21 ottobre 2006

personaggi senza autore

personaggi senza autore
Eccomi qui anch'io. Non so bene come muovermi ma provo lo stesso a pubblicare il primo saluto. Intanto saluto tutti, poi autonoe che mi ha invitato e poi ancora le ceneri del gruppo da cui alcuni di noi provengono. Spero che questo blog contribuisca a far solevare una leggera brezza che spazzi delicatamente il passato per aprire nuove strade e soprattutto farci conoscere nuovi amici, teatranti, attori della vita. Buon viaggio.

16 ottobre 2006

Del 1 maggio 1994


Chissà se anche tu lo sapevi
chissà se anche tu l'hai sempre saputo
che sarebbe finita così.
Ma sai, i bambini di strada muoiono per molto meno
e forse è proprio loro che osservi giocare dalla finestra
e il video è spento
perchè hai paura di vedermi giocare con la vita.
Qualcuno piangerà,
qualcuno dirà "se l'è cercata".
No mamma, non volevo morire così
non volevo che sucedesse come quando un pilota muore giovane.
Volevo solo vincere, vincere, vincere.
Sai quanto le ho amate queste macchine,
sempre più veloci, sempre più perfette,
mentre un uomo è solo un uomo
un uomo è sempre un uomo.
E poi ti dirò, non fa male morire così,
è quasi dolce questo calore...
No, non ti sto dicendo che sia giusto morire così,
ma così correndo ho conquistato il mondo,
per tornare da te dopo ogni gara.
Da te che adesso, come tutti, più di tutti,
ti chiederai se si poteva evitare.
Da Silva era il cognome di mio padre,
ma io per correre ho scelto il tuo: SENNA

DAL CANILE...


Ecco un'immagine di Apua, quando ancora si trovava nel canile di Cernavoda in Romania, gestito dalle meravigliose volontarie italiane dell'Associazione SAVE THE DOGS. L'hanno trovata che girovagava nei dintorni di un ospedale a nord di Bucarest e senza il loro intervento sarebbe finita nelle mani degli accalappiacani, che nella migliore delle ipotesi le avrebbero riservato un'iniezione letale...nella peggiore, basta dare un'occhiata al sito http://www.canibucarest.it/ per rendersene conto.
Le volontarie tuttavia non si limitano a trovare una casa per i randagi, la loro attività infatti prevede sostanzialmente un'opera di sensibilizzazione della popolazione locale ed interventi massici di sterilizzazioni gratuite.

...AL VIAGGIO DI NOZZE!



Ecco Apua che si ristora dopo un bagnetto, per altro molto breve, sugli scogli della Provenza: era impensabile che mamma e papà partissero per il viaggio di nozze senza di lei!
Sai Apua,sono passati già tanti mesi dal 16 gennaio, il giorno in cui sei entrata nella nostra vita! E dire che avevamo chiesto un cane un po'sfigato e invece sei arrivata tu!Cane felice! Se solo un'ombra di tristezza appanna il tuo sguardo è perchè non puoi dimenticare le tue "sorelline" più sfortunate che sono rimaste in balia di un destino incerto.
Dai Apua! Con la tua dolcezza e la tua bellezza sei il testimonial migliore per la loro causa!

