30 settembre 2008

anonimo (tedesco?)

Dovevo preparare l'esame di tedesco (che poi non diedi mai, permutandolo vigliaccamente con quello di latino) e mi ritrovavo a portare in copisteria una marea di testi perché me li fotocopiassero.
Intendiamoci, i libri che potevo reperire li ho acquistati, tuttavia alle volte i prof. di mettono in programma cose che non si stampano più da decenni e quindi bisogna per forza ricorrere alle fotocopie.
E fu così che per puro caso, in mezzo a tutte le mie selezioni, alle mie novelle,quando andai a ritirarle m'imbattei in un foglio volante, chissà forse sfuggito a qualche cliente che mi aveva preceduta in copisteria.
E ancora oggi non so a chi appartengano questi versi.

Tornerai.
Il nostro cavallo avrà zoccoli d'oro
la notte dolci promesse
e il giorno ancora baldanza,
Amore.

27 settembre 2008

riflessione generazionale

chissà se ancora oggi, in tempi di sms, internet et similia, i "fanti" (e le "fante")si spediscono cartoline con scritto:

"I WISH YOU WERE HERE".

26 settembre 2008

O tempora, o mores!

Rientro a casa passate le 8. E' già quasi buio. Ho con me una "nandina domestica" di cui sentivo un esagerato bisogno, dato che il mio giardino è carente di arbusti, così che quando le mie rose saranno tutte senza foglie, ci penserà lei, la "nandina domestica" a dare un po'di tono al giardino. Devo solo trovare una giustificazione con mio marito circa l'ennesima presenza vegetale da gestire. Perché io faccio come Penelope, cioè più o meno: mi disfo quasi settimanalmente di grandi quantitativi di piante, con la scusa legittima che non riesco più a gestirle. E poi ricompro. Risemino. Ritaleo. Molto ricevo un regalo, da amiche e colleghe. Così che per una pianta che parte, ne arrivano almeno tre.
Ma la "nandina mi serviva", accipicchia! E così me la sono trascinata nel suo bel vaso fino al cancello di casa.
Per poi ritrovarmi senza chiavi, sul marciapiede. Sotto gli sguardi perplessi di chi passa in auto, e per fortuna è una zona tranquilla questa.
Niente da dire: indosso un paio di jeans, un maglione blu che ha visto tempi migliori, diciamo quando ancora c'erano le lire.
E un giubbotto sportivo che praticamente ha tenuto a battesimo i miei acquisti in euro. Decisamente non indosso abiti succinti. Semmai stazzonati. Tardo grunge, si potrebbero definire.
Però mi scoccia star qua, ad aspettare il marito che ho prontamente avvisato "sono rimasta chiusa fuori!".
Mi metto all'angolo, dietro al pilastro. Mi nascondo insomma dal via vai di auto, in questi tempi di caccia alle streghe.
Ma poi penso che non ci può essere nessun equivoco, nessuna sfida ai decreti del ministero delle "pari opportunità"e mi tengo in braccio lei, la "nandina domestica".

23 settembre 2008

Capita...

di stare sotto
al tuo capo
al tuo amore
al tuo ombrello che è rotto
e fuori piove.
Capita di innamorarsi
cento volte
ma solo una donna ti ruba il cuore per sempre...


la canzone (video & audio) continua sul sito di Mirco Grisolia, il link è a lato.

22 settembre 2008

RECORD DI ABBANDONI, IL CANILE DI CERNAVODA AL COLLASSO (copio e incollo da Save the dogs)


Dopo sei anni di lavoro nella città, 7.000 sterilizzazioni e e centinaia di adozioni all’estero, il rifugio di Cernavoda sembra attraversare il momento peggiore dal momento della sua nascita. Ogni settimana, durante gli ultimi 4 mesi, sono stati abbandonati decine e decine di cani e gatti: ritrovati lungo le strade, nati nei cortili di chi rifiuta le sterilizzazioni, scaricati da padroni senza cuore. Al momento il canile (concepito per circa 300 animali), ne ospita quasi 500. Un vero e proprio record negativo. Il rilevamento di Calarasi ha determinato un numero inferiore di partenze all’estero (circa 50 dall’inizio dell’anno), e la non collaborazione da parte di gran parte dei cittadini sta mettendo in serio pericolo il progetto di STD in questa città. Le cose non vanno meglio a Calarasi, dove la burocrazia sta rallentando in modo grave l’inizio delle sterilizzazioni (per le quali servono autorizzazioni specifiche) e dove gli abbandoni sono tantissimi. STD fa un appello urgente a tutte le associazioni del centro-nord che hanno richieste per cuccioli di taglia media affinchè contattino l’ufficio di Milano (adozioni@savethedogs.it oppure 0236584259) per dare disponibilità all’accoglienza di alcuni animali.

