04 febbraio 2010

Il mercato del giovedì

Il mercato del giovedì a Sarzana è un rito comunitario a cui partecipa tutta la vallata del Magra, ma sarei pronta a giurare che viene gente perfino da Aulla per fare acquisti al mercato del giovedì.
Una volta capitai per caso il giovedì dal medico a Castelnuovo e rispetto alla consueta folla di vecchiette, trovai un signore da solo in sala d'attesa il quale sentenziò" Al giovedì le donne stanno tutte bene, vanno al mercato a Sarzana". Verissimo e nonostante il proliferare di supermercati, ipermercati e brico, il mercato sarzanese tiene sempre così che tu le vedi le signore dei paesi vicini che il giovedì immancabilmente si affollano alle fermate dell'autobus. Perché la tradizione vuole che al mercato a Sarzana ci si vada in corriera, indossando il vestito buono.
Un'istituzione storica quella del mercato che negli anni ho visto cambiare, quando nei banchi accanto ai venditori toscani, sono apparsi sempre più numerosi cinesi e marocchini e accanto alla clientela autoctona sempre più spesso ci trovi numerose le badanti dei paesi dell'est che il giovedì hanno il loro giorno libero, o signore del sud del mediterraneo, a spasso con il marito.
Ai miei tempi il mercato era un'occasione infrasettimanale per fare lo struscio: cioè il mercato quando io avevo 16, 17 anni offriva la scusa per venire a Sarzana, incontrasi con le amiche, vedere i ragazzi carini etc. oggi non lo so se funziona sempre così.
I vestiti in proporzione costano veramente molto di meno rispetto a un tempo, ma io non sono mai stata capace di comperarmi cose al mercato di Sarzana, altrove, cioè nel mercato di altre città qualche affare dignitoso l'ho anche fatto, ma per il mercato sarzanese nutro ancora oggi un'irredimibile idiosincrasia, con poche eccezioni.
Mi piace infatti un banco del Forte (Forte dei Marmi!n.d.r. ) che ha arredamento per la casa, non sono cose economicissime, ma l'assortimento comprende oggetti ricercati, senza essere modaioli.
Ovviamente poi c'è il banco delle piante di piazza Matteoti , che ho iniziato a frequentare dietro proficua segnalazione di una femmina giardinicola e quando passo da lì compro sempre qualcosa, perché accanto alle piante tradizionali, ci trovo puntualmente qualche novità che mi mette gola e a cui non posso resistere!
Oggi gironzolavo con Apua e a un certo punto ho visto un banco in cui vendevano ceramiche a prezzi scontatissimi: tazze, tazzine, piatti,portaceneri etc. e la mia attenzione è stata catturata da delle tazze color arancione, che costavano solo un euro! E io adoro il colore arancio, le tazze poi le rompo sempre....
E così chiedo al signore del banco due di quelle tazze e quando fa per porgermele vedo che sul fondo arancione c'è scritto UNITI PER L'ULIVO, con tanto di ramoscello!
"Ma come?!" dico al venditore :"Tazze di propaganda politica? Di sicuro sono di risulta. " e lui "Per quello costano solo un euro!"
E allora ho ripiegato sull'acquisto di due tazze bianche, essenziali.

Ma un dubbio mi assale, non è che tra un cambio di nome e l'altro, la ricerca di un leader, di un' alleanza, di un equilibrio, di un orientamento, con tutta l'acqua sotto i ponti della Storia che è passata, mi sono persa invece l'opportunità di acquistarmi alla modicissima somma di un euro un pezzo da museo?!

3 commenti:

Ernest ha detto...

secondo me si!
Quello tra un po' diventa pezzo da collezione!

Sara ha detto...

beh, forse ho fatto uno sbaglio a lasciarle sul banco...

Anonimo ha detto...

ma per come van le cose, BBdoll che dice che ha più del doppio del voto della sinistra, non son molto richieste quelle tazze lì, settimana prossima le trovi ancora
magari passo e me lo compro io
ciao Orty