29 settembre 2019

Ma chi lo dice che non esistono più le mezze stagioni?



Questo è il periodo dell'anno in cui mi vesto spesso in maniera improbabile. Di mattina fa freschino, poi nel corso del giorno avverto il caldo, magari sulla strada del ritorno dal lavoro, mi brucia un po'la gola e mi chiedo quando ho preso freddo.
Mi sembra troppo presto per le maniche lunghe e le scarpe chiuse, magari è solo questione di giorni.
Comunque stamani dovevo vedere un'amica per la colazione e mi sono messa una tuta di quelle che indosso quando vado a camminare, nuova eh, ma sempre una tuta. Per dire il nervoso quando pensi non ho niente da mettermi. No, non è vero, ho 6, ben 6 paia di jeans che non mi vanno più, capi che risalgono a 4, 5 kg e 4 o 5 anni fa.
Che poi ora peso 58 kg, più di tanto, a 49 anni, non riesco a dimagrire, cioè dovrei patire la fame e non mi sembra il caso.
Per la cronaca, la mia amica che è una donna di classe, magra, slanciata,  è arrivata con un delizioso vestito color crema, con piccoli fiori rossi. Poi siamo andate in una bella pasticceria, un locale nuovo, un ambiente luminoso, purtroppo pieno di pargoli urlanti. Va beh, abbiamo solo preso un caffé, non è che vado in pasticceria e poi se non mi entrano i jeans poi frigno. 
Il vestito della foto l'ho  acquistato in un negozio cheap, dove vado  a curiosare con una certa regolarità e ci trovo cose carine, tant'è che di abitini così ne ho comperati tre!
A seconda dei momenti della giornata, una sottoveste fa la differenza per l'adeguamento climatico. 
Perché le sottovesti, è giusto ricordalo, nonostante riviste femminili, negozi di intimo, cataloghi cartacei e on line, le propongano prevalentemente come capi di seduzione, insomma da indossare quando ci si sveste, hanno un incomparabile funzione che poi era quella originaria, di stare appunto sotto il vestito, per migliorarne la vestibilità e per riparare dal freddo. Insomma, la sottoveste è un capo strategico. In tutti i sensi.

Superficie 313

Questo è un post vecchio, vecchissimo, l'ho già recuperato nel 2010, ora lo ripropongo perchè mi sono accorta che ha avuto diversi contatti negli ultimi giorni.
È la storia di una discoteca che da circa 30 anni non esiste piu, la Superficie 313, che era a Lido di Camaiore, che già raggiungerla era un'impresa.
Segue la versione del 2010. Quando me la sentirò, scriverò pure del Baraonda.

recupero di un vecchio post: in rosso i contenuti mancanti nella versione originale

Le discoteche cambiano nome, almeno alcune e sono un po'le solite, perchè quelle storiche non cambiano mai. Presumo che nelle intenzioni dei gestori ci sia la volontà di palesare nel nuovo nome un cambio radicale del locale in modo da attirarvi un certo target di clientela. Come dire fino ad ora qua c'erano solo avvinazzati molesti e racchione, d'ora in poi ci incontrerete solo capitani d'industria e top model. Invece ci ritrovi gli sfigati di sempre.
Di certi locali ho francamente perso il riferimento già dopo il primo giro di nome. Ricordo la Cicala con grande nostalgia, mi pare, ma non sono sicura che poi divenne Vogue ma era già un posto triste,per universitari, o bamboccioni come si direbbe oggi, adesso non so come si chiami. Cantò credo solo un paio d'estati la Cicala, ma fu un canto divino il suo, piuttosto estatico direi. Si, insomma, c'era molta affettuosità : ci vogliamo bene, tu stai bene, come state bene insieme. Credo che fosse l'uso diffuso di prodotti sintetici dei quali la sottoscritta non ha mai fatto uso per il terrore di rimanere flashata, cioè scema.
Confesso che in Cicala onde evitare ripetuti palpeggiamenti da parte di sconosciuti di ambo i sessi, era più raccomandabile stare fuori in giardino, ma nondimeno ho il ricordo di un posto pieno di gente interessante, bei fanti, bellissime ragazze, un ambiente spinto per taluni aspetti, complessivamente pacifico e dionisiaco.Mi manifestava le sue perplessità un addetto ai lavori rammentando che un tempo, quando si entrava, si pagava e zitti.E le discoteche erano piene zeppe.
Poi arrivarono i p.r., le cubiste, le riduzioni, le liste, una marea di gente a ufo, la competizione con i discobar etc.
Aggiungerei io: una volta andavi in Canniccia e c'erano tanti bei fanti del Forte e di Viareggio, che indossavano giacca e la cravatta con disinvoltura. Ah la Canniccia fine anni '80 si che era un posto chic, mai una rissa, mai un avvinazzato, era un posto da grandi! Poi Fiorello sdoganò, era l'inizio degli anni '90, quelle orribili giacche color salmone, unitamente al codino e all'orecchino e fu la fine: passavi sul lungomare il sabato sera e ne contavi a decine di soggetti conciati così.

