31 marzo 2021

Share love!( l'unica cosa rossa in Toscana dovrebbe essere la vergogna!)




Stamani alle 7 ero davanti al cimitero, che doveva aprire appunto a quell'ora. Ho atteso un po' e poi sono andata via perchè altrimenti avrei fatto tardi al lavoro: insomma di buon mattino mi è saltato il primo programma della giornata. Il fatto è che stamani sfruttavo per motivi di lavoro, il passaggio tra Liguria ( dove si trova il cimitero) e la Toscana, che non potrò fare nei prossimi giorni. Da mio padre ci sono due bei vasi e dato che in questi giorni fa caldo devo annaffiarli.
Sono tornata oggi pomeriggio al cimitero e ho visto tanti vasi con i fiori secchi: qua siamo tra due regioni contigue e andare a trovare i propri cari al cimitero è chiaramente un attacco terroristico alla salute pubblica.
Poi sono andata a cercare in un negozio dei vestiti per mia madre, ma dato che siamo in zona rossa una serie di indumenti da adulti erano interdetti alla vendita: i geni che hanno ideato queste misure ovviamente non pensano che gli adulti possono avere bisogno di indumenti per sottoporsi a sedute di fisioterapia. 
È tutto così vergognosamente ingiusto: lo sapete come è andata la questione dei vaccini in Toscana! Così c'è gente allegra che potrà farsi le vacanze quest'estate, mentre chissà quanti anziani e fragili patiranno la mancanza del vaccino!
Poi mi sono fermata al mio  garden preferito per prendere un pensiero per Pasqua a mia zia, per lei ho scelto una bella azalea, ma poi curiosando in giro mi sono imbattuta in un vaso di garofani rossi, dove ho visto "lui": non è uno spettacolo? 
È di quelli dallo stelo molto lungo ed è stato sistemato nel vaso con delle piccole canne come sostegno. Sono uscita accaldata dal vivaio, una volta sistemate le piante in auto, mi sono tolta il giubbino nero rock. Andando verso casa ho cercato di guidare lentamente affinchè i vasi non si muovessero con il rischio di rompere qualche rametto. La strada di campagna è stretta e piena di buche, se ti incroci devi vedere come passare. Il caldo. Il sole di primavera. Le ragazze in giro a camminare indossano già i top dalla pancia scoperta. Alla radio Cersare Cremonini canta "Share love!share love!", mentre a un tratto mi imbatto in piccolo gregge  di pecore bianche condotto da un giovane pastore. Mi fermo ad aspettare, fa caldo, "Share love!share love!" Il passo millenario delle pecore. La gente che passa in bici le guarda e sorride allegra. Mi incrocio con due trattori. Non male i trattoristi locali "Share love!share love!" Guido con accanto il mio splendido garofano rosso, la giornata ha preso un altro tono!

28 marzo 2021

Toscana - vaccini e mammografia

Le restrizioni non sono servite a niente, siamo di nuovo zona rossa.
Poi vai a vedere che in Toscana invece di dare la priorità vaccinale agli anziani, si sono ideate altre categorie. 
La salute non può essere gestita dalle Regioni, lo hanno ampiamente dimostrato. A parte che io del sistema regionale penso tutto il peggio possibile,  cioè le regioni potrebbero  essere enti di gestione, non di governo, con il presidente, il consiglio regionale etc. tutti posti per i partiti.
Vivo i Toscana da 6 anni: quando mi sono trasferita chiamai per la mammografia gratuita,in Liguria l'avevo fatta un paio di volte, ogni due anni mi avevamo chiamata. In Toscana mi hanno detto che loro attenendosi alle linee guida nazionali, chiamavano dai 50 in poi.  Come dire, siamo in regola!Certo, a discapito di uno screening in una fascia d'età cosí importante come quella dai 40 ai 50!
Ma la prevenzione del tumore al seno può avere una discrezionalità regionale? 
Ma sarà una cosa idiota che se nasci in una regione hai un diritto alla salute allargato o oppure ristretto?
In tutti questi anni ho fatto una sola visita specialistica all'Asl, con il ticket e mi sono pure sentita riprendere dallo specialista perchè il mio medico aveva formulato male la richiesta e quindi a suo dire ero passata avanti ad altri. Spero che non tempestiva visita dermatologica non abbia ammazzato nessuno, del resto anche a me pur con una famigliarità, come mi era venuto in mente di farmi fare un controllo ai nei?

27 marzo 2021

Come quando n. 69 ( sex symbol anni '80)

Come quando in tv passa una vecchia, vecchissima puntata di CHiPs e rivedi Francis Poncherello seduto sulla motocicletta che si porta una mano al mento per slacciarsi il casco.

