Un tratto di piazza che si affaccia sul viale del mare. Tra le palme di quella che io chiamo la "Miami di Carrara" e ciò che resta della pineta dopo la catastrofe del 18 agosto scorso.
La gente che passa, chi mangia il gelato, chi raccoglie le pigne, chi pedala, chi corre.
Una preghiera per loro che non ci sono più e tanta amarezza per chi in tutti questi anni si è portato sulla coscienza, pur impunito, il peso di questa tragedia.
11 commenti:
Questo è il paese delle tragedie e delle vergogne. Ora però guardiamo il Qatar dall'alto verso il basso. E' il nostro turno a dare lezioni di civiltà. Meno male dura solo un mese.
@ Franco : magistrale!
l'Italietta delle ipocrisie ha sempre qualche scheletro nell'armadio... tipo alla stazione di Viareggio, tanto per restare in zona
Una tragedia immane. Fatalità ed errori umani.
un altra cosa che faremo, NOI, del partito degli under 70.000, è il fissare per legge la lunghezza dei nomi delle vie e delle piazze di questa immaginifica nazione.
Nomi troppo lunghi vengono poi mozzati dai programmi dei computer tanto da impedire la ricezione delle varie lettere con bollettini da pagare, raccomandate con contravvenzioni, etc, e te lo dico io che son vittima di questa immaginificità.
Nel caso di quella piazza invece credo che non ci saranno vittime perché non ha abitazioni su di essa
Che disastro quello del Moby Prince !! Quante vittime innocenti !!
In Italia troppe tragedie!
@Filippo 140 morti e nessun colpevole!
per pochi?
ciao :)
impossibile dimenticare, molti lo hanno fatto
Importante ricordare! Purtroppo è uno dei tanti crimini impuniti italiani.
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