16 settembre 2008

Maestro Unico

Non entro nel merito della questione didattica, non ne sono capace.
Eravamo in 13 dalla I elementare fino alla V, in una piccola scuola che intorno aveva più cambi che case. Le aule erano 4 così che ogni tot di mesi ci toccava fare il turno pomeridiano. Una palla.
La nostra maestra si chiamava Alessandra, era giovanissima. Ci tenne quasi fino all'ultimo, mamma di questa grande famiglia in V si congedò anzitempo da noi per una gravidanza reale.
C'era un ragazzo un po'diverso da noi, figlio di persone semplici, magari sapeva quando era il momento di "mettere il maschio alla coniglia", ma quanto a italiano e matematica restava un po'più indietro di noi.
Lei non lo volle segnalare a quella che all'epoca chiamavano l' equipe psicopedagogica "perchè poi gli resta segnato": rispettò il fatto che quel ragazzo era portatore di un sapere "altro" da quello comune.
Beh, quel ragazzo non ha compiuto studi superiori come la maggior parte di noi, però è stato il primo ad andare a lavorare,ad un passo da casa, ad impararsi un mestiere di quelli che c'è sempre bisogno e poi si è sposato. Con una laureata.
Maestra unica la mia, ma per fortuna anche una donna intelligente.

15 settembre 2008

L'educazione civica ...degli altri!

Da queste parti ci sono una serie di campi da calcio: per circa un paio di mesi, nel periodo estivo, sono deserti, poi al profilarsi dell'autunno si rianimano ininterrottamente, tutti i giorni, dalle 2 del pomeriggio fino alle 10 di sera. Ci vanno bambini, ragazzini: maschi mi pare. Ma metto il beneficio del dubbio che a pallone ci giochi anche qualche bambina, anche se da queste parti non ho mai visto una squadra femminile. Ma mettiamo pure che sia io distratta.
Ora che la gente porti i figli a fare attività fisica, scarozzandoli con l'auto, mi pare una cosa rinomata.
Trovo però abominevole che con tutto il posto che ci sia per parcheggiare, pur di piazzare il mezzo buono o gramo di famiglia,il più vicino possibile agli ingressi di suddetti campi, sai alle volte che gli si consumassero le zampine a fare due, ma proprio due passi in più, le macchine siano accalcate nei posti più impensati. E così le piazzano spesso nel greto del torrente (e se venisse un' onda anomala?), in prossimità dei segnali di STOP, a chiudere i sentieri pedonali, alla facciaccia di quella parte dell'umanità che ancora si ostina ad usare le proprie gambe come mezzo di locomozione. Non parliamo poi se uno dovesse muoversi su una sedia a rotelle.
Il Ministro Gelmini si è detta intenzionata a mettere un freno al bullismo: è giusto che anche la Scuola faccia il suo compito nell'educare i giovani.
Ma a quando ci sarà un'azione governativa per educare gli adulti maleducati?

Valuta

L'euro è in vigore da qualche anno eppure siamo ancora legati, almeno quelli di una certa generazione, al computo in lire.
O meglio da qui in qua, in virtù di un passato napoleonico, eravamo ancora rimasti legati ai franchi.
E dicevamo fino a pochi anni fa: "mili franchi", "domila franchi" "semila franchi" etc...