24 marzo 2021

Io leggo Dante

 


Io ho sempre amato Dante, lo evocavo e invocavo quando lavoravo al museo e poi da lì sono andata a lavorare là dove sono custodite le preziosissime testimonianze del passaggio di Dante in Lunigiana. Quelle carte sono vere, sono atti notarili!
Io invece il passaggio di Dante nella mia adorata Val di Magra, l'ho immaginato QUI.

21 marzo 2021

La femmina giardinicola in primavera


La femmina giardinicola attende tutto l'anno la primavera perchè è la sua stagione migliore: la mutazione si avverte dall'aspetto esteriore, ella infatti smette l'abbigliamento ordinario che è solita indossare ( sobrio-ministeriale per il lavoro, sexy-proletario da aperitivo, la-prima-cosa-che-capita per incombenze/scocciature tipo spesa alla Coop, fila in posta, veterinario etc.) ed indossa un vecchio paio di pantaloni da tuta, una vecchia felpa, un vecchio paio di scarpe, insomma tutto molto vecchio, tant'è che i nuovi vicini che ancora non conoscono la mutazione stagionale ,la guardano perplessi e pure un po'timorosi.
Così agghindata le femmina giardinicola scarica sacchi di terra da 45 litri dal bagaglio, vanga per le messe a dimora, si arrampica sugli alberi , armeggia con una lunga trinciarami dall'aspetto palesemente castrante, sposta il bidone degli sfalci etc.
Il tratto distintivo dell'aspetto esperiore della femmina giardinicola, con le chiome sempre in ritardo con  il parrucchiere " non ho mai tempo, devo dividere i bulbi di narciso tazeta" , sono le unghie, inevitabilmente corte, sbeccate,irregolari, insomma una pena!
In primavera la femmina giardinicola è solita bazzicare garden, vivai, consorzi agricoli, dove avanza richieste che non entrano nell'abituale listino commerciali degli esercenti  , " me la fai arrivare una rosa di Meilland?", "ma queste azalee da dove arrivano, non saranno mica olandesi?!perchè non le prendi a Borgo a Mozzano?"
Nei luoghi in questione  la femmina giardinicola è solita interagire con gli altri clienti, dando consigli sovente non richiesti " si, le primule durano se le mette in un vaso di coccio!", "questa rosa ha la fioritura forzata, è fuori stagione!", "è tardi ora per mettere a dimora i bulbi di giglio, i miei stanno già spuntando!".
Se andate a trovarla  in questo periodo, la femmina giardinicola vi conduce passo a passo nel suo giardino "Vedi quelle sono hemerocallis fioriscono a giugno, quelle lì sono calle hanno sofferto il freddo per questo le foglie sono gialline, questa è una talea di Sally Holmes, guarda che belle foglie verdi!"  e a voi vi sembrerà tutto sommato qualcosa di molto simile al banco dell'ortofrutta del discount dei cinesi dove vendono verdura improbabile. 
Ma lei è generosa! E dunque mica vi lascia andare via a mani vuote, ma insite per regalarvi uno stecco piantato in un vasetto di plastica: "Fidati, è una rosa Cardinal Richelieu, diventera bellissima!". E ha ragione lei!

In foto : quella che sarebbe una talea radicata di rosa Rio Samba, ma c'è cresciuta sopra una borragine gigante!

20 marzo 2021

Strappa!strappa! Pianta!Pianta

Sto lavorando molto in giardino e tra i vasi, lavoro mentre i gatti mi guardano alternando momenti d'ozio a momenti in cui fanno la posta ai topolini che colonizzano la compostiera.  
Strappo erbacce a più non posso, l'errore è stato fatto a monte, cioè quando sono venuta a vivere in questa casa, avrei dovuto prima bonificare il terreno e dopo avrei potuto mettere a dimora le piante, invece non l'ho fatto e ora è una lotta continua!
Ho tolto un kumquat che vivacchiava da anni, del quale mi sono rotta le scatole, poi ho spostato delle hemerocallis, praticamente mi ero accorta che stavano regredendo, quindi ho intuito che non gradissero il terreno dovere erano collocate e  le ho levate tutte senza difficoltà, cioè tutte tranne un gruppetto, rognosissime, tant'è che nel tentativo di sradicarle dal terreno, ho forzato tanto la vanga, cosi che si è rotto il manico.
Ho tolto due gruppi di bulbi  scrocconi che da anni non fioriscono e li ho buttati nel bidone degli sfalci. 
Ho eliminato pure alcune piante grasse che avevo da anni, erano brutte da tempo,  e mi ero stufata di aspettare che migliorassero: sicuramente tenerle al riparo sotto un telo di nylon d'inverno non ha giovato loro, ma io non posso offrire un riparo migliore, ho troppe piante che necessitano di un ricovero invernale e il mio spazio è limitato. 
Un paio di piante grasse belline le ho regalate a un mio cugino.
Ho  generosamente distribuito fertilizzante granulare e ho inizito le prime annaffiature con l'annaffiatoio a pigna. Molti bulbi fanno capolino, gigli, gladioli, hippeastrum, li accolgo annaffiandoli con attenzione.
Ieri mattina mentre lavoravo mi è venuta l'idea che in un'aiuola ci potesse star bene una rosa rossa, quindi di pomeriggio sono andata al consorzio ad Avenza e ho acquistato una pianti di rosa Marcel Pagnol di Meilland .
E naturalmente ho seminato i nastrurzi!

