01 maggio 2024

1 maggio 1994


Il trentennale dovevo farlo speciale e del resto questo testo l'ho pubblicato diverse volte in questi anni da blogger. E oggi anno ci aggiungevo un pezzo di vita, in cui paragonavo la me di oggi a quella di allora.
Ieri mi ha fermato una persona, non me lo sarei mai creduta,  per farmi i complimenti per il testo che ho recitato il 25 aprile, un omaggio alla mia comunità, che  ho provato per giorni con molto impegno,  il video di questo post invece, sulla base del testo che ho scritto 30 anni fa, è un ricordo per il grande Senna, che ho preparato in fretta stasera, nel giardino di Miro. 
E si sente troppo che sono commossa.
Mi ricordo tutto di quel giorno.
Poiché non ho tempo per imparare a fare i video, sullo sfondo ho messo una rosa Cardinal Richelieu.



8 commenti:

Filippo ha detto...

Che accento! Avrei dovuto aspettarmelo ma mi ha colto di sorpresa. Sembra più ligure che toscano.

Non sapevo neanche amassi i motori, il mio migliore amico delle superiori aveva il poster di Senna in camera e pianse quando morì, bello questo ricordo accorato. Grazie!

Anonimo ha detto...

Cadono i muratori dai ponteggi, i camion schiacciano impiegati che vanno in ufficio in scooter e a nessuno di questi si fa l'altare, per quale ragione si deve celebrare la morte sul lavoro di un pilota automobilistico? Magari era una persona brava e simpatica ma anche il muratore o l'impiegato e nessuno lo racconta. Spettacolarizzazione fasulla del girare in tondo con l'automobile ed inevitabile anzi necessaria spettacolarizzazione fasulla dell'incidente mortale.

Uffa Sara.

Franco Battaglia ha detto...

Nel 1994 viaggiavo con un'altra moglie, altri amici che ora non ci sono - letteralmente - più. La vita scorre in tondo come una Formula Uno in un circuito, e non sempre rimane in carreggiata, specie quando diventa frenetica, irruenta.

MaratonetaGiò ha detto...

Non esiste curva dove non si possa sorpassare.
Lo diceva lui!

fracatz ha detto...

ora che gli anni pesano, spesso mi chiedo se ognuno di noi ha già un suo destino designato all'atto della nascita, ma poi smetto subito di pensarlo e come mio padre mi propongo solo di voler battere i record di resistenza dei suoi coetanei famigliari anche se a lui non riuscì, perchè ai suoi tempi i famigliari erano davvero tanti, fratelli, sorelle, cugini

Anonimo ha detto...

Fracatz, il tuo ragionare alla fine arriva alla ragione principale per la non-esistenza di Dio, ovvero se l'Universo l'ha disegnato Lui prevedendo e determinando tutto, come sono fatte le cose, il succedersi degli eventi, oppure se abbia solo dato il via e poi se ne sia disinteressato, cosa che Lo renderebbe irrilevante.
Ovviamente peggio ancora se pensiamo che suoni ad orecchio mentre le cose procedono, perché invece di un unico arbitrio iniziale (o meglio fuori dal tempo), incomprensibile per la sua enormità, ci troviamo con tanti piccoli arbitri locali che possiamo toccare con mano ma di cui non comprendiamo la ragione.
Una contraddizione che appare ovvia nelle preghiere, come il Padre Nostro che è stato modificato per togliere "non indurci in tentazione" e mettere "non abbandonarci alla tentazione", dove il primo passo ovviamente implica che sia lui ad avere predeterminato anche le nostre disgrazie mentre il secondo allude al fatto che ci guarda annaspare e potrebbe, volendo, intervenire ma c'è il "libero arbitrio".

Mark Renthon ha detto...

oh, mi hai fatto emozionare!

Sara ha detto...

@Mark grazie!