...che bello...

che il vincitore del premio Lunezia 2008, sezione Autori, venga spesso sul mio blog e ci lasci i suoi commenti!
Voglio dire mica che il vincitore del Premio Lunezia va a scribacchiare ovunque...e chissà quanto più preziose diventeranno queste pagine quando Luca vincerà il nobel per la letteratura!
PierLuca Cozzani: link a lato!

p.s. per Luca: Apua è stata bravissima nel seguire la serata del premio Lunezia,non ha abbaiato, ha ricevuto più foto di te, dunque come minimo dovrà presenziare in prima fila anche a Stoccolma!

14 settembre 2008

Ritratto di femmina giardinicola con cane



Lei: fino ad un paio di anni fa randagetta dei Cani di Bucarest oggi reginella sarzanese.
Ma l'associazione di Sara Turetta, Save The Dogs, ha ancora tantissimi cani in attesa di un destino migliore.
Il link è a lato. Come sempre!
Le rose sullo sfondo a dx sono Blanche Moreau. Effettivamente molto speciali.

Gp di Monza 2008

Non mi ricordo un Gran Premio d'Italia così in sordina. Se ne è parlato solo in appendice ai telegiornali.
Più di venti anni fa in una storica intervista a d Autospint, il Drake, alias Enzo Ferrari denunciava che la Formula 1 era diventata una "fogna di miliardi".
Di sicuro i piloti di oggi non hanno il carisma di quelli di un tempo (ah! la nostalgia della ragazza degli anni '80!). Non fanno sognare, non fanno commuovere.
Tanti sono figli d'arte. Vuoi vedere che anche la Formula 1 è diventata UNA CASTA?

13 settembre 2008

GP di Monza 1978


Sono passati 30 anni. Dunque se ho memorie così consistenti vuol dire che inizio ad avere un'età rispettabile.
Ero piccola però. Giravo tra la polvere e l'odore di fritto degli scabei (scabei, non sgabei!) alla Festa della Repubblica a Isola di Ortonovo.
E correva la voce che a Monza c'era stato un incidente e mi preoccupai non poco, perchè sapevo che mio cugino Paolo era andato a Monza. Quando sei piccolo ti sembra che i cugini più grandi facciamo cose da eroi. Sempre lui, Paolo, andò a un concerto dei Kiss. In 30 anni non sono riuscita a colmare la distanza tra me e il mio eroico cugino e il massimo è stato da parte mia un concerto del Liga alla Festa dell'Unità ai Bozi di Sarzana. Che però non è la solita cosa di un concerto dei Kiss ai tempi d'oro.
Lui e suo fratello avevano una gattina nera a cui posero il nome di "Lotus" in omaggio alla macchina che guidavano Andretti e il compianto Peterson. Suo l'incidente a Monza in quella fine d'estate di 30 anni fa.
Di quella micia lucente è rimasta oggi come ultima erede in seguito a una sequela di genealogie feline e relative sterilizzazioni, la mia gatta Piera, sedicenne.
Fumavano le sigarette di marca "Lotus" i miei cugini, che non so se esistono ancora o si chiamavano "John Player Special".
Curiosa per una che ha sempre avuto con la guida pratica un rapporto impedito, la mia passione per la Formula 1, che spiego solo alla luce dei miei tentativi infantili di emulare i miei cugini più grandi.