Ibisco di Tilla


Le cose più speciali del mio giardino vengono da Tilla, compreso questo bell'ibisco, rusticissimo, che forse è ora che io metta definitivamente a dimora.


27 settembre 2019

Assenza

Uscita dall'ascensore mi sono trovata senza riferimenti e ho impiegato un po'di tempo per orizzontarmi, tra quei corridoi stretti e grigi.
Ha ragione il filosofo Hillman,  certi uffici dello  Stato sono  mortiferi, sono pervasi dal senso di morte, ma questo decisamente più di altri.
Ho aperto la porta e il corridoio era pieno di gente in attesa,  uomini in completo grigio e donne per lo più vestite come uomini, grigie anch'esse e mi hanno guardata tutti, perché quando vengo qua, sarà l'età, o gli occhiali non so, credono che sia una di loro anch'io, ma il mio giubbottino a mezze maniche rosa baby, non è identificabile con il loro costume professionale.
Lo avverto in queste mura il malessere sedimentato, le ambizioni frustrare, le invidie, lo sgomitamento, il vorrei ma non posso, di quanti lavorano qua.
È stato quando ho guardato il mare dalla finestra, che le  mi sono salite le lacrime. È stato solo uno scorcio delle gru sul molo, ma è bastato.
Da ragazza trovavo noiosi e tristi tutti marchingegni che occupano i porti, quasi che rubassero il mare all'unica vera vocazione lecita, quella di essere un luogo di divertimento.
Oggi mi piacciono le gru, le navi, le banchine, il mondo del lavoro nel porto. E quel pezzo di mare visto dalla  finestra, unico scampo a quel corridoio mi ha fatto pensare a te. Che non avresti voluto per me questa sofferenza, quest'attesa indefinita, queste udienze da un trimestre all'altro. Non avresti voluto che accadesse  tutto questo. Ma hai pianificato tante cose, se non che all'ultimo ti deve essere sfuggito qualcosa.

25 settembre 2019

Pomodori finiti

I pomodori dell'orto sono finiti, da domani dovrò ricominciare ad acquistare verdura a pieno regime.
Di recente ho scovato un fruttivendolo che ha dei prodotti buonissimi, tiene pure le cipolle di Treschietto, certo è un po'caro. Magari vado lì per prendere un kg di frutta ed esco con due sacchetti roba. Il problema è che non c'è parcheggio davanti al negozio e allora ci posso andare solo a piedi o in bici.
Molte cose le acquisto al supermercato, anche se mi sono imposta di non prendere prodotti confezionati in contenitori di plastica, ma solo sfusi. Almeno posso pure scegliere quelli migliori, mentre in quelli già confezionati qualche gabola c'è sempre.
Comunque i pomodori mi mancheranno, anche se quest'anno, li ho sentiti meno buoni del passato, forse perché il caldo è arrivato tardi.
Sinceramente la verdura mi piace tutta, ma proprio tutta. Oddio, ora che ci penso a me piace mangiare tutto,  magari ci sono cose che non mangio per scelta, come la carne e il pesce, ma non credo ci sia un cibo che non mi garbi!


A Federico


In memoria di Federico Aldrovandi.
Da ragazza feci un concorso per entrare in polizia: ne riportai un bel voto alla prova culturale e una bocciatura  alla visita medica, dove la mia miopia da 20enne mi fu fatale, anche se all'epoca era una miopia leggera. Per dire.
Io trovo inconcepibile che chi dovrebbe difenderci, possa invece farci del male, c'è qualcosa di diabolico in chi ha un compito istituzionale e invece si approfitta del suo ruolo per fare del male al prossimo.  

