. 
Comunque mi sento che avrei potuto fare di più e fare meglio, ma è come se avessi vissuto in esilio da me stessa e anche adesso non posso permettermi il lusso di mettere le mie esigenze  come prioritarie.
Forse questa irrequietezza nostalgica per il passato mi è venuta osservando in rete  dei laboratori artistici e di teatro. Nei giorni scorsi parlavo con un tipo che opera nel mondo della produzione artistica , applicandosi in varie discipline. Mi ha confessato il peso di dover fare un "lavoro alimentare" per vivere, quasi a giustificarsi di doverlo fare. Ecco, im questo senso sono fortunata perchè faccio un lavoro molto bello!

Il disegno della foto è un'immagine di Medusa,la copia di un mosaico che è a Luni, nell'area archeologica dove lavoravo. Un giorno d'estate di tanti anni favenne un giovane visitatore, eravamo lì io e un ragazzo del servizio civile.  Gli spiegai  di Medusa, lo sguardo che non dava scampo e i capelli come serpenti. E lui ci lasciò una poesia , lì per lì, con Medusa che era la donna di cui era innamorato, lei aveva gli occhi cerchiati e tristi  e i capelli come serpenti e rifiutava il suo cuore di poeta. 
Poi si accese una sigaretta che non era proprio di quelle dei Monopoli , la fumò seduto accanto a noi e poi se ne andò via. E così vi ho raccontato la breve storia del poeta e di Medusa.

11 commenti:

Alexander Biagiolius ha detto...

impegnarsi nel sindacato è un brutta cosa i sindacati sono il cancro dell economia italia(all estero non so)
racconto in breve la loro ultima proposta:
fare anziche' un turno di notte tutti i mesi facciamo un mese si uno no
è vero perdiamo 34 euro al mese ma che sono di fronte alla vita!.
ho fatto subito due calcoli
1) 34 eurox6mesi senza notte sono 204 euro in meno l anno (che buttali via)
2)la notte lavoriamo 7 ore e mezza anzichè 8 -sarebbe quindi da lavorare in un anno 15 ore in piu a persona ,quasi due giorni!!ma siamo 1400 (piu stagionali ma non so il numero esatto e poi parecchi sono a contratto MOG il conto sarebbe complicato) persone indeterminate ed allora
sono 21mila ore !
quindi la proposta ci farebbe guadagnare meno e lavorare di piu ...21mila ore a jeff bezos !regalate!! questo è la triplice della logistica
quidni Sara io punterei su Universita'
vado a leggermi Gozzano :-)

fracatz ha detto...

peccato essersi fatta fare fuori dal sindacato, ci sono tanti belli e polposi ossi buttati dai caporioni da spartì e poi pe' la pinzione.
Quanno che entrammo nel cosiddetto euro il prode furbo che lo cambiò a 2000 dimezzò il debito, infatti 1000 lire di debito diventarono 0,5 euro, (se lo avesse cambiato a 1000 lire sarebbe stato 1 euro di debito) ed il tutto sulle spalle del bobbolo, in quanto LORO si triplicarono le prebende SENZA ALCUNA RESISTENZA SINDACALE (per via dei famosi ossi polposi, vedi bonanni, che ricevono dai caporioni) il biglietto dell'autobus passò da 1000 lire a 1,5 euro ed il pane raddoppiò solamente, perché i fornai non sono statali. I sindacalisti continuano a farsi i cazzi loro senza nemmeno dover passare per la politica polveriniana. Perché non analizzano i redditi dei lavoratori fermi al tempo della lira rispetto alle triplicazioni che invece si son fatti tutti i caporioni?????
E il debito che il prode dimezzò, dopo 20 anni si è quadruplicato, perché tutti quegli aumenti caporioneschi e le macchine blu della ferrari li pagano stampando BTP sul gobbo dei nostri ragazzi che anche con 100 e lode alla maturità per accedere al corso di laurea che più gli piace devono far magnare un mucchio di sanguisughe detti tutor che li guidano e li scaltriscono per superare i vari quiz con grave nocumento per i 100 e lode figli di mortidifame.
Son certo che con Te alla guida della cgil tutto ciò non sarebbe accaduto, comunque
W sempre la thaja e la legge der menga

semola ha detto...

... "un lavoro alimentare" ...
... come il tuo quando "rinchi" le patate? ...

UnUomo.InCammino ha detto...

Il senso del dovere e' usato dalle castalie progressiste per manipolare molte persone e indirizzarle verso quanto utile ai loro turpi e criminali scopi.
La CGIL (sempre in prima fila a difendere la fanfaluca nefasta del mondo no-border e a reprimere ogni resistenza alle immigrazioni di massa) e' nello spazio dei problemi, come tutti questi gruppi sinistranti di grande, piccolo, diffuso potere che lavorano alla distruzione sociale (e quindi dei loro fedeli).
Vogliamo, ad esempio, osservare il massacro salariale e la competizione feroce realizzata innestando a forza nel mercato del lavoro masse di lavoratori stranieri (ostili) da una parte e la bambagia corruttrice del reddito di fancazzanza, dall'altra, antipolitica implementata da queste ghenga sinistroide?
Sara, a volte, mi chiedo in quale mondo viviate.

UnUomo.InCammino ha detto...

> tipo che opera nel mondo della produzione artistica , applicandosi in varie discipline. Mi ha confessato il peso di dover fare un "lavoro alimentare"

Mmh, non ho capito.
Cosa sarebbe un "lavoro alimentare"? La produzione di conserve? Di biscotti e prodotti da forno? insaccati?
Generalmente, anche se alcuni di essi raggiungono il livello di arte, non sono considerati lavori artistici.
Non capisco.
Forse pubblicita' inerenti prodotti alimentari?

Pier ha detto...

e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
ì sarei già di questi penser'fòra.


qualcosa così...

Anonimo ha detto...

Leggendo questo post di Sara mi è venuto in mente un video di Internet.
C'è un tizio che bussa alla porta di case da ricchi e chiede alla gente che lavoro fa.
Villone in mezzo al nulla, apre uno slavo con la camicia effetto metallico e la faccia spaco botilia amazo familia.
"Ma che bella la sua casa. Che lavoro fa?"
"Vendiamo organi", risponde lo slavo.
"Vendiamo organi e gelati. No, scherzo, niente gelati". E chiude la porta.

Sara qui:
"Nei giorni scorsi parlavo con un tipo che opera nel mondo della produzione artistica, applicandosi in varie discipline." Ecce Bombo, Nanni Moretti, col celeberrimo "vedo gente, faccio cose". Ho sempre avuto il terrore che esistesse veramente la gente rappresentata da Moretti. Esiste eccome.

Soluzione, io presenterei Sara al signore slavo del video di cui sopra.

Federica ha detto...

Se l'irrequietezza gozzaniana si riferisce al poeta Guido Gozzano ti aspetto dalle mie parti per visitare la casa del poeta e il suo meleto: pensa che non ci sono mai stata!

Franco Battaglia ha detto...

Ecco..il teatro mi manca.. aspettavamo la pensione per riprendere, mia moglie ed io (consorte conosciuta proprio su tavole di palcoscenico), poi la vita si mette di traverso e le priorità cambiano. Ora siamo un attimo in controsterzata, se rientriamo in carreggiata, ti invito alla prima. ;)

Sara ha detto...

@Federica Gozzano è il mio poeta preferito, mi piacerebbe visitare i suoi luoghi!

Sara ha detto...

@ Franco, magari!