12 gennaio 2011

compagni di viaggio: eroi del quotidiano

Sono nel sottopassaggio e sento il fischio del treno.
Addio, l'ho perso!
Arrivo sul binario di corsa. Le porte sono chiuse, meno una.
Guardo il controllore implorante.
Un signore sulla cinquantina. Una faccia buona.
Pacato: deve prendere questo treno? Manco a dirlo: SI!!!
Mi spertico in ringraziamenti una volta a bordo!
Gli sono profondamente grata!

Quando arrivo a Genova lo incontro nuovamente nel vagone e lo ringrazio ancora.
Lo seguo con lo sguardo e vedo che incrocia una signora dai capelli rossi, la quale lo saluta radiosa.
Anche lei si appresta per scendere e così le faccio una domanda, ma la risposta è scontata : "è stato gentile anche con lei?".
Abbiamo incontrato entrambe uno di quelle persone che giorno dopo giorno, facendo il proprio dovere, lontano dai clamori, mandano avanti il nostro Paese.
O meglio si ostinano a farlo andare avanti.



8 commenti:

Ernest ha detto...

Quanto hai ragione Sara
quante ce ne sono di persone così che ogni giorno fanno della normalità l eccezione in questo paese!!
Non si se eri ancora a Genova ma il tramonto di stasera era qualcosa spettacolare...
Basta pioggiaaaaaaaaaaaa!!!!!

Sara ha detto...

Vero! l'ho visto! e dire che io non sono una che li nota, ma stasera era bellissimo!

Brunhilde ha detto...

Oh, quanto hai ragione! Sarà che qui le strutture son più organizzate, ma le persone come il controllore qua sono rare..

enzo ha detto...

Bastano poche parole, a volte uno sguardo o un sorriso, per ritrovare fiducia nell'Uomo.
E riscoprire la bellezza della vita.

oriana ha detto...

un po' di gentilezza non costa nulla e spesso ti riconcilia con il mondo.

semola ha detto...

Anch'io la penso come te! La società va avanti grazie a queste piccole persone, a chi ogni mattina si sveglia all'alba e, indipendentemente da chi le governa, si adatta alle regole imposte e pensa solo a lavorare e vivere nel mondo REALE. Purtroppo gentilezza, onestà, rigore sul lavoro non fanno notizia, un tempo perchè VALORI dati per scontati, oggi perchè non si adattano alla figura dell'uomo (donna) di successo, scaltro, furbo, viscido e pronto a tutto. Dare per dare, anche un sorriso che nasca dal cuore e non somigli a una paresi facciale.
BRAVA SARA

cumino ha detto...

Che bello questo post. Anche essere grati è una cosa che non si usa più, la gentilezza e la gratitudine di questi tempi sono cose rare ma proprio per questo da apprezzare e ricordare. Ciao, un saluto.

Charlie68g ha detto...

La cortesia è la miglior forma di altruismo