10 settembre 2008

SAVE LIGURY di Marina Terragni

La parola, “rapallizzazione”, concepita dalla fantasia di Indro Montanelli, indica lo scempio di un territorio a opera degli speculatori. E’ quello che capitò a Rapallo dopo il giugno 1969, data di inaugurazione dell’A12 Genova-Livorno. Prima di allora, venendo da nord, si doveva rampicare sull’Appennino fino ai Giovi e come premio, finalmente, Genova. Il mare. Poi, con la comodità dell’Autofiori, una glassa di cemento cominciò a colare sul Tigullio. Migliaia di seconde case per milanesi e torinesi, condomini metropolitani che si inerpicano a monte.
Rapallizzata o no, è ancora così bella la Liguria. Così esotica, con la sua eleganza scabra e mudejar. Talmente stretta, però. Montagne che precipitano in mare, spazio vitale ridotto all’essenziale. Ci vuole un fisico bestiale, per essere liguri.
Se qui alle Cinque Terre, patrimonio Unesco, dove sto camminando sotto un sole feroce, i fiori di agave che si slanciano in cielo e il mare trasparente a precipizio, se qui cemento non ne è colato troppo è perché di spazio non ce n’è. Anche se ci stanno provando in tutti i modi, tanta bellezza fa troppa gola. Ma si tratta di una bellezza fragile. Solo il naturale talento ingegneristico dei contadini scorbutici ha impedito alle montagne di franare in mare. La mirabile invenzione furono i muretti a secco -messi tutti in fila farebbero una Grande Muraglia- e i terrazzamenti a cui aggrappare viti da Sciacchetrà, vino dolce e meditativo. Un secolo fa le terrazze erano il 60/70 per cento del territorio, oggi siamo al 18. La ri-naturalizzazione qui è pericolosa: se cadono muri e terrazze cadono anche le Cinque Terre.
Sono in marcia con i miei scellerati infradito sul sentiero tra Manarola e Corniglia, e poi di qui a Vernazza e a Monterosso, io e un’altra ventina di pellegrini al seguito di due ben più eroici marciatori, Riccardo Carnovalini ed Elisa Piccoli, che l’arco della Liguria lo stanno percorrendo tutto, da Carrara a Ventimiglia, tra pini e lecci, carrugi e borghi antichi. Silenziosa ragazza bolzanina lei, sta filmando il cammino con una videocamera a spalla per farne un documentario. Spezzino trapiantato nelle Alte Langhe lui, fotografo ma ancora prima ipercinetico camminatore, 35 mila km nelle gambe: tra le sue imprese la circumnavigazione della penisola, 4 mila km dalla Slovenia alla Cote D’Azur. Doveva esserci anche Alex Muzi Falconi, il veterano, che a realizzare CamminAmare, questo il nome dell’impresa, aveva lavorato con passione. Ma se n’è andato un giorno del maggio scorso. Cammina con noi, in spirito.
Racconta Carnovalini: “Se si confrontano le foto di 23 anni fa e quelle del 1970 di Italo Zannier con le immagini degli stessi scorci come sono oggi, il degrado del territorio è evidente. Negli anni Sessanta-Settanta il disastro è stato la cementificazione, oggi lo scempio si sposta a mare, con la proliferazione dei porticcioli turistici: parcheggi per barche, li chiamo io, migliaia di vele e “ferri da stiro”, status symbol fermi 11 mesi l’anno. Nuove edificazioni che cambiano il giro delle correnti, provocando l’erosione della costa. Un business colossale. Si parla di altri 13 porti, tra edificazioni e ampliamenti”. Mancano i depuratori, ma non le boe intelligenti, per affittare telematicamente ormeggi in rada.
Della surreale megadarsena da mille posti-barca (progetto Marinella) che dovrebbe sventrare la dolce piana del Magra, punto ancora intatto dell’estremo levante ligure, vi avevamo già parlato. Iter di approvazione completato, l’ecomostro sarebbe in dirittura d’arrivo. Ma ci sono progetti anche per Sestri Levante, Lavagna, Santa Margherita, Rapallo, e un po’ lungo tutta la costa, nuovi porti con annesse edificazioni. A marzo il governo ha varato un “Fondo per il ripristino del paesaggio”, 45 milioni da spendere in 3 anni per l’abbattimento di orrori e abusi. Ma a che cosa serve tirare giù un ecomostro se poi se ne autorizzano altri dieci? Secondo l’Istat la Liguria è la regione italiana che perde più terra in favore del cemento. Tra il 1990 e il 2005 il territorio “sgombro” è passato da 249.000 a 135.570 ettari, per quanto la popolazione continui a calare. Seconde case, alberghi, barche: una regione-hotel che in bassa stagione si svuota.
