19 dicembre 2018

I ricordi tra le scartoffie.

Sto riordinando tutta la documentazione della mia famiglia:la situazione di partenza era disastrosa, d'altro canto mia mamma ha voluto gestire tutto lei negli anni e quindi ho dovuto mettere mano con pazienza a circa 40 anni di vita famigliare.
Ho dovuto anche operare degli scarti: la logica di tenere un archivio è quella di conservare la documentazione utile, mentre per quando concerne le testimonianze che hanno unicamente un valore affettivo, ho realizzato che non avendo figli, dopo di me, non interesseranno più a nessuno. Così ho scartato anche molte cose di mio padre, i bolli dell'auto, tributi intestati a lui e a tratti mi sono chiesta che senso avesse conservare la sua documentazione medica, se tanto è morto, insomma, non mi è di alcuna utilità, o no? Invece ho conservato i documenti inerenti la caccia e la pesca. Pure la risposta negativa  di un complesso territoriale a cui lui aveva chiesto il permesso per l'attivita venatoria.
Tra le cose di mio padre ho conservato anche la lettera di licenziamento della ditta per cui ha lavorato fino a quasi 50 anni e credo che quella lettera se la sia dovuta scrivere da solo, dato che era l'unico impiegato in servizio. 

3 commenti:

viola ha detto...

Le scartoffie di una vita... a me fa male metterci mano ..

Ernest ha detto...

sono pagine della nostra vita, spesso mi capita di riprendere in mano vecchi diari e pare davvero di tornare a quei momenti belli o brutti che siano

Claudia ha detto...

Se mia mamma morisse prima di me dovrei passare il resto della mia vita a buttare via, e non solo scartoffie. Sto male al pensiero di quanti tir ci vorranno.