11 settembre 2021

Sere d'estate

Sono stata a Sarzana due sere di fila, in entrambi i casi i locali scelti avevano i posti fuori tutti occupati, stasera in modo particolare ho notato anche tanto traffico. 
È comprensibile che la gente approfitti del clima di queste sere per star fuori.
Quanto ci resta dell'estate? Chi lo sa?! Forse qualche metereologo potrà rispondere. 
C'è bisogno  di pioggia, ma ci fa paura l'idea che dopo tanti mesi d'asciutto, il terreno non riesca ad assorbire l'acqua. 
Intanto fino a che durano, ci godiamo questi giorni!domani vado a un matrimonio e indosso un abito che avevo utilizzato nel 2018, una volta sola. 
Chiariamoci, la vergogna non è indossare lo stesso abito due volte, ma semmai è proprio un peccato indossare un bel vestito una sola volta! 
Che poi gli uomini in queste circostanze se la sfangano meglio, insomma degli invitati di un matrimonio non ti ricordi com'era vestito Tizio o Caio, a meno che non fosse di un'ineleganza imbarazzante, ma ti ricordi se a Sempronia si vedevano le mutande sotto il vestito trasparente , o di quelle scarpe fighissime che indossava Tiberia e dell'acconciatura monumentale di Sestina.
Mi piace andare ai matrimoni, anche se devo prendere atto che la maggior parte dei miei amici storici non si è sposata, nè prevedo che lo farà in futuro, quindi i matrimoni  a cui potrò  partecipare saranno sempre più rari. Peccato!
Comunque a proposito di invitati, quando mi sono sposata io, rivedendo le foto e il filmino, mi sono molto stizzita per un nostro amico che venne con indosso una maglietta nera, una roba di qualche gruppo rock, l'ho trovata una mancanza di rispetto nei nostri confronti.
Poi c'era la moglie di un amico di mio marito, gran bella donna certo, che venne in chiesa con un abito-sottoveste a spalle scoperte, che metteva in evidenza un generoso davanzale, il tipo che ha girato il video c'ha pure indugiato un po', ma questa è una questione di rispetto per il luogo sacro.
La mia rutilante vita mondana prevede a breve anche un'apericena vegana a sostegno di un' associazione che aiuta cani e gatti randagi: vieni? Andiamo? Venite? Ma si, veniamo! 
E così ho radunato un gruppo di 10 persone, ma se mi mettessi a chiedere in giro tra le persone che conosco, ne verrebbero molte di più! 
Forse perchè siamo tutti adulti, più che adulti e magari siamo un po'stufi delle uscite a due o a quattro e abbiamo nostalgia delle comitive di un tempo. 
Ve le ricordate le comitive di un tempo? Anni '80, primi anni '90?
Noi ci vedevamo nel parcheggio  del Motel Agip e passavamo mezza serata a decidere dove andare, poi eravamo così tanti a un certo punto, tipo trenta persone, che non ci prendeva più nessun locale. 
Strano che la direzione del Motel Agip ci abbia tollerato tutti quegli anni!
Una sera ai tempi dell'università dovevo uscire con un ragazzo di Viareggio con i capelli lunghi riccioli, molto carino, ma per telefono gli trovai una scusa perchè preferivo andare in discoteca con i miei amici ( Cicala?Farouk? Seven?), ma anche lui mi disse (guarda caso!)che proprio quella sera non poteva uscire, insomma il nostro appuntamento era saltato,se non che la sera stessa ci siamo incontrati proprio all'ingresso della discoteca!
Da allora abbiamo perso le tracce l'uno dell'altra.
E quando penso che i ragazzi di oggi non possono andare in discoteca per la pandemia, vorrei che noi adulti ci ricordassimo di quando eravamo giovani!
Poi c'erano quelli/e ai quali andare in discoteca non piaceva perché avevano l'idea che le discoteche fossero luoghi di perdizione! Si, esisteva pure questa gente, che riteneva di avere un comportamento  virtuoso se invece di andare a ballare, andava al cinema oppure a prendersi un frappè. 
Mi auguro vivamente che questa mentalità veterotestamentaria oggi non esista più. 