I liguri fanno la faccia storta per i “foresti” invasori, peggio dei pirati e dei mori che per secoli li hanno assaliti dal mare. Ma poi si lasciano sedurre dall’idea di un po’ di “vita smeralda” o almeno fortemarmina, cumenda e ragazze al silicone, gente che spende e spande e porta dané. Cosa su cui puntano, per assicurarsi il consenso, gli amministratori locali di destra e di sinistra, compattamente schierati a favore di quella che a breve, altro che rapallizzazione, potremmo dover chiamare “ligurizzazione”. A meno che non intervenga velocemente un po’ di buon senso. Non sono, anche gli amministratori, buoni padri di famiglia? (madri, poche). E invece chiunque levi una voce in sfavore è visto come un disfattista. “Quasi non se ne può parlare” mi dice un collega della stampa locale. “L’unica idea di gestione del territorio è lo sviluppo cementizio”.
A Corniglia, “aquila” delle Cinque Terre, aggrappata in alto su uno sperone di roccia, per fortuna ci accolgono con gentilezza. Un po’ d’ombra sotto i platani, noi e una decina di americani paonazzi: c’è un vero boom dei turisti yankee. Della famosa spiaggia di Guvano, quella nudista e freak, è rimasto poco, erosa come le altre spiagge. Ma i pirati non arrivano solo dal mare. Per fare qualche esempio: c’è un progetto di funivia, ideato dall’Ente Parco delle Cinque Terre, che da Riomaggiore porta a un ex-forte militare, il forte di Bramapane, recentemente acquisito da un’immobiliare di Pavia che con ogni probabilità conta di farci un business. A Pitelli, Golfo dei Poeti, c’è una discarica piena di rifiuti tossici. Qui a Corniglia, a picco sul mare, tra resti di oleandri e bouganvillea, c’è il villaggio Europa, un agglomerato fatiscente di bungalow di legno, non senza un suo fascino délabré. Peccato che contenga amianto, e che il villaggio –dicono- sia tuttora abusivo. Peccato che ora vogliano farci una megaspeculazione, 6000 metri cubi di hotel a picco sul mare. La battaglia infuria: gli ambientalisti del Vas -Verdi, Ambiente e Società- hanno vinto al Tar, la proprietà ha fatto ricorso, sempre con il bizzarro appoggio dell’ente Parco.
Spalmati di solari si riprende il cammino nella macchia, tra mirto e lentisco. Per borghi e sentieri si potrebbe arrivare fino a Genova: “C’era un vecchio progetto, chiamato Verdeazzurro” spiega Carnovalini. “Un’unica camminata per tutto il levante, tra boschi e mare. Ma non se ne parla più”. Il turismo a piedi sta conoscendo un boom, orde di pellegrini che traversano l’Europa: Santiago, la via Francigena, agenzie specializzate. L’Italia potrebbe diventare il paradiso dei camminatori, tra colline, spiagge e città d’arte. Una signora piemontese in marcia con noi, Ines Cavalcanti, illustra di un progetto di cammino, dal 30 agosto al 7 novembre in territorio occitano. Una dozzina di valli piemontesi, e poi la Provenza e la Gascogne fino a Viela, Catalogna: tutti posti dove si parla ancora la langue d’Oc (se interessa: www.chambradoc.it). Chi va a piedi è un viaggiatore gentile. Ma certo non spende molto, e non promuove “sviluppo”.
La salita fino a Prevo, piccolo borgo, si fa sentire. 8 chilometri di marcia in infradito, e ho una vescica a un piede. Ma si comincia a scendere, ed ecco Vernazza che si protende in mare con i suoi colori. Nei carrugi profumo di pane, basilico e sapone di Marsiglia. Un tuffo dal moletto nel mare limpidissimo. Me lo meritavo. Milano è a due ore da qui. Non ci si crede.
(pubblicato su “Io donna”-”Corriere della Sera” il 2 agosto 2008)
http://terragni.wordpress.com