15 ottobre 2006

DIVINI GLORIA RURIS_Le Rose

L'estate che ci siamo lasciati alle spalle è stata molto impegnativa per il mio giardino, o per meglio dire, per i miei giardini, in particolare sono state molte delle mie rose ad avere avuto la peggio, per la precisione quelle che non hanno ricevuto le opportune razioni d'acqua. Al di là delle condizioni metereologiche, il problema è stato sostanzialmente di carattere personale, dato che non potevo materialmente distribuire quotidiane razioni d'acqua a tutti e tre i miei giardini...
L'estate comunque è stata torrida al punto da far sparire del tutto pure gli afidi (pidocchi)e una specie perniciosa di vermetti verdi che sono capaci in un batter d'occhio di papparsi le foglioline delle mie adorate.
Adesso che le temperature si sono abbassatele rose stanno vivendo una nuova primavera, si stanno ricoprendo tutte quante di boccioli e emettono nuovi germogli, ma puntualmente sono ricomparsi pure gli odiati parassiti e qua e là trovo su alcuni rami pure sporadiche tracce di oidio, una muffa bianca che fa accartocciare le foglie e le fa cadere.Nessuno manca all'appello: ci sono i fiori e ci sono i loro nemici.
I manuali suggeriscono questo o quel rimedio chimico. Una volta ci sono cascata pure io. Lo scorso anno avevo visto comparire l' oidio su più piante e ne avevo fatto un dramma! Chissà cosa sarebbe successo! Temevo una moria di rose! Allora sono andata in un garden center e mi hanno rifilato la medicina per i pidocchietti e quella per le varie muffe oidio compreso. Le ho usate entrambe pochissimo, perchè quando ho visto una coccinella morta, a causa presumo di ciò che stavo adoperando, non ho più voluto sapere di nessun rimedio. Da quella volta alle mie rose ho riservato solo acqua e concime (guano) e talora ho cimato alcuni rami interni che potevano ostacolare la circolazione dell'aria. Quando ho buoni propositi, tuttavia, lascio un po'a bagno le forbici con del detersivo, perchè anch'esse possono essere un veicolo di contagio per muffe tra una rosa e l'altra.
Quanto agli afidi ho preso l'abitudine di spazzolarli con un rametto di rosmarino, di modo che una volta caduti a terra la loro sorte non mi riguarda più, mentre in presenza di vermetti verdi, strappo le foglie che li ospitano e le butto in strada, oppure in un tombino, o eventualmente ci salto sopra spiccicandoli.Non ho più visto coccinelle morte, in compenso ne ho viste tantissime fare l'amore, almeno lo scorso anno, quest'anno, no afidi=no coccinelle dato che queste deliziose creature se li mangiano...
A differenza dello scorso anno, quando le fioriture sono state generosissime e continuative, quest'anno le mie piante hanno avuto due mesi buoni di tribolazione, tranne alcune che per una fortunata disposizione, cioè confortate da un po'd'ombra pomeridiana, hanno attinto dal sole mattutino la forza per fioriture veramente da record. Accanto al caco dietro casa ho quattro piante che da maggio in poi, non hanno fatto altro crescere un struttura ed ammantarsi di foglie e boccioli. Tantissimi boccioli!
Trascurando la manualistica che suggerisce tagli e concimazioni a tempo debito, io ho sempre fatto di testa mia e devo dire che le mie protette, le magnifiche quattro, hanno gradito! Al contrario non ho concimato, sebbene secondo la regola avrei dovuto farlo, le rose che hanno sofferto troppo l'arsura, erano già impegnate a sopravvivere, non potevo somministrare loro del nutrimento che le obbligasse a emettere nuovi germogli. Sono intervenuta invece con dosi generose di pollina a fine estate, quando il caldo non le opprimeva più, eliminando con le forbici quei rami che le trobolazioni estive avevano inevitabilmente compromesso.
Ad ogni buon conto, come insegnano i veri Maestri di giardinaggio, le piante devono in qualche modo patire pure gli eccessi di caldo e di freddo e ogni tanto è opportuno che stiano pure loro un po' a dieta; questo non per crudeltà, ma perchè si fortifichino. E le loro malattie, almeno nel caso delle rose l'ho imparato in prima persona, possono causare solo un danno momentaneo alla pianta, non una compromissione letale. Poi quando arrivano le prime piogge d'autunno ci pensano loro a rimettere tutto a posto, a restaurare il naturale equilibrio della pianta.
Ho imparato pure a non prendere troppo sul serio i manuali, che pure divoro con avidità, ovvero questi servono come guida generale, però sta a noi studiare le nostre singole piante per intuire ciò di cui hanno bisogno. Alle rose si può far di tutto! Proprio di tutto! Ho trapiantato una Grahm Thomas (foto) il 21 luglio (cioè il 21 luglio!) e tanti me la davano per spacciata perchè le rose si trapiantano d'inverno, quando sono "ferme". Eppure quella rosa andava trapiantata perchè nella sua posizione originaria era soffocata da un instancabile calicanto, non avevo scelta proprio per il suo bene. Certo dopo il trapianto ha sofferto un po', ma io le ho dato dosi generose d'acqua mattina e sera, ero fermamente sicura sicura che ce l'avrebbe fatta e anche adesso che è tornata a fiorire, che si è ingrandita, felice della sua nuova dimora, ho per lei sempre un occhio di riguardo. Sapevo in quei giorni difficili che non mi avrebbe deluso, chissà se lei ha avuto beneficio dalla mia fiducia? Ma cos'erano quelle dosi quotidiane d'acqua, quelle cure costanti, lo sguardo attento a cercare i barlumi d'un germoglio, ossia un segno sicuro dell'avventuto attecchimento, se non una prova d'amore?

14 ottobre 2006

Perchè...

Non so come mai mi sia venuta quest'idea, d'altro canto non è che nel mio cervello transitino solo pensieri inerenti le rose o l'insospettabile esuberanza delle succulente. Avevo chiesto Fabio di fare lui il blog, senza dubbio l'avrebbe fatto meglio, però...però...
A voi invece chiedo unicamente di non rifiutarlo a priori. Non vado alla ricerca del tempo perduto, desidero solo un luogo in cui confrontarci quando ne abbiamo voglia, per dirci qualche scemata e perchè no, anche per formulare qualche pensiero serio. Come scriveva Nietzsche, non badiamo agli inizi. L'inizio è sempre qualcosa di oscuro e confuso, come l'incipit del mio blog, appunto. Mi ripeto, vi chiedo unicamente di non bocciarlo a priori, perchè non sarò io a perderci e anche se un po'delusa andrò con entusiasmo dietro la prossima idea balzana che mi attraversa la mente. Saremmo tutti noi insieme, ancora una volta a rimetterci, per orgoglio, per disincanto, per sfiducia.
Non vi aspetto tutti e subito. Comunque vi aspetto, nell'attesa, se avrò voglia, ci scriverò qualcosa.
Questo spazio è solo per noi.