23 settembre 2019

T'amo, o pia borsa

T'amo ,o pia borsa 
e mite un sentimento d'ebbrezza e di soddisfazione al cor m'infondi  
O che solenne come un monumento 
ti guardo adagiata tra gli scaffali dell'armadio 
nella tua vestina bella che indossavi quando t'acquistai
Oppure appesa all'attaccapanni 
o che al giogo inchinandoti contenta 
la mia uscita di casa secondi 
e io t'esorto e  ti rivolto quando dentro di te si perdon
come in un eterno mistero 
le chiavi dell'auto , quelle di casa e perfino il cellular
E dalla stretta tasca e nera 
chiusa con la cerniera finalmente le ritrovo 
il mio mugghio di imprecazioni nel sereno aer si perde.

Dedicato a V.L. ultima arrivata ad una serie di borse rigorosamente acquistate negozio!evviva i negozi di borse !Evviva le venditrici di borse!

22 settembre 2019

TAV

Ieri sera ho avuto una discussione con un amico architetto a proposito della TAV, opera a cui io sono tendenzialmente contraria.
Dico tendenzialmente, nel senso che non ho la sicurezza di poter affermare che va fatta o non va fatta assolutamente. Io non ho certezze su aspetti pur importanti della mia vita, figurarsi su un'opera in merito alla quale coltivo, come la stragrande maggioranza delle persone, poche idee e confuse.
In primo luogo come tutte le cose scomode, mi chiederei : lo vuoi vicino a casa tua?
Perché se io vivo a 500 km di distanza posso ben pontificare, ma se una cosa è kantianamente giusta, allora proviamo a immaginarcela nel nostro giardino.
Siamo onesti almeno con noi stessi.
Poi io ho un'età e quando mi dicono che una cosa porterà lo sviluppo del territorio e nuovi posti di lavoro, mi piglia paura. Esperienza.
A mio giudizio se uno crede che lo sviluppo in termini di posti di lavoro ricada sui suoi figli, deve realisticamente ridimensionare il quantum.
Il mio amico architetto considerava che c'è un aspetto diffuso a dire "no" e invece questa è un argomentazione che respingo al mittente, fosse pure Renzi Matteo.
Non c'è un calderone di "no", lui ad esempio metteva insieme la TAV, la Gronda e Piazza Verdi a La Spezia, ma non è così: ogni opera ha un suo progetto, un suo contesto.
A La Spezia c'è stata una fortissima polemica per il taglio dei pini di Piazza Verdi e poi sulla riqualificazione successiva. Io in merito ai pini ritengo che andassero tagliati perché fuori contesto e pericolosi rispetto al centro urbano però sui lavori che hanno riqualificato la piazza, quanto meno posso esprimere una riserva dal punto di vista estetico.
Anche un edificio a me molto caro, vale a dire la cattedrale Cristo Re di La Spezia inaugurata nel 1975 (vedi foto) fu a suo tempo al centro di critiche ferocissime per i costi e per il progetto avveniristico: erano scemi quelli che gridavano contro quest'opera 50 anni fa? Si? No?
Ogni opera ha la sua storia, insomma, non c'è un "no" a prescindere, però forse prima di fare nuove opere bisogna farsi qualche domanda.
Quanto costerà la TAV complessivamente? Quanto costerà a noi italiani come contribuenti? Quale Paese avrà i migliori risultati in termini di costi e benefici?
Passeranno merci prodotte da chi? Dove andranno?Chi ci guadagna? Quali diritti per i lavoratori?
Perchè il motivo ricorrente che sono soliti ripetere i sostenitori della TAV è che in Italia abbiamo troppo trasporto ancora su gomma, ma siamo sicuri che in futuro con la TAV  diminuirà? Quanto diminuirà?
Perchè come cantava Finardi in Diesel nel 1977:

Da Salerno a Milano con un carico di frutta sotto il sole bisogna fare in fretta
Giancarlo guida e Mario è su in cuccetta
su per l’Italia che scotta, verso un mercato che li aspetta