08 settembre 2008

05 settembre 2008

E'stato un caro amico a dirmi che digitando su google : BLOG e ORTONOVO, al sesto posto appare il mio blog.
Questione imbarazzante la mia appartenenza ortonovese. Intanto perchè io sono della piana, di Luni e poi a voler puntualizzare meglio la faccenda, io non ho parenti a Ortonovo paese, io vanto solide ascendenze di Nicola, che considero il più bel borgo della Val di Magra, dunque del mondo. Mi sento tanto il Candido di Voltaire quando faccio simili discorsi...il fatto è che "il comune rustico", come l'ho sempre chiamato io Ortonovo da che ho appreso la nota poesia di Carducci, impone il suo nome a tutta la piana. Dunque anche la mia Luni, al tempo degli antichi Romani era grande, bella e coperta di marmo bianco, la mia Luni nota in tutto il mondo e vilipesa nei quotidiani locali , perchè CHI DISPREZZA, COMPRA, cade amministrativamente sotto i domini del Comune di Ortonovo.
Da ragazza, quando consideravo a torto, la dimensione agricola come povera e ignorante perchè la cultura del nostro paese questo c'insegna, mi vergognavo a dire di essere residente nel Comune di Ortonovo. Inevitabili i sorrisini sui banchi del liceo e nella fila in segreteria all'università.
Pure il compianto Pizzetti insostituibile Maestro dell'Arte del Giardinaggio, sosteneva che in Italia sono stati recisi, offuscati, i legami con la tradizione rurale, non così altrove, basti pensare a Carlo d' Inghilterra che nell'Aprile dello scorso anno apparve in copertina di Gardenia, immortalato tra i fagiolini del suo orto.
Adesso che sono diventata con gli anni, se non agricola, quanto meno aspirante tale, mi rendo conto della perdita in cui siamo incorsi sotto il profilo culturale. Anche economico: perchè se non ci capiamo niente di agricoltura poi è facile rifilarci i pomodori che fanno schifo a 3 euro o preannunciare un aumento del prezzo delle derrate alimentari, se d'inverno piove e d'estate fa caldo.
Insomma io che amo Luni ho pensato per lungo tempo che il Comune di Ortonovo dovesse cambiare nome, in Comune di Luni, cioè che il paesello in collina cedesse il posto alla splendida civitas romana del piano.
E invece ora ho cambiato idea: teniamo caro e saldo questo nome prezioso e agricolo : Comune di Ortonovo! e buona fortuna ai suoi blog!

p.s.
io adesso sono sarzanese da un paio di anni, cioè da quando mi sono sposata e ho cambiato casa, non è stato facile spostarmi di 6 km, e con rimpianto ho dovuto perdere quella residenza di cui andavo orgogliosa. Anzi chiesi a quello che allora era il sindaco di Ortonovo, Fortunato Giovanni, se potessi avere due residenze, ma non diede molto peso alle mie motivazioni affettive.

03 settembre 2008

a E.



"grande è questa potenza della memoria, troppo, Dio mio: una cripta profonda e sconfinata. Chi può toccare il fondo! Ed è una potenza della mia mente, fa parte della mia natura. Eppure io stesso non comprendo tutto quello che sono.
La mente dunque è tropo angusta per conoscere se stessa! E dov'è allora ciò che non comprende di sé? Dev'essere in lei stessa, non fuori di lei. E allora in che senso non lo comprende? Una gran meraviglia mi nasce da questo pensiero, e resto stupefatto.
E vanno ad ammirare le montagne altissime e le onde paurose del mare e il bacino dei grandi fiumi e l'orizzonte dell'oceano sconfinato e il girotondo delle stelle: e trascurano se stessi gli uomini, e non si meravigliano che io parli di tutte queste cose senza vederle con gli occhi. Eppure non potrei parlarne affatto se non avessi entro di me spazi così grandiosi da spalancarmi davanti, nella memoria, le montagne e i fiumi e le onde e le stelle che vidi, e l'oceano di cui sentii parlare: come li avessi fuori di me, nel giro dello sguardo. Pure il mio sguardo non le ha inghiottite quando con gli occhi le ho vedute, e non sono le stesse cose che ritrovo in me, bensì le loro immagini, e di ciascuna conosco l'origine e il senso che ha prodotto l'impressione."

Agostino d'Ippona, Confessioni, libro decimo, 8.15

02 settembre 2008

Il mese dei poeti

Perché settembre è il mese dei poeti?
perchè ottobre era già occupato dato che è il mese della prevenzione dentale: hi! hi!

01 settembre 2008

Eventi modani

Il Festival della Mente di Sarzana? No...
Il concerto di Allevi all'anfiteatro di Luni previsto per il 4 settembre? no...
MURABILIA: mostra mercato del giardinaggio amatoriale dal 5 al 7 settembre a Lucca? Siiiii !