Passo in bici per questa pineta un po'defilata rispetto al mare di Marina di Carrara. Ignoro chi decise di piantare questi pini decenni fa, chi pensò a creare uno spazio pubblico dove trovare un po'di quiete e refrigerio.
C'è la signora bionda che porta a spasso il cane, forse è una "bagnante", come chiamiamo noi i turisti.
Seduta su una panchina, una mamma con due bambini. In un' altra due amiche, due signore d'etá, parlano fitto fitto.
Un padre e un bambino arrivano con un sacchetto a caccia di pinoli, due dilettanti rispetto alla pensionata che con una lunga paletta e un raccoglitore ricavato da una bottiglia di plastica, ha raccolto una piccola fortuna senza il bisogno di chinarsi.
Più in lá un uomo dalla pelle scura, in attesa vicino all'ingresso della chiesa.
Una panchina offre conforto a due operai in pausa pranzo, due giovani uomini abbronzati che mangiano il loro panino con la vitalità virile di chi lavora faticando.
Qua e là qualche statua defilata ricorda che siamo nella capitale mondiale del marmo.
Mi piace la pineta, questo spazio inattuale, pubblico, dove c'é posto per tutti.
5 commenti:
almeno si sta all'ombra..
M.
Anche qua sulla costa romagnola i turisti li chiamiamo da sempre bagnanti. Credo che sia un termine quasi universale :-)
Bella fotografia, sguardo attento.
“Inattuale”.
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Sì, l'osservazione della realtà è un elemento fondamentale del vivere e degno e di qualità.
Ci sono masse enormi di stupidi alienati dal mondo, isolati, cialtroni. Parcheggiano a cavallo delle righe, lasciano.aperti i cancelletti in alpeggio, chiedono gli spaghi alla puttanesca in rifugio, ascoltano il rapporto nelle sale del museo degli Uffizi, spipppolando su Instagram.
Non sono mai nel luogo in cui sono.
Mediocrità e peggio seguono abbondantemente.
Ciao mi hai fatto ricordare quando tanti anni fa andavo in pineta al mare.....sono passati tantissimi anni, non ricordo molto . Ricordo però che adoravo andare in pineta.
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