19 marzo 2021

San Giuseppe

Oggi è festa dove lavoro,perchè è San Giuseppe, patrono di La Spezia. Quest'anno niente mega fiera, con gran rincrescimento degli spezzini, che ci devono rinunciare per il secondo anno consecutivo.
Nella mia famiglia San Giuseppe un tempo  era importante perchè era l'onomastico di mio nonno Nandino, il cui vero nome era Giuseppe. 
È anche la festa del papà, quindi auguri a tutti i papà "in ascolto"!
Oggi, meteo permettendo, vorrei continuare a pulire il giardino e poi vorrei seminare i nasturzi: mi sembra il giorno adatto, così quando fioriranno li chiamerò i nasturzi di San Giuseppe!

15 marzo 2021

Lavori in giardino e ricordi


In giardino sto lavorando tanto, anche perchè ho meno impegni familiari, se si eccettua la sorveglianza della gatta di mia mamma, che comunque non è poco perchè va sempre in giro.
La situazione è questa: mi sono stufata di avere un giardino che si fa compatire, con le piante della serie quelle che stentano, quelle che spuntano dove non voglio, quelle che richiedono tanto lavoro e poca resa! Basta anche con "l'ospedale delle piante" cioè  un angolo del giardino dove mettevo quelle malconce, mingherline, sofferenti etc. , 
Ora le butto via: olè!
Poi mi sto dedicando a grandi pulizie, strappo l'erba, per lo più gramigna, parietaria  e ranuncolo strisciante e dove ho modo pianto  una tappezzante non invasiva come la stachys. 
C'erano delle parti del giardino dove non avevo mai fatto alcun lavoro in questi  anni, tipo quella della foto, praticamente un'aiuola che mia nonna aveva creato piantando le iris ai piedi di un ulivo e  tutt'intorno aveva messo dei narcisi. 
Mettendo mano all'aiuola mi sono ricordata della mano accurata di mia nonna quando si occupava dei miei vasi, in un modo preciso che io non riesco a eguagliare.  Io invece ho trascurato la sua aiuola in questi anni , risultato: le iris sono aumentate di numero a dismisura,  così che ora ve ne sono di  piccole, troppo piccole, oppure grosse senza foglie, risultato? Zero fiori! I bulbi vanno divisi, se no diventano ciechi, pure i rizomi come nel caso delle iris!
Allora ho levato tante, tantissime iris  e ora spero che le superstiti fioriscano. Poi voglio chiudere il cerchio dei narcisi, quando sono sfioriti leverò i bulbi e li ripianterò dove mancano, ci terrei a restaurare l'aiuola originaria.
Oggi ho cambiato il vaso a un'ortensia proveniente da casa dei miei, una pianta con i fiorellini fucsia che  avevo acquistato io anni fa, che da tempo era un po'in male arnese perchè aveva probabilmente esaurito le sostanze nutritive del terriccio. Ho riconosciuto l'invaso che sicuramente fece mio padre.
È accaduto che muovendo la terra alla base  ho avuto una bella sorpresa :  ho trovato 4 piantine, che ho prontamente invasato! Va beh in un vasetto ne ho messe due!


10 marzo 2021

Bentrovata!

Questo pomeriggio tornando da Parma ho pensato di fermarmi al museo delle Statue Stele di Pontremoli, poi mi sono ricordata che la Toscana è zona arancione e quindi i musei sono chiusi. 
Ho continuato a guidare, ascoltando il Liga.
Poi sono arrivata a casa e nel pomeriggio ho letto  la notizia del ritrovamento di una testa di stele di straordinaria bellezza!