Il trasporto su ruote non può diminuire solo facendo la TAV!Solo che a sentire sempre ripetere in ogni programma televisivo che : il trasporto su ruote diminuirà e che è troppo, bla, bla,  sembra una verità ineludibile.
Poi io credo che si debba ragionare un po'come nelle case: ok, se hai i soldi, fai tutto, altrimenti ti dai delle priorità, soprattutto quando hai un casino di debiti, magari sei pure in una situazione matrimoniale incerta (governo Pd - M5S).
Magari i tuoi vicini  hanno fatto "il cappotto" alla loro  bella casa, beati loro!
Certo sarebbe utile, consideri,  farlo anche alla tua,  tuttavia hai la necessità prima rifare l'impianto elettrico  e poi di cambiare le persiane, che non vorresti ti cascassero in testa mentre sei lì che annaffi i fiori in cortile.
Priorità appunto.
A tale proposito io che tutti i giorni attraverso in auto almeno 4 ponti/viadotti, all'andata e al ritorno, troverei utile che fossero garantite le loro condizioni di sicurezza. Abbiamo i soldi per farlo? In tutta Italia?
Ma poi non sarebbe ancora meglio se ci fosse un trasporto pubblico che consentisse di levare le auto di chi va a lavorare dalle strade? In provincia non esiste.
Poi se come me vivi tra due Regioni,  non ne parliamo. Impossibile andare al lavoro con i mezzi pubblici, giusto 30 km che in auto però sono 50 minuti due volte al giorno.
Qual è il costo sanitario del pendolarismo delle automobili?
Chi lo sa?! Incidenti, inquinamento, boh?
Quale sarà questo costo tra 10 anni? In che condizioni saranno i nostri ponti/viadotti tra 10 anni? La manutenzione delle strade? Quelle comunali sono uno schifo da anni.
Avere le strade senza buche è considerato un lusso.


La Spezia - Cattedrale "Cristo Re"  - progetto esecutivo architetto Cesare Galeazzi.

Cambio guardaroba - l'autunno



Premessa: ieri sera ho visto la bellissima cabina armadio di un'amica. Ogni donna capisce cosa intendo, ecco. 
L'amara realtà:in questa casa dove abito il locale che si sarebbe prestato a tale scopo, è necessariamente diventato una sorta di magazzino, non voglio chiamarlo ripostiglio, in cui ci tengo tre scaffali, sui quali sono stipate scorte alimentari umane, feline, detersivi (ovviamente separati!) , ovvero minimo due o tre dash di riserva e poi tutta una serie di oggetti, dal Mac portatile che non uso più, all'archivio di famiglia, mirabilmente riordinato, etc. In questo locale ci tengo pure il frigorifero e la bici. Quindi niente cabina armadio.
Ho un guardaroba tradizionale in camera da letto e inevitabilmente, per una parte degli indumenti devo fare il cambio di stagione.
Insomma oggi  mi tocca riporre magliette sgarzoline e abitini dai vistosi motivi floreali e recuperare a pieno regime le gonne blu e le gonne grigie, i capispalla che fa freddino, le camicette a maniche lunghe da stirare, le calzeee! 
Fanculo   arriva l'autunno!

21 settembre 2019

Il carellino

Stamani mi sono recata a piedi ad Avenza, per la precisione da Arcaplanet, per comperare il cibo per i gatti. Uh, la novità! Beh, si, perchè da Arcaplanet ho iniziato ad andare da un paio di mesi, i gatti si stufano a mangiare le solite marche, quindi io cerco di variare, in un impossibile equilibrio tra le loro pretese di parassiti viziati e il mio portafoglio, ovviamente sempre a vantaggio delle prime.
Poi mi sono fermata in altri negozi a fare acquisti, pane, verdura etc. e alla fine pure dal giornalaio per La Nazione, scoprendo che il sabato se compri la cronaca di La Spezia, ti danno in regalo la rivista  Grazia, mentre se pigli La Nazione di Carrara, non ti danno niente! Va beh, pur senza Grazia, mi sono ritrovata il mio borsone di tessuto con scritto a caratteri capitali ( capitali, si!)SAVE THE WORD, un po'appesantito sulla strada del ritorno.  
Si che mi muovo a piedi, per tenermi in forma, però poi se faccio la spesa, mi carico e mi affatico e poi non è che alle spalle faccia bene sopportare pesi per due o tre km. 
Stavo pensando se fosse il caso di procurarmi un carellino. Farà l'effetto da vecchia, portarmi dietro un carellino,  boh? Stamani in un negozio, mentre aspettavo il mio turno, la commessa ha detto a un'altra "C'è quella ragazza lí"! 

19 settembre 2019

Finisce l'estate, sigh!