8 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Mi ricordo che i miei amavano dormire nei motel Agip durante i nostri piccoli viaggi in Italia, e io ero affascinato dalla moquette in camera, e da quel lusso dozzinale, ma per me di grande charme, a volte però dovevamo subire gli schiamazzi notturni di giovinastri irrequieti. Ne sai qualcosa? ;)

Anonimo ha detto...

Le combriccole dalle mie parti si incontravano nelle piazze, nei giardinetti, eccetera.
I parcheggi sono i posti dove si incontrano i criminali e gli scambisti.
Renzi con gli agenti dei Servizi.

Io sono uno di quelli che la discoteca non ha mai capito che senso avesse, se non il luogo peggiore dove incontrare la gente, buttando via soldi (le femministe entrano gratis perché sono l'esca per il patriarcato pagante) perdendo l'udito e annoiandosi. Tanto che insieme alla discoteca da che mondo è mondo vanno varie sostanze che servono ad alterare la percezione e, credo, ad abbellire un mondo invivibile. Per semplificare, non ho mai pensato alla "perdizione" ma che fosse un passatempo per scemi.

Andrea Sacchini ha detto...

Sono nato a Rimini e, per motivi di lavoro, ci ho vissuto per una ventina d'anni. Ho sempre odiato le discoteche, non perché le ritenessi luoghi di perdizione, figurarsi! (erano ben altri, a Rimini, i luoghi di perdizione), ma semplicemente perché ho sempre odiato il casino, la calca, l'impossibilità di scambiare due parole a causa del volume impossibile della musica (musica, vabbe'...).
Poi, certo, ogni tanto gli amici della compagnia della parrocchia organizzavano qualche uscita al Bandiera Gialla o all'Altro Mondo e allora ci andavo anche io, ma erano sempre serate segnate da una certa sofferenza e dal desiderio imperioso che finissero il prima possibile.

fracatz ha detto...

Io, data l'età ho vissuto appieno, il passaggio delle sale da ballo in cui si andava in gruppo e si chiacchierava, si approcciava ed altro, alle discoteche in cui non si poteva resistere, almeno io, al gran rumore, come se si dovesse andare in quei posti a fare ginnastica per ore ed ore e consumare sostanze da business.
Così posso raccontare che da ricazzo, la sera, a Gabicce a mare andavo a ballare

Mariella ha detto...

Ho avuto diversi luoghi di "raduno" a causa dei miei spostamenti. Da ragazzina ci vedevamo al muretto davanti casa di una nostra compagna di scuola e capitava spesso di rimanere lì a chiacchierare per l'intera serata. Poi, arrivata a Milano, il punto fermo divenne la piazzetta davanti casa del mio ragazzo di allora. Quanti ricordi mamma mia...
Eppure sembra sia passato un attimo.
Quando ci racconti del matrimonio?

Joanna ha detto...

Le belle serate estive mai dimenticate, per noi ragazzi erano le uniche occasioni per tirare tardi senza fare arrabbiare i genitori dal momento che il giorno dopo non si doveva andare a scuola. Ora preferisco le serate tranquille, gli schiamazzi sotto le finestre mi infastidiscono, con l'avanzare dell'età sono diventata più intollerante.
Buona domenica.

RobbyRoby ha detto...

ciao in estate da ragazza stavo fuori fino a tardi, non c'era la scuola, ero in vacanza. Hai ragione è un peccato indossare un vestito una sola volta. Una buona settimana

UnUomo.InCammino ha detto...

> apericena vegana a sostegno di un' associazione che aiuta cani e gatti randagi

Francamente non ho mai capito come mai, molti di voi vegani, da una parte vi erbivorizzate per non mangiare proteine animali, dall'altra sostenete carnivori da compagnia.
In Italia tempo addietro erano stimati 50M di animali da compagnia. Ora, a mio avviso, sono ancora di piu'. Sono centinaia di migliaia di polli, manzi, maiali, trote, tacchini macellati per... questi giocattoli.
Due miei maestri di tango, vegani rigidi, avevano... otto cani!!
Non ha nessun senso tutto cio'!