Privatismi

Da più di un anno lo stabile è chiuso. Niente pranzo con le lasagne per i nonni della casa di riposo, niente più balli scatenati alla festa di carnevale dei ragazzi speciali, niente più attese al banco dei primi  o sgomitate per avere una porzione di patatine per eseguire la propria comanda durante la mega festa d'estate . Niente battute tra di noi,  mentre si spostano i tavoli o si lavano i pavimenti. Niente più pomeriggi di giochi a carte tra gli anziani, roba che da come si arrabbiano e litigano in dialetto c'è da fargli un film, niente più serate di tombola, con le solite che vincono perchè hanno un gran culo. Niente. Niente più baluardo di organizzazione sociale in questo paesino che va bene che siamo tutti parenti, ma insomma ci sono solo case e una strada dissestata e ci si annoia un po'.
Non è colpa di nessuno. 
Tuttavia implacabili, feroci e sostanziose sono arrivate le bollette delle utenze. Soldi, tanti soldi per niente. Nessun consumo, ma le spese fisse. Mentre la pandemia infuriava e infuria tuttora c'è chi guadagna sul niente. I grandi nomi, le realtà un tempo pubbliche poi privatizzate, non certo a beneficio di noi utenti, come invece i tromboni della politica avevano assicurato, tessendone le lodi in anticipo delle privatizzazioni.
Poi continuiamo a farci distrarre con Renzi e il Rinascimento Arabo, Zingaretti dalla D'Urso, Sanremo etc. intanto ogni mese abbiamo chi ci mette le mani in tasca. Poi quando c'è qualche occasione televisiva  di fare beneficenza, si fanno pubblicità sganciando un contributo, che per i loro giri d'affari è un'inezia.

07 marzo 2021

Meno cuochi in tv, più ristoranti dal vero!

Oggi abbiamo preso il pranzo da asporto da un ristorante vicino a casa, il cuoco/titolare è  bravissimo, ma è pure uno che se lo chiami "chef" ti dice che lui è un "bruciapadelle".
Stavo guardando l'esterno del locale, mi  è venuta in mente quella bella giornata dello scorso novembre quando abbiamo pranzato lì all'aperto. Si sarebbe potuto farlo anche oggi, ma siamo in zona arancione. Si può solo fare asporto.
Credo che questo delirio di restrizioni per le piccole attività non solo non  sia più sostenibile, ma non serva nemmeno a un accidente!
Le regole, il distanziamento, il buonsenso: tutto giustissimo e sacrosanto: ma la chiusura è da dittatura!




05 marzo 2021

Attraversamento pedonale

L'ora è tarda, invece questa cosa mi è successa ieri mattina presto, ero a La Spezia.
Il tratto di via Vittorio Veneto mi è apparso senza auto e sullo sfondo ho visto un a figurina prossima alle strisce pedonali. 
Una macchina tipo Fiorino mi  sorpassa e io penso che arrivato alle strisce il tipo si fermerà per farla attraversare. 
Per niente! Quello tira dritto e prosegue accodandosi al semaforo rosso. 
Mi fermo io. È una ragazzina minuta, regge uno zainetto sulle spalle, potrebbe avere 13, 14 anni. 
Ma quello che è passato prima di me non l'ha vista?
Ma che vuoto c'è nella testa di uno che vede una ragazzina e non si ferma per farla attraversare!
Per andare a mettersi in fila a un semaforo rosso!?!
Quanto mi piacerebbe raggiungerlo al semaforo rosso, tirarlo fuori dal finestrino e riempirlo di ficonate!


04 marzo 2021

Imbecillità di gregge

Devo andare ad acquistare una marca da bollo.
Scarto l'idea di recarmi al cosiddetto "Bar-tabacchi degli spolpi", perchè di subirmi il proprietario indisponente, che sbuffa quando ti serve, anche no. Anche se mi sono simpatici "gli spolpi", un giorno sono passata lì davanti e gli avventori stavano parlando male ad alta voce di un professionista che conosco, che mi sta antipatico per validi motivi.
Vado in un altro bar-tabacchi  e aspetto il mio turno sulla soglia, anche se un "segnaposto"sul pavimento è libero. Tocca a me, arrivo al bancone, mi faccio dare altre due cose, quanto posso essere stata lì?Mi giro e vedo in fila, in disordine sparso almeno 5 persone, 2 invece sono fuori in attesa.
Idem in farmacia. Aspetto fuori. Poi quando mi tocca entro e subito arriva un'altra, cioè non vale più la regola : uno esce, uno entra?
E da lì arrivano altre due persone, che evidentemente mal sopportano di stare in esterni in questa bella giornata di marzo.
Ma tra fare la fila fuori e farla dentro il locale cosa cambia?
Sempre di fila si tratta, non è che scorre più veloce se entri e ti appressi! Ma non sarà un po'più salubre fare la fila all'esterno?
È anche per colpa di questi pecoroni che passiamo da una chiusura all'altra.

Come quando n. 68

Come quando vai nel tuo negozio di fiori preferito a chiedere pietosamente se ti procurano un elicriso.

01 marzo 2021

Come quando n. 67


Come quando oziosamente chiedi al tipo del consorzio agrario quanto costa una rosa.

(Rosa Cristoforo Colombo - licenza di Meilland)