Anche oggi sono stata in bici,  avevo da fare delle commissioni per mia mamma in una zona  che si chiama La Grotta, una località molto antica, già citata nel Codice Pelavicino, il liber iurium della chiesa lunense, risalente  al XIII secolo. Purtroppo mi è passato di mente di fare una fotografia alla torre di Castruccio Castracani, personaggio non notissimo forse nel resto d'Italia, ma da queste parti ha lasciato prestigiose vestigia architettoniche. In lontananza si udivano dei tuoni, ma mi è andata bene e ho fatto una bella pedalata anche al ritorno passando per Marina di Carrara. 
Le vetrine dei negozi hanno già da un po'di tempo la collezione autunnale, tuttavia le titolari stanno per lo più sedute fuori in attesa, perché fino a che fa caldo non è che viene voglia di intabarrarsi, ma nemmeno di mettersi le maniche lunghe. Stasera però quando sono andata a dare da mangiare ai gatti del campo, sentivo freschino, insomma dovrò rassegnarmi a mettere mano a un timido cambio di guardaroba. 
Uff...

Bici & biscotti

Invece di camminare ieri pomeriggio ho preferito fare un bel giro in bici, tra Marina di Carrara e Luni, tanto è tutta pianura!
Ne ho approfittato per andare a prendermi i biscotti al Biscottificio Piemonte, una realtà di produzione artigianale dove è presente uno spaccio aziendale e una sala degustazioni. Infatti appena sono entrata nello stabile e ho sentito il profumo, mi è venuta subito voglia appunto di "degustare", ma ho preferito fare la brava, limitandomi a fare miei acquisti, tra i quali credo che una menzione se la meritino i plum cake alla pera.
Da sola in bici non mi annoio, quando cammino un po'invece mi capita, ma perché in bici vedo più cose, più negozi, sfrecciando inoltre ho visivamente uno sguardo più ampio su tutto ciò che mi circonda.
Lo scopo ovviamente è sempre quello di tenermi in forma e accelerare il metabolismo e compensare le molte ore seduta, comprese quelle in auto che non sono poche.

18 settembre 2019

16 settembre 2019

La mia routine di bellezza.

Mattina.
Mi alzo, apro una scatoletta al gatto. Mi lavo il viso. Mi stendo un paio di creme.

Sera.
Apro una scatoletta al gatto. Mi lavo il viso. Mi stendo un paio di creme. Vado a dormire.
Il mio gatto mi trova bellissima!

15 settembre 2019

Metà settembre

Siamo al 15 settembre e io mi sento un po' "sospesa", insomma sto vivendo un periodo un po' leggero. Insomma, ci sono quelle fasi della vita che vivi intensamente, magari per qualcosa di bello, o perché hai delle situazioni difficili da affrontare, questa che attraverso, al contrario , è molto contingente, superficiale.
Fisicamente mi sento abbastanza bene, se stravizio cerco poi di porvi rimedio camminando. 
Ieri sera ad esempio ho mangiato i ravioli, un numero imprecisato di patatine fritte, tre pezzi di torta di riso carrarina, tre tocchetti, non tre fette, due pasticcini e ho bevuto due bicchieri di bianco.  E un confetto dei futuri sposi!
Stamani quindi invece di starmene beata a letto a oziare, mi sono trascinata fuori casa per andare a camminare, anche se non ne avevo proprio voglia. A un certo punto del  mio percorso ho guardato per caso l'uscio aperto di una casa al piano terra e ho incrociato lo sguardo di una donna della mia età che in abiti sportivi stava facendo ginnastica e mi è venuto da sorridere perché pensavo che stavamo facendo la solita cosa: ci stavamo tenendo in forma! 
Oggi pomeriggio sono stata di nuovo a camminare, ma questa volta in compagnia di Elena nella tenuta di Marinella. 

14 settembre 2019

Luca Marinelli è un unicorno.

É smisuratamente figo.
Recitando ha dimostrato di avere una bella  testa.
Ha pure dimostrato di avere un grande cuore.

Acquisti, anche no.

Mi capita sottomano il beauty case, per intenderci quello che mi porto dietro nella borsa ogni giorno e penso che sia il caso di lavarlo. Me lo rigiro tra le mani, è di Prima Classe, un brand, mia nonna direbbe "una marca", che mi piaceva molto in passato, tant'è che per quella bustina portatrucco spesi 50 euro, regalandomela per il mio 43esimo compleanno. Mentre lo lavo, considero che è stato un buon acquisto, le cuciture sono intatte, è ancora in buone condizioni, ma oggi non spenderei più così tanto per un oggetto deputato a tenermi il "menù"quotidiano di rossetti e ombretti. 
In effetti anche all'epoca mi sembrò esagerato, ma in fondo ero anche in una fase della mia vita che aveva un senso, poi mi  era stato rubato un portatrucchi circa un mese prima, con tutta una serie di prodotti di Guerlain che non mi sono potuta più ricomperare. 
Poi il problema non è quanto costa una cosa, ma quanto si usa effettivamente, quindi tutto sommato quel beauty è stato un buon acquisto, tenendo conto che lo uso ogni giorno!
Altre volte ci sono cose che mi sembrano capricci da adulta, poi una volta passata la novità dell'acquisto finiscono in fondo a un cassetto seppelliti con molti buoni propositi. Ecco, non voglio che accada più!

13 settembre 2019

Vale sempre la pena di regalare un anthurium


Questo era proprio bello, l'ho preso nel mio negozio di fiducia non alla Coop    e il prezzo chiaramente cambia, ma a giusta ragione. Va bene in casa, non luce diretta ovviamente e dato che una regola sulle annaffiature non c'è, perchè le piante si annaffiano quando ne hanno bisogno, quindi stabiliamo che in casa, una volta alla settimana, va bene. 

Volevo i pantaloni. Anzi, la gonna.

Sarà che vivo in provincia e la scelta è limitata, ma ho difficoltà ad acquistare delle gonne. I negozi abbondano nel proporre di pantaloni e abiti, ma gonne ne vedo ben poche e quando ci sono, o sono cortissime, o sono troppo lunghe, almeno per i miei gusti.
La gonna lunga si, ma giusto ogni tanto, io la indosso quando mi sento un po'teatrale. 
Io mi metto  volentieri le gonne sopra il ginocchio, le uso abitualmente in ogni stagione, anche d'inverno con gli stivali e le calze un po'più pesanti oppure quelle un po' lavorate. 
Personalmente ritengo  che il fisico femminile sia valorizzato al meglio dalle gonne piuttosto che dai pantaloni, che per carità sono comodi, imprescindibili nel tempo libero, ma coprono le gambe, quando non infagottano!
Inoltre i negozi visto l'avanzare del commercio on line, potrebbero orientarsi anche nel proporre abbigliamento pensato per valorizzare le donne della mia età  adulte e quindi selezionato nelle lunghezze, nel taglio degli abiti che disegni meglio le forme, nei tessuti più ricercati, però a un prezzo abbordabile ad un uso nel quotidiano.
Un po'più di centimetri e un po'più di buon gusto, venderebbero di più.

09 settembre 2019

Fuochi d'artificio

Guardavo i fuochi d'artificio nel ciel
Nella notte di festa della Chiesa e del Comune
Erano fuochi rossi, verdi, viola
Che di sicuro si vedevano da lontano
Ma guarda quel Comune valligiano
Che bei fuochi d'artificio che fa!
Ma tra me e me con un pensiero meschino
Ecco dove va a finire la mia IMU!

08 settembre 2019

L'uomo più sfigato del west: trilogy

Ieri sera siamo andati alla festa della Madonna di Ortonovo, una solennità religiosa che è oggetto di grande devozione in  Val  di Magra e nel carrarese.
Il ritrovo al parcheggio, la salita a piedi mentre la maggior parte dei pellegrini piglia la corriera. Il selfie alla casetta dove il fico, le chiacchiere sull'estate appena trascorsa, poi tutti seduti in piazzetta a guardare chi c'è, tra uno scabeo,una birra e un panino.
Poi la processione con tutti i preti, la banda, la salita del popolo al Santuario del Mirteto.
E lassù sul sagrato una volta arrivati, dopo aver percorso la suggestiva scalinata, ho visto l'uomo più sfigato del west, che per una ventina di minuti buoni,  girava in tondo parlando  concitato al telefono con un rosario in mano.
Giurerei che dall'altra parte del telefono non ci fosse nessuno!

L'uomo più sfigato del West.

L'uomo piu sfigato del West - versione 2009


L'uomo più sfigato del West ovvero della colomba.

Selfie bau


Slim ed io

Riutilizzo delle scatolette di cibo per gatti - piccoli contenitori per cosmetici


Scatolette dei gatti opportunamente lavate, che diventano contenitori per cosmetici di piccole dimensioni, dato che sono dorati posso lasciarli anche cosi.

07 settembre 2019

Val di Magra

se novella vera
di Val di Magra o di parte vicina
sai, dillo a me, che già grande là era.

Purgatorio VIII

Foto giovanile


Ogni volta che guardo Miro, penso che è un gatto speciale. Lo era fin da piccino, quando l'ho raccolto in un folto di rovi vicino allo stadio "Miro Luperi" di Sarzana.
Era il 2011. E oggi quel gattino sperfuzzito è diventato un bel gattone elegante, girondone, sempre tanto affettuoso!

Errata corrige sui cinquant'anni

Nel post precedente ho scritto che sono una signora di quasi cinquant'anni.
In realtà dovevo scrivere che ne ho quasi quarantanove, accipicchia!
Che poi mi ci sto preparando ai 50, bene inteso, manca ancora più di un anno, ma voglio un compleanno speciale, voglio farmi un bellissimo regalo e voglio arrivarci gnocchissima!


Pioggia e sole

Stanotte è piovuto molto e i tuoni erano fortissimi,come se non bastasse  Miro era eccitato/nervoso e a più riprese mi ha svegliato miagolando in modo esagerato, mi pareva che avesse proprio voglia di fare il dispettoso!
Si avvicina la stagione delle piogge, dell'allerta meteo, del vento a forte intensità, insomma tutte cose che per chi come deve recarsi in auto  al lavoro lontano da casa sono fonte di preoccupazione! La prossima settimana con l'inizio delle scuole, si salvi chi può!
L'estate è volata in un attimo! Ieri sono passata a piedi davanti alla piscina dove andavo fino a pochi giorni fa e quanta malinconia a vedere che non c'era nessuno, peccato che abbiano scelto di chiuderla il 31 agosto!
Quando vado a camminare patisco molto il caldo , ma mi impongo di andarci ugualmente, anche se mi manca molto il fatto di non avere un cane. Slim , il cane di mio padre, è anziano e ha l'artrosi, gli faccio fare dei giretti, ma io sono una signora di quasi 50 anni e per tenermi in forma devo impegnarmi, non posso accontentarmi di poche centinaia di metri con un cane anziano!
Stavo pensando di andare in palestra, bene inteso, sarebbe una sofferenza morale,  ma la vedo come unica opportunità per fare lavorare i muscoli di tutto il corpo in modo equilibrato.  Però mi sa che se ne riparla ad ottobre! 

06 settembre 2019

Plastica

Ho deciso che d'ora in poi non acquisterò più frutta e verdura in cestini di plastica, ma solo sfusa.
Però se la plastica è un problema, dato che riciclarla comporta un dispendio di energia, allora tanto vale, come si è fatto per le borsette di plastica, sarebbe giusto vietare i cestini  di plastica e consentire la vendita di frutta e verdura sfuse o in cartoni. 
Senza misure coercitive, dubito che si possano raggiungere dei risultati significativi nell'uso della plastica!

Capezzonate

Se il Chiarchiaro non dicesse qualche idiozia ogni tanto, chi si ricorderebbe più di lui?

Bollettino di pesca

Il capitone si è infilato nella nassa da solo.

05 settembre 2019

Agenzia di viaggi

Stasera mi sono recata all'agenzia di viaggi per un regalo di nozze a distanza di qualche giorno, dato che la prima volta che c'ero andata, mi sono trovata troppa gente in attesa prima di me e sono tornata a casa. 
Stasera stessa scena, ho aspettato circa 20 minuti , poi mi sono rotta il belino , se non che avendo quattro persone davanti a me e le due operatrici impegnate con gli stessi clienti che ho trovato al mio arrivo, ho pensato bene di uscire dall'agenzia e andarmene in una gioielleria a comperare una cornice d'argento.
Insomma dato che si tratta pur sempre di soldi, come regalo di nozze, invece di complicare la vita alla gente, mettete un iban!

Zelinda e la fortuna

Ottavio era vedovo, anzi, bivedovo. La prima moglie Stellina era morta di inedia, consumata a soli 50 anni da un male che nessuno dei suoi  7 figli era riuscito a capire. Poi fu la volta di Andreina,  un matrimonio durato appena due anni e poi una nuova vedovanza per Ottavio. 
Si faceva accompagnare il sabato  mattina  in macchina dal  genero al cimitero, lui non guidava, perché la mano destra l'aveva compromessa , essendo un ragazzo del 99 infatti l'aveva immolata alla causa della patria, ma qualcuno diceva invece che fu per un incidente di  lavoro alle cave di marmo a Carrara.  
Con indosso il suo bel cappello a tesa larga e il fazzoletto al collo , andava al cimitero per far  visita a entrambe le mogli, ma anche per adocchiare tra  le vedove e cercare una terza compagna che si innamorasse dei suoi begli occhi color del cielo, del resto non aveva ancora 70 anni e non voleva certo restare solo. 
Fu così che un giorno, quella che gli sembrava una possibile candidata, rispose ai suoi approcci galanti: ne lu, im lasc star, che me omi an ne voi pu.
Insomma la vedova in questione fu perentoria nel liquidare Ottavio ed egli non insistette, ma le chiese se conoscesse qualche vedova che ambisse a pigliare marito.  La signora rispose che vedove non ne conosceva, ma aveva una cognata che non era maritata che forse poteva fare al caso suo.
Il sabato successivo Ottavio si preparò con cura e le sue belle figlie ,  messe al corrente delle sue intenzioni, gli si fecero intorno mentre si apprestava a salire sulla macchina del genero. Quella gli sistemava il fazzoletto al collo, un'altra lo canzonava affettuosamente, un' altra ancora diceva ai suoi tre maschietti "Fate ciao al nonno!"

03 settembre 2019

I vasi li consuma l'estate (video senza censura)


I vasi li tengo così, tutti insieme appassionatamente e in questo modo li annaffio meglio.
Loro si adeguano, non sono in ottima forma, peró campano dignitosamente, riparati dal sole grazie alla mezzombra fornita da un caco, una vigna centenaria e due ulivi.
Potevo preparare meglio la scena: la prossima volta!

01 settembre 2019

Ahi Settembre, mi dirai...


Intanto spero che l'estate prosegua, sarà il male di continuare a sopportare il caldo, ma preferisco ancora girare a piedi nudi mentre annaffio i vasi. E indossare vestiti coloratissimi. Pure stendere i panni e ritirarli dopo poco tempo già asciutti.
E mi è rimasta ancora un po'di voglia di cocomero, nonostante, l'abbia pagato più volte delle cifre assurde.  Il top è stato un ambulante che mi ha appioppato  una fregatura da 30 euro, comprensiva delle pesche ammaccate che mi ha rifilato, ma in ogni caso, a parte i supermercati dove il prezzo è chiaro, per il cocomero ho speso anche nei negozi sempre più di quanto fosse ragionevole. Ah, il caro cocomero!
Il fatto di aver dato via un po'di vasi a inizio stagione e di aver messo a terra piante che stazionavano in vaso da anni, mi ha ridotto l'impegno delle annaffiature, ma ho sempre troppi vasi e troppe piante, inoltre quelle messe a dimora di recente hanno avuto bisogno di essere seguite. Confido per il futuro di avere un giardino più autonomo!
La cosa bella di quest'estate è stata la mia nuova Panda color becco d'oca: avevo idea di cambiare auto il prossimo anno, questo non potevo, intanto ci pensavo, valutavo...poi ho deciso in un attimo e sono contenta così. Cambiare una macchina dopo 15 anni, sembrerà sciocco, ma è stato come chiudere un percorso e aprirne uno nuovo e il colore vivace del mio nuovo mezzo di locomozione, mi dà una bella carica di ottimismo ed energia. 
A dire il vero non ho un progetto a breve, cioè ho in ballo due situazioni , ma non dipendono da me, io posso solo aspettare. 
Insomma a breve non c'è niente, se non vivere il quotidiano,  magari qualche acquisto per la casa  devo cambiare le sedie perchè i gatti le hanno distrutte.
I giorni scorsi ho terminato il riordino dell'archivio famigliare, ne avevo lasciato uno spezzone dai mesi scorsi, rimandavo sempre, perché è un lavoro che richiedere un po'di ore di fila. Chiuderlo è stato abbastanza simbolico, insomma, un po' come dire : ho messo tutto a posto! 
In fondo settembre, com'era quando da ragazza andavo a scuola, è comunque un mese buono per iniziare!




Rosa William Shakespeare


Rosa William Shakespeare di David Austin.
Il colore è proprio questo, le foglie no, dato che è infrascata dalle iris!

A pois!



Adoro questo vestito, addirittura l'ho sognato ancor prima di acquistarlo, in un negozio di Sarzana. È un abito senza tempo, di quelli che non passano mai di moda.
Ci stava una piega ai capelli, ma mia zia Marina che poi è anche la mia parrucchiera, credo sia ancora in ferie.
Ho cercato una foto di me del 2009, cioè di 10 anni fa, ma non ne ho trovate. Tra l'altro il 2009 è stato il mio primo anno da ex fumatrice e quindi nonostante stessi attenta con il cibo, ero un po' ingrassata, poco per la verità, tuttavia mi creava disagio vedere che il mio corpo , sfuggiva al controllo